Trentacinquesimo Capitolo

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Nessun rapporto è immune da incomprensioni.
E' la volontà di superarle che fa la differenza.

(Citazione)

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NAGOYA, STESSO GIORNO.

CAMERA DI IZAYA.

"Tu... Che cosa vedi?" mormorò all'improvviso l'informatore, guardando tristemente Shizuo negli occhi.

"Come?" chiese a sua volta quest'ultimo, sedutogli ancora vicino, sul letto, non avendo ben capito il senso della domanda.

"Quando mi guardi... Tu... Che cosa vedi?" ripeté allora il giovane, sospirando.

"Una pulce antipatica, irritante, presuntuosa e combina guai. Devo continuare?" iniziò l'Heiwajima, sollevando un sopracciglio con fare leggermente ironico.

"Non scherzare! Dico sul serio!" protestò allora Izaya, tirandogli un leggero scappellotto, ma lasciandosi tuttavia sfuggire appena un piccolo risolino.

"Io... Non sono quello che sembro." mormorò poi, facendosi di nuovo serio e chinando ancora il viso, preoccupato.

"Si... Beh... In qualche modo... Mi era sembrato di capirlo sai!" replicò il compagno, canzonandolo bonariamente e scostandogli un ciuffo di capelli dalla fronte.

"Veramente simpatico... Smettila di prendermi in giro o dalla mia bocca non uscirà proprio un bel niente!" ribatté il brunetto, piccato, imbronciandosi ed incrociando le braccia al petto.

"Ok, ok... Non arrabbiarti! Cercavo solo di sdrammatizzare." esclamò allora Shizuo, avvicinandosi e dandogli un dolce bacio sulla guancia, grazie al quale l'informatore parve rasserenarsi un poco.

"Si, ma... Non è facile per me... Raccontare certe cose." gli confidò dunque quest'ultimo, grattandosi la testa e sospirando, impacciato.

"Quali... Cose? Di che vuoi parlarmi, eh pulce?" riprese l'Heiwajima, carezzandogli il viso e facendosi serio a sua volta.

"Io... Beh... Ti ho già detto di non provare fastidio quando sei tu ad abbracciarmi o a toccarmi, no?" iniziò lui, chinando di nuovo la testa, ancor più a disagio.

"Si, lo hai fatto." rispose l'altro, paziente, continuando a carezzargli una guancia.

"Però... Ecco, io... E' vero che un po' d'esperienza ce l'ho... Ma questo non significa... Insomma... Sto cercando di spiegarti... Io... Io non sono..." balbettò Izaya, smanettando a destra e a manca, in difficoltà.

"Tu non sei?" lo incoraggiò allora Shizuo, sorridendo pacatamente, intenerito dal suo pudore.

"Beh... Ecco... Insomma! Per il tipo di sesso di cui ho fatto esperienza... Non ho mai... Non ho mai dovuto... Dannazione!" sbottò infine il giovane, arrossendo appena, stizzito ed imbarazzato fino alle punte dei capelli.

"Oi... Vuoi stare tranquillo? Ti ho ripetuto mille volte di non farti problemi con me!" esclamò il compagno, ponendogli le mani sulle spalle, al fine di rassicurarlo.

L'Orihara sospirò ancora una volta, profondamente, cercando di rilassarsi.

"Shizu-chan..." ricominciò poi, sollevando gli occhi tristi, ma sinceri, verso quest'ultimo.

"La verità è che... Per quanto mi riguarda... Durante le mie esperienze... Ecco... Io non ho mai avuto il bisogno di togliermi... I pantaloni." ammise infine in un soffio, teso, chinando subito di nuovo il viso.

Il biondo lo guardò per alcuni secondi, interdetto, sbattendo le palpebre.

"Eh???" fece dunque, storcendo naso e sopracciglia, non essendo riuscito a capire un acca dell'intero discorso.

BREAKDOWN | by LavrielDove le storie prendono vita. Scoprilo ora