Una strana malattia.
Una strana malattia che percorre la stessa strada di Branden.
Una malattia che non lascia sfiorare lo strato superficiale della pelle che avvolge il suo corpo.
Un obbligo a cui non potrà sottrarsi, un orientamento sessuale ch...
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I raggi del sole mi intiepidiscono. Distendo le braccia e le gambe per stiracchiarmi ed esco dalla tenda. Sono già tutti fuori. -"Buongiorno "- -"Giorno Ciak"- -"Dormito bene?"- -"Benissimo "- rispondo sarcastico. -"Faceva troppo freddo"- aggiungo. -"Già "- In lontananza vedo quattro gruppi di ragazzi che corrono senza maglietta. Il loro fisico è pazzesco. Rimango imbambolato. Chi saranno? -"Oggi affronteremo il tema del combattimento "- Così inizia la giornata. Dopo la figuraccia di quella volta...... non riuscivo a memorizzare neanche una mossa. Sbuffo. -"Hai qualcosa da dire? "- Ma ce l'ha con me? Aaron mi spiazza con quella domanda. -"N-no."- -"Allora muovi il culo qua. Faremo una piccola dimostrazione pratica."- sorride malizioso. Perché apro sempre la bocca? Dovrei cucirla con del filo. -"Posizionati davanti a me. Afferra il mio braccio e appoggialo sulla spalla destra. Ora vi mostrerò la prima mossa."- Appoggia le mani sui miei fianchi, mi fa girare e cerchia il mio collo con le braccia. Mi fa piegare leggermente in avanti portando una mano al mio petto, ruto per 60 gradi e cado a terra. Lui su di me. Sento il suo petto sul mio, il cuore sul suo. -"Questa è la prima. Memorizzata?"- dice non distogliendo lo sguardo. Si alza e mi manda al posto. Haphephobia non è apparsa. Cosa ti ha fatto questo ragazzo dagli occhi trasparenti? -"Ora proviamo il combattimento due a due."- No. No. E. No. -" Formeró delle coppie."- si ferma alcuni secondi poi riprende a parlare -"Ciak con Alan, Ol con Oh, In con Milk, Branden con Clark, Jason con Kail... e per ora possiamo fermarci così. "- -" Iniziamo da Ciak e Alan."- Non presto attenzione al combattimento, ma su due ragazzi che mi osservano da lontano. Cosa avranno da fissare? Vengo risvegliato non appena senti il mio nome. Ora tocca a me. Ci posizionamo al centro. Clark colpì per primo approffitando di una mia distrazione. Quasi mi colpì, ma riuscii a schivare all'ultimo. Mi sbilanciai in avanti, ma lui cercò di contrattacare subito, non ci riuscì. Con un gancio sullo sterno lo colpii in pieno. Si accasció a terra con il fiato corto. Rimase a terra immobile , ma lucido. -"Hai imparato finalmente "- spezza il silenzio Aaron. -"Colpire i punti deboli....."- -"Non volevo mirare alla costola"- cercai di giustificarmi. -" Allora perderai sempre. Non bisogna avere freni negli scontri"- conclude. Clark si rialza e distende un ghigno. -"Finiamo qui per oggi"- suggerisce Aaron. -"Da adesso avrete un po di tempo libero"-.
