I feel complete with you by my side

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Pov Branden

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Pov Branden

Mi stiracchiai e sentii un calore avvolgermi il corpo.
Aaron dormiva come un angelo.

Mi voltai facendo attenzione a non svegliarlo. Lo baciai sul naso scostando un piccolo ciuffo che ricadeva sul viso.

-"Buongiorno amore"-
-"Giorno"-
-"Ti ho svegliato?"-
-"Mi ha svegliato il tuo bacio"-

Si avvicinò per baciarmi, ma lo scansai correndo al bagno.

-"Ma che fai?"- rise
-"Pipì"- mentii

Aprii il tubetto del dentifricio e sciaquai i denti il più velocemente possibile.
La porta si aprì.
Merda.
Beccato.

-"Hai corso in bagno solo per lavarti i denti?"-
-"Noo"- risposi con la schiuma alla bocca.
-"No eh? "-
Poggiò le mani sui miei fianchi.
-"Dvo sptre"-
-"Lo sai che non ho capito una singola parola?"-
Girai gli occhi al cielo.

Mi voltai verso il lavandino ancora intrappolato tra le sue braccia e sputai la schiuma.
-"Ho detto che dovevo sputare"-
-"Mmh"-
-"Mhh?"-
-"Vieni qui"-
Mi prese nuovamente per i fianchi e posò le sue labbra sulle mie, spinse con la lingua sul labbro inferiore per richiedere l'accesso che non negai, quando strinse le mie natiche facendomi aprire leggermente la bocca approfittandone.

Posò poi le labbra sull'orecchio, mordendolo e facendo scendere le mani sul mio petto.
Stuzzicò un capezzolo con una mano e con l'altra afferrò l'elastico dei miei boxer, calandoli lentamente.
Prese il mio sesso tra le mani e sobbalzai a contatto con la sua mano fredda.
Mugolai.

-"A-aron.."- ansimai.
-"Che c'è?"- sorrise furbo.
-"Sei per caso un robot? Lo abbiamo fatto tutta la notte"-
Aumentò la presa sul mio sesso, ansimai ancora.
-"Non ne ho mai abbastanza di te, piccolo"-

Continuò a mastorbarmi fino a farmi venire.
-"È meglio se facciamo una doccia"-
Si spogliò e riniziò a mordere le mie labbra.
Mi strinse attorno a sé e circondai il suo bacino con le gambe mentre lui mi sorreggeva con le mani.

Accese il getto dell'acqua tiepida ed ansimai quando sentii il suo membro duro sfiorare il mio.
-"Ti piace?"- sussurrò, mentre iniziava a strusciare il suo sesso contro il mio.
-"Dio se continui così vengo di nuovo"- ansimai al suo orecchio.
Gli circondai il collo con le braccia, allineò il suo pene alla mia apertura e si spinse dentro me.
Lo sentivo completamente.
Si fermò e quando mi rilassai iniziò a muoversi.
Salivo sempre più su. Ansimavo. Iniziai a sudare ma le goccioline si confondevano con l'acqua.

Si spinse più forte toccando il punto sensibile e un gemito roco e spezzato uscì dalla mia gola.
Passò una mano fra i miei capelli sussurando.
-"Sei bellissimo. Ora vieni per me."-
Non resistetti e venni sul suo petto e lui dentro di me. Potevo percepire il suo liquido caldo scorrere tra le natiche.

-"Resta ancora così. Voglio sentirti dentro me."-

Dopo qualche minuto riprendemmo a respirare regolarmente.

Uscimmo dalla doccia e mi frizionò i capelli con un asciugamano.

Ci vestimmo a vicenda e mentre uscivamo sul corridoio l'allarme per invasione in Accademia suonò.

-"Che succede?"- chiesi spaventato.
-"Non lo so, stammi accanto"- mi prese per mano e iniziai a correre con lui.

Incrociamo Steven che ci guardò, e Chandler.
-"Qualcuno è entrato nel sistema d'allarme quando abbiamo abbassato i sensori. Qualcuno ha invaso l'accademia. Radunate i ragazzi"-
-"Che vuoi dire?"-
-"Come è possibile che qualcuno sia entrato?"-
-"Non ne sono sicuro ma- "-

Sentimmo degli spari.
Che stava succedendo?

-"Dov'è Ciak?"- chiesi
-"Non lo sappiamo, ma l'allarme è partito dal corridoio in cui alloggia anche lui"-
Vidi apparire il terrore negli occhi di Chandler.
-"No, ti prego, non di nuovo"- sussurrò.
Si allontanò.

Pov Chandler

Iniziai a correre tra i corridoi.
Il terrore mi assalì.
Non potevo perderlo.
Ciò che sapevo di lui era solamente il suo nome.
Volevo conoscere ogni suo difetto è ogni suo pregio. Avrei voluto programmare un futuro assieme non un funerale.

Corsi fino ad arrivare nella sua stanza. Spalancai la porta.
-"Ciak!Ciak!"-

Nessuna risposta.

-"Ti prego dimmi che sei qui"-
Iniziai a sentire le lacrime.
-"Sono qui"- avvertii un piccolo sussurro.

Aprii l'anta dell'armadio e lo vidi.
Avvolgeva le gambe con le mani e il capo era appoggiato sulle ginocchia.
Tremava. Era terrorizzato.

-"Oddio , cucciolo"-
Mi avvicinai e lo presi tra le braccia coccolandolo.
Chiusi le ante dell'armadio alle mie spalle e rimasi in quello spazio minuscolo assieme a lui.

-"Che succede?"- chiese.
-"Qualcuno è entrato in Accademia"-
-"Ho paura"-
-"Non ti succederà nulla. Sei al sicuro con me. Non lo permetterò."-
-"Perché lo hai scopato?"-
Rimasi impietrito.
-"Non è stato nulla. Te lo giuro. Ciak credimi se ti dico che mi hai cambiato la vita. Hai gli occhi più belli che io abbia mai visto. La tua voce è così calda e profonda. Amo le tue mani.
Amo i tuoi baci che mi tolgono il respiro e allo stesso tempo me lo danno. Mi sento completo con te al mio fianco. Mi sento al posto giusto. Solo il pensiero di averti ferito in qualche modo mi distrugge l'anima"-

Lo sentii rilassarsi a quelle parole.
Poi le ante dell'armadio si aprirono.
Una pistola venne puntata alla sua testa.
-"Noo!"- urlai.
Presi la pistola e la gettai lontano.
Erano le stesse persone che lo avevano rapito.
-"Cosa volete?"-
-"Sai quel giorno hai interrotto ciò che volevamo fare a quel ragazzino. Ma sei arrivato tu"- mi sferrò un pugno allo stomaco.
Presero Ciak per un braccio e lo intrappolarono.
-"Lasciatelo"- gridai.

Sentivo le gambe gelatinose.
Iniziarono a toccare il suo corpo. A violarlo.
-"Basta!"-

Ciak tremava era immobile.

-"Cosa volete?"-
-"Ci hai fatto perdere una grossa quantità di droga, quindi noi prenderemo lui."-
-"No!"-
Le lacrime iniziarono a scendere.
Sentii una pistola premere sul mio petto.
Poi uno sparo.
La vista si annebbiò.
Percepivo le urla di Ciak, poi più niente.

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Haphephobia  ◆ Tematica Omosessuale ◆Where stories live. Discover now