Trentanovesimo Capitolo

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"Fai l'amore con me... Izaya."

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QUELLA parola.

Amore.

Quella parola aveva avuto il potere di destabilizzarlo del tutto, l'aveva inebetito, reso incapace di reagire.

Perché Shizuo non gli aveva sussurrato "Andiamo a letto insieme." oppure "Facciamo sesso.".

No.

Shizuo aveva espresso i propri sentimenti, come già aveva tentato di fare la sera in cui avevano litigato a morte, senza sentire finalmente il bisogno di nasconderli ancora.

Aveva forse agito d'impulso, lasciandosi prendere dal momento... O forse invece, grazie al proprio intuito, era riuscito ad individuare, nonostante la brutta serata, un timido spiraglio nel cuore dell'informatore, ed aveva colto al volo l'occasione di sbloccare per sempre una situazione in apparenza immobile, senza alcuna via d'uscita.

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"C-che... Che c-cosa?" balbettò, con un filo di voce, Izaya, gli occhi grandi e spaventati fissi sul compagno, stringendosi nelle proprie spalle ed iniziando lievemente a tremare.

Quest'ultimo sorrise appena.

"Hai capito bene. ...Non ti va?" replicò poi, sciogliendo la posa delle braccia ed appoggiandosi con i palmi delle mani sulla superficie del panchetto su cui era seduto il giovane, il quale, deglutendo a fatica, distolse lo sguardo da lui, che invece continuava ad osservarlo, e si ritrasse un poco.

"E-ecco... Io..."

"Dai pulce... Perché non ci proviamo? Mi sembra un buon momento per... Per andare oltre..." mormorò ancora l'Heiwajima, sporgendosi quel tanto che bastava per raggiungerlo di nuovo e sfiorargli il collo con le labbra.

Il brunetto trasalì visibilmente, lungo la schiena un brivido lascivo.

"Ma... Non... Non so se..." replicò tuttavia, incerto, seguitando a stringersi fra sé.

"Dimmi, non... Non ti piacerebbe... Lasciarti andare del tutto... Con me?" riprese quindi Shizuo, il tono già leggermente roco dal desiderio, risalendogli lungo la giugulare pulsante con bacetti appiccicosi.

"S-si... Certo... P-però..."

"E allora? Perché... Perché non proviamo a... Portare avanti questa cosa? Vediamo... Vediamo fin dove siamo in grado... D'arrivare." gli suggerì infine, arrivando con la lingua al suo mento ed indirizzandosi verso la sua bocca.

Izaya aggrottò le sopracciglia, combattuto, il respiro mozzo per l'eccitazione e la paura...

Ma non riuscì a respingerlo.

A dispetto del timore e dell'imbarazzo provato, il richiamo del desiderio carnale era talmente forte che egli si lasciò invadere dalla lingua calda e mulinante del compagno, mentre nel frattempo quest'ultimo, afferrandolo per le mani, si alzava in piedi, lentamente, trascinandolo con sé.

Iniziò, a tentoni, a guidarlo verso il letto, procedendo a ritroso e continuando a baciarlo.

Il brunetto si mostrò piuttosto docile e lo lasciò fare, anche nel momento in cui l'Heiwajima si staccò un attimo da lui, per sfilarsi la maglietta e lasciarla cadere per terra, ai suoi piedi.

"Vieni..." gli sospirò poi, con voce languida, riacchiappandolo e tirandoselo di nuovo addosso.

Nonostante lo sguardo parecchio incerto ed il fastidioso tremito che gli aveva oramai pervaso tutto il corpo, Izaya non si tirò indietro nemmeno stavolta e nel giro d'alcuni secondi si ritrovarono entrambi già ansimanti e distesi l'uno sull'altro sulle lenzuola fresche.

BREAKDOWN | by LavrielDove le storie prendono vita. Scoprilo ora