I fell in love

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Decidiamo di andare tutti insieme al mercatino dell'usato in centro

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Decidiamo di andare tutti insieme al mercatino dell'usato in centro. Assieme a noi si uniscono pure le altre tre università. Sono stanchissimo. Non so per quanto reggeró. Il profumo dei fiori tra le bancarelle mi conquista. Ce ne sono molti. I miei preferiti sono situati vicino all'angolo dei dolcetti. Le rose. Perché proprio loro? Le invidio. Possono proteggersi usando le spine.
Tra tutte le bancarelle mi soffermo su una. Espone oggetti in legno. Potrei comprare un suvenir a Lexa o se così si può definire. Così farò, ho deciso.
-"Vorrei comprare quel gufetto"-
-"Sono 10 dollari"- risponde il signore con degli occhiali enormi.
Sto per prendere il mio portamonete quando i due ragazzi di prima si avvicinano. Li riconosco, sono i due stalker che avevo notato all'allenamento di oggi.
-"Ehy "-  saluta con voce sensuale.
-"Ciao"- rispondo diffidente.
-"Possiamo tenerti compagnia?"-
-"Chi siete? "-
-"Volevi tenerci d'occhio vero?"-
-"Scusa?"-
-" Ho visto come ci guardavi incessantemente al campo"-
-"Non stavo proprio guardando nessuno"- rispondo in modo sarcastico.
-"Sei gay , vero?"- sussurra vicino al mio orecchio.
Che cazzo vuole questo adesso?!
Appoggia una mano sul mio fianco, attirandomi verso lui. La sua bocca si trova a poche miglia  dalla mia. L'altro si sta avvicinando al lato opposto. Stringe le mie natiche tra le mani. I loro sessi sono entrambi su di me. Sono imbarazzato.
Qualcuno afferra con forza il mio braccio.  È Aaron.
-"Devo parlarti"-

*********

Arriviamo alle tende.
-"Prima fai gli occhi da cucciolo a me e ora vuoi andare a scopare con un altro?"-  sto impazzendo.
-"Non sei nella condizione di parlare visto che sei già fidanzato!"-
-"Cosa centra? Sono due discorsi completamente diversi!"- ribadisce.
-"Sto dicendo.... "- -" Non inventarti scuse!"-  -" Sei tu quello...."-  -" Devi controbattere sempre? "-.  Non mi lascia spazio. Non riesco a parlare.
-"Vaffanculo"- urlo. Voglio andarmene . Lui è la mia ansia costante. Mi trattiene per il polso.
-"Ti farò vedere io ora. "-
Mi spinge all'interno della tenda.
-"Questo..."- dice portando due dita sotto il mento per costringermi a guardare i suoi occhi -" Ti farà male. "-
Non riesco proprio a guardarlo. Sento il viso andare a fuoco.
-"Che cazzo stai facendo? "-
Ho paura.
Inizia a fissare ripetutamente le mie labbra e i miei occhi alternando lo sguardo. Annulla la distanza tra le labbra in un bacio violento e passionale cercando di aggiungere anche la lingua. Dopo qualche secondo lo allontano cercando di spingerlo via da me.
-"Non voglio obbligarti. Solo se lo vuoi."- sussurra con una voce timida e imbarazzata.
Cosa? Ma si sta prendendo per il culo? Ora mi chiede il permesso?
-"Lasciami andare!'-  si sposta per farmi spazio. Una parte di me non vuole. Perché?  La mia erezione laggiù è troppo evidente. Fa male cazzo. Lo voglio. Troppo . I suoi occhi iniziano a scavare dentro i miei alla ricerca di una risposta. Ora dovrà rimediare.
-"Ho paura."-
-"Farò piano"- le sue parole sono così rassicuranti.
Ma come siamo arrivati a questo punto? Due secondi fa mi avrebbe potuto violentare e ora sono qui a suppplicarlo di toccarmi.
Inizia a strisciare le sue labbra sul mio collo, lasciandomi qualche succhiotto. Mi bacia lentamente  creando dei piccoli giri con la lingua.
-"Ma Rosy? "-  interrompo .
-"È da un po' che ho questi sentimenti strani per te. Ora ti voglio,  poi non so cosa accadrà "-.
Tolgo la maglietta e sfilo la sua. Inizia a leccare e a mordere i miei capezzoli.  Mordo il labbro per trattenere i gemiti.
-"Non trattenerti "- con il dito libera il mio labbro dalla presa dei miei denti. Inizia nuovamente a baciarmi il collo, poi mordicchia il lobo delle orecchie.
-"A-A-aron! "- dico ansimando. Quegli occhi trasparenti mi oltrepassano. Sorride.
Cerco di chiudere le gambe. Non voglio che veda l'effetto che mi provoca, però il suo ginocchio me lo impedisce. Mi spoglia togliendo i pantaloni,  facendo lo stesso su di lui. Appoggia delicatamente la sua mano sulla mia erezione. La stuzzica. Con una mano lo accarezza e con l'altra gioca con i capezzoli coordinando questo equilibrio perfetto con la lingua. Gemo.
-"Oddio, ti prego!"-
-"Cosa vuoi che faccia?"-
-"Fallo!"-
-"Voglio sentirtelo dire"-
-"Entra dentro di me"-
Il freddo di ieri sera si è trasformato in una piccola sauna. Le sue mani si posano sui miei fianchi, alzo istintivamente il bacino, leva le mutande scendendo con la lingua lungo le cosce. Risale e mi accarezza con la mano. Il suo membro duro è appoggiato sulla mia gamba. Cerca la mia bocca e mi lascia un bacio a stampo. Solleva le mie gambe, sento le sue dita entrare nella fessura umida. Gemo.
Mi manca il respiro.
Gli sfilo le mutande. Faccio scivolare la mia mano sul suo membro eretto. Già cola.
Era tutto ciò che desideravo.  Non posso resistere a questo piacere. Divarica le mie gambe con la sua mano. Penetra in me con un movimento veloce dei fianchi.
-"Aa" cerco di soffocare l'urlo. Mi sta possedendo. Le sue mani bagnate continuano ad esserlo ancora e ancora. Tiro leggermente i suoi capelli. Le sue spinte diventano più veloci e intense. Colpisce il punto più sensibile.  Mi dilato sempre più.   Mi sta soggiogando. La bocca è completamente aperta. Entra ed esce. Dentro e fuori. Urlo di piacere. La sua bocca avvolge la mia. Sono pronto a esplodere. Un colpo, poi un altro.
-"Aaron sto per venire"-.
Afferra il mio sesso tra le mani, su e giù. Sono al culmine.
Vengo tra le sue mani e lui dentro di me. Si distende affianco a me. Mi abbraccia. I  nostri cuori battono all'unisono. Non so cosa abbia fatto oggi, non so cosa accadrà domani, ma voglio godermi il momento. L'eccitazione ti fa perdere la testa.
-"Ti è piaciuto? "- sorride.
-"Troppo "-

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Haphephobia  ◆ Tematica Omosessuale ◆Where stories live. Discover now