Una strana malattia.
Una strana malattia che percorre la stessa strada di Branden.
Una malattia che non lascia sfiorare lo strato superficiale della pelle che avvolge il suo corpo.
Un obbligo a cui non potrà sottrarsi, un orientamento sessuale ch...
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Ci sediamo sul bordo del letto. Con un braccio avvolge il mio bacino attirandomi a se. -"Cosa ti ha detto?"- -"Si è arrabbiata e ha detto che me l'avrebbe fatta pagare"- sbuffò. -"Devo preoccuparmi?"- -"Mah va, stai tranquillo"- -"Mi fido, vado a fare una doccia"- Mi avvicinai alla porta, quando sentii la sua voce dire -"Se vuoi mi unisco!"- Gli lancio un cuscino che lo colpisce sul petto. Scoppia a ridere. Fuori piove.
Riempio la vasca con dell'acqua bollente aggiungendo un aroma di cocco e noci. Mi immergo in essa lasciando che l'acqua mi sommerga, vorrei affondare ancora, lavare via ogni pensiero. Sono passati solamente cinque minuti, l'acqua inizia ad intiepidirsi e la pelle raggrinzisce . Vedo una paperina di gomma e rido al pensiero di Aaron giocarci. Chiudo gli occhi e trattengo il respiro. Sprofondo. Non sento niente solo l'acqua. Solo il suo rumore , come le onde. Sento la porta aprirsi. -"Ehyy che fai?"- quasi cinguetto mentre le guance si tingono di rosso. -"Devo espellere il mio liquido nel water posso?"- -"Esci!"- rido e urlo contemporaneamente. Dopo aver completato la sua necessità, leva la maglietta e si spoglia davanti allo specchio. Volto la testa imbarazzato. Il suo corpo è così perfetto. La schiuma nell'acqua si sparge quando si immerge anche lui. I nostri corpi aderiscono. Si spinge in avanti baciandomi le labbra e mordicchiandole . Emetto un mugolio di dolore. Prende tra le mani quella poca schiuma rimasta , adagiandola sulla mia testa e poi sul naso. -"Simpatico"- -"Lo so"- sussurra leccando il lobo del mio orecchio. -"Modesto"- Prende il bagnoschiuma all'olio di vaniglia e inizia a massaggiarsi ogni angolo del suo corpo. Il suo sguardo scava dentro i miei occhi. Riesco a specchiarmici. Il mio corpo si abbandona alla lentezza dei suoi movimenti. -"Finiscila "- -" Di fare ?"- sussurra . -" Mi stai provocando!"- -"Forse un pochino"- Aaron mi salì sopra. Il respiro iniziò ad agitarsi solo al pensiero di cosa avrebbe potuto fare. Che pervertito che sono Dio mio. Succhiò le mie labbra. Passò una mano fra le mie gambe mentre mordeva il collo. Lasciò una scia di baci umidi dal petto fino all'inguine. Divaricó le mie gambe, scivolando tra l'entrata con due dita. Mi tenne fermo il lato dell'anca. Espiravo ed inspiravo velocemente. -"Rilassati"- Continuó a muovere le dita, accarezzandomi il sesso. Venni dopo qualche istante. Si sciolse su di me a peso morto. Rimanemmo cosi abbracciati per ore, finché l'acqua della vasca troppo fredda aveva perso calore. Uscimmo. -"Quindi ora siamo ufficialmente fidanzati?"- chiesi timidamente. -"Mm... Si"- disse baciandomi ripetutamente le labbra a stampo.
