Omnia vincit amor

1.4K 71 12
                                    

-"Papà, papà, papà!"- urlarono in coro Damon e Jason

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

-"Papà, papà, papà!"- urlarono in coro Damon e Jason.
-"Eccoli qua i miei piccoli"- esclamò Aaron non appena entrò in casa. Prese fra le braccia i suoi piccoli diavoletti.
Avevano entrambi tre anni e mezzo. Erano gemelli. Damon aveva gli occhi azzurri invece Jonas verdi. Avevano le labbra sottili e due stupende fossette come il padre.
Baciò entrambi sulla guancia per poi fare loro una pernacchia.
-"Dov'è papi?"- chiese Aaron
-"È in cucina. Sta cucinando l-ar-ar-sosto!"- esclamò Damon
-"Non si dice arsosto ma arratotto!"- esclamò fiero Jonas.
Aaron alzò gli occhi al cielo. Erano sempre così loro due.
-"Si dice arrosto"- li corresse Aaron abbassandosi alla loro altezza.
-"Ecco!"- esclamarono .
-"Andate a giocare, su!"-
Corsero verso il salone tornando a giocare con le loro macchinine.
Proseguì verso la cucina.
-"Ciao amore"- sussurrò a Branden cingendolo in vita con le braccia.
-"Bentornato!"- rispose lui baciandolo sulle labbra, muovendo i fianchi mentre destreggiava con le pentole.
-"Così mi farai impazzire"- sussurrò il marito sentendo il suo sesso indurirsi.
Aaron lo girò invadendo la sua bocca con la lingua.
Dalla gola di Branden uscì un mugolio di sorpresa.
-"Ci sono i bambini"-
-"Lo so"- rispose Aaron stringendo tra le sue mani le natiche del più piccolo.
Quest ultimo appoggiò le mani al suo collo per approfondire il bacio.
Aaron scese lungo l'elastico dei boxer e infilò una mano al suo interno.
Branden rabbrividì al contatto con la fede fredda dell'altro. Aaron prese il sesso del compagno ed iniziò a masturbarlo fino a farlo venire, leccando poi la sostanza.
-"Ti amo"-
-"Anche io piccolo"-
Il più grande prese alcune salviettine e ripulì l'altro.
-"Cosa cucini?"-
-"Arrosto con patate alla buccia e carote"-
-"I nostri ospiti saranno felici sicuramente"-

Apparecchiarono la tavola e nel mentre sentirono il campanello suonare.

-"Sono in anticipo"- sbuffò Branden andando ad aprire la porta.
-"Buonasera!"-
-"Perché siete così in anticipo? Avevo detto tra un'ora non cinquantacinque minuti! Stava finendo di cuocere le patate!"-
-"Brontolone!"- esclamò Ciak. Si abbracciarono e poi fece la stessa cosa con Chandler prima di farli accomodare nella loro casa comprata appena due anni prima.
-"Zio Chandler! Zio Ciak!"- esclamarono i gemelli andando loro incontro.
-"Ehy!"- esclamarono prendendoli in braccio.
-"Dov'è Melody?"- chiese Branden.
Chandler si voltò -"È proprio- "-
-"Dov'è Melody?!"- urlò.
-"Melody!?"- chiamò Ciak.
-"È qui!"- rispose dall'altra stanza Aaron.
-"Piccola"-
-"Papiiii"- le saltò in braccio
-"Cosa facevi con lo zio?"-
-"Assaggiavo una patatina!"- esclamò battendo le piccole manine.
-"E come sono?"- domandò Branden
-"Buonissssime!"- disse puntando il pollice verso l'alto.
Tutti risero.

Dopo qualche minuto si sedettero a tavola per mangiare.
-"Allora hai trovato un lavoro?"- chiese Chandler a Branden.
-"Non ancora"-
-"Per ora fa la casalinga"- lo canzonò Aaron.
Branden puntò i suoi occhi infuocati verso il marito.
-"Scherzavo amore"-
-"Idiota"-
-"Non si dicono le parolacce papi!"- esclamò Jonas con tono di rimprovero.
-"Bravo il mio campione!"- disse Aaron battendo il cinque al piccolo.
-"Scemo"-
-"Ti ho sentito Papiiii"- esclamò questa volta Damon.
Tutti si misero a ridere. Branden si inbroncí.
-"Mi odiate"-
-"No, ti amiamo"- sussurrò il più grande baciandolo.
-"Bleeee"- fecero in coro i tre piccoli.
-"Beh almeno Aaron lavora in un'agenzia, no?"-
-"Già almeno possiamo pagare le bollette"-
-"Ciak come sta andando il corso di lingue?"-
-"Abbastanza. Dovrei fare un mese di tirocinio in una scuola elementare come supplente di inglese. Poi mi chiameranno per fissare un colloquio"-
-"Andrai alla grande!"- esclamò Branden.
-"Speriamo"-
-"Papà, Papiiii"- urlò agitata Melody
-" Pipì, pipì, pipiiiiii"-
-"Pipì?"- chiese Chandler
-"Sii"-
Chandler la prese in braccio e corse verso le scale.
-"Tieni duro non farla. Non farla!"-
Tutti si piegarono in due dalle risate.
-"È bellissima"-
-"Già"-
Melody aveva tre anni, ma era un piccolo genietto. Aveva i capelli biondi e due occhioni marroni da cucciolo.
-"Papà quando potremmo assaggiare i dolcetti di zio Chandler?"- chiese Damon.
-"Quando torna a tavola . Oh eccolo"-
-"Tutto a posto?"- chiese il marito.
-"Si per un pelo"- si passò una mano sulla fronte ridendo.
-"Zioooo i dolcetti della pasticceria!"-
-"Golosone"- rispose rubandogli il nasino.
-"Non respiro!"-
Lui gli riattaccò il nasino e il piccolo sospirò ridendo.
-"Meglio?"- lo prese in giro.
-"Si , ma per farti perdonare voglio il dolce"-
-"No, Damon . Volgio non esiste nemmeno nel giardino del re. Come si chiede?"-
Damon sbuffò prima di rispondere.
-"Vorrei"-
-"Bravo, piccolo"- gli sorrise Aaron.
Chandler si alzò e portò al  tavolo dei piccoli macarons di tutti i colori.
-"Sono stupendi!"-
-"O mio dio!"-
Ciak e Chandler si baciarono scambiandosi qualche piccolo pezzettino di dolce, rendendo quel bacio erotico e passionale.
Aaron e Branden portarono i bimbi a dormire e si sedettero sul divano a guardare un film. Anche gli altri due salirono nelle camera degli ospiti e rimasero da loro per la notte.
Il più piccolo poggiò la testa sul petto di Aaron. Quest' ultimo baciò la sua guancia.
-"Ti amo"- sussurrò il più grande prima di addormentarsi.
Branden guardò la fede che aveva all'anulare, la prese tra le mani leggendo la scritta che lo circondava.

" Omnia vincit amor"-

                                Fine.

---------------------------------------------------------

Haphephobia  ◆ Tematica Omosessuale ◆Where stories live. Discover now