Quarantesimo Capitolo (Conclusione)

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LA MATTINA SEGUENTE. SHINJUKU.

Izaya sospirò, stiracchiandosi e sbadigliando pesantemente...

Si guardò intorno: la camera si trovava ancora immersa nella penombra.

Dal rotolante, tuttavia, rimasto abbassato, filtravano alcuni spicchi di sole, i quali irradiavano appena la stanza, sorvolando il pianoforte ed andando dritti ad infrangersi sul parquet, proprio di fronte al letto.

Il giovane sospirò di nuovo, passandosi pigramente una mano fra i capelli e voltandosi verso Shizuo, che dormiva ancora tranquillo al suo fianco, sdraiato di lato, col viso quasi del tutto ricoperto da una bella cascata di spettinati ciuffi biondi.

Sorrise appena, avvicinandoglisi silenzioso e posandogli sul collo un leggero bacio, mentre nel frattempo si beava del leggero profumo del suo dopobarba alla menta, non ancora completamente svanito, il quale attutiva in parte l'odore di chiuso di cui le narici gli erano rimaste impregnate.

Iniziò poi a riflettere, distendendosi di nuovo sulle lenzuola, supino, le braccia dietro la testa e lo sguardo cremisi rivolto al soffitto... Gli ultimi giorni si erano rivelati un turbinio di accadimenti: essi si erano riappacificati dopo quel terribile litigio e, cosa fondamentale, erano riusciti a fare l'amore.

L'Orihara arrossì al pensiero della nottata trascorsa... Non aveva conosciuto persona fino ad ora in grado di regalargli così tante emozioni in una volta sola, ed a nessuno mai aveva permesso di toccarlo in modo tanto intimo.

"Ma in fondo... Tu... Non sei uno qualunque per me, giusto?" sospirò quindi il giovane, stiracchiandosi, in completo relax.

"A cosa pensi pulce?" gli sussurrò all'improvviso il compagno, avvicinandoglisi lentamente, la voce impastata ed appena roca.

Izaya trasalì, voltandosi di scatto.

"Quando... Quando ti sei svegliato?" domandò poi, osservandolo sorpreso, mentre lui nel frattempo lo attirava a sé, stringendoselo al petto e carezzandogli i capelli.

"Hmm... Appena dopo il tuo bacio sul collo, credo..." continuò Shizuo, sbadigliando, ancora avvinto dal sonno, continuando ad abbracciarlo.

"Ah... Ehm... E' così?" balbettò il brunetto, affondando il viso nel suo petto, imbarazzato e piuttosto incerto sul come comportarsi.

"Già..." biascicò l'altro, al contrario parecchio rilassato.

"Nottata interessante eh?" ricominciò poi, allontanandosi un poco e tirando all'amante un'occhiata d'intesa.

Questi, nell'ascoltare tali parole, parve imbarazzarsi assai più e dopo aver sgranato gli occhi vermigli, interdetto, si tirò immediatamente su a sedere, dandogli le spalle.

"Si... Immagino... Eheheheh... Che la si possa definire in tal modo..." farfugliò quindi, grattandosi la testa, a disagio, e ridacchiando, nervoso.

"Non mi dirai mica che ti vergogni ancora, hmm?" seguitò Shizuo, ripetendo i suoi stessi movimenti e tornando ad abbracciarlo da dietro, arrivando così a baciargli una spalla.

Izaya si irrigidì appena, contrariato, ma il suo malumore durò il tempo d'uno starnuto.

"Santo Cielo... Come ho potuto pensare che un cervello di protozoo come il tuo potesse riuscire a partorire qualcosa di più romantico e di più azzeccato alla situazione? Sono stato davvero uno sciocco..." sospirò dunque, sollevando gli occhi al cielo e scuotendo leggermente la testa, melodrammatico.

"Coooosa??? Come ti permetti, pulce ingrata!" sbottò allora l'Heiwajima, il quale, con un veloce colpo di reni, atterrò di schiena sul materasso morbido, trascinandoselo dietro senza alcuno sforzo.

BREAKDOWN | by LavrielWhere stories live. Discover now