Capitolo 9

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Bakugo lasciò immediatamente le vesti di Kirishima, in un gesto rapido.

Eijiro lo osservò per qualche istante, si chiese se sarebbe potuto realmente rimanere.

Denki richiamò la sua attenzione dai posti anteriori, mentre agitava la mano quasi potesse staccarsi dal polso.

Senza dire nulla, perché probabilmente Katsuki avrebbe reagito male, come suo solito, andò a sedersi accanto Kaminari.

Per qualche strano motivo, il corpo di Bakugo, si mosse di volontà propria e non poté che maledirsi per quella perdita improvvisa di controllo.

Forse lui stesso avrebbe potuto spiegare che non era colpa del rosso se detestava la compagnia altrui, ma, per troppo tempo, il rapporto colloquiale con altri individui si era ridotto a minimi termini o solo risse da strada.

Quella mattina avrebbe seguito solo tre ore, per poter, poi, tornare liberamente a casa a dormire.

Allo scattare dell'ultima lezione, dopo sguardi vaganti a esprimere parole non decifrabili tra banchi posteriori e anteriori, Bakugo afferrò con furia il proprio materiale, precipitandosi fuori dall'edificio.

Consapevole del temporale che all'esterno si consumava.

Kirishima, senza dire alcuna parola a Denki, seguì, come spinto da una forza invisibile, Katsuki.

Scendendo le scale, trovò Bakugo fare avanti e indietro di fronte alle porte d'entrata e uscita, mentre, le proprie labbra, si muovevano in quei insulti privi di destinatario.

"ti serve un passaggio?" chiese Eijiro, facendo notare al biondo il proprio ombrello, sorridendo.

"no" lo fulminò con le proprie iridi, chiusi in due fessure, Bakugo "non da te" specificò.

"finiscila con questo atteggiamento" lo rimproverò.

Katsuki quasi sgranò gli occhi, colpito dalla voce severa che il rosso gli rivolse.

"è il mio carattere, idiota" strinse i denti, non volendo infierire più del dovuto.

"non è così" gli afferrò di scatto il polso "prima non ti comportavi in questo modo" alzandoglielo all'altezza dei loro volti.

Bakugo arricciò il naso, in un'espressione di inaspettato stupore e ira.

"ma fammi il piacere" cercò, invano, di allontanarsi dalla presa dell'altro.

"se vuoi che ti stia accanto, basta che tu me lo chieda" quasi sbraitò "non c'è bisogno di tutto questo" mentre avvicinava l'avambraccio dell'altro ulteriormente a se.

"mi dispiace averti reso false idee, ma non ho bisogno di te" prese a innervosirsi.

"mi hai chiesto di Kaminari, hai accettato senza fiatare un mio aiuto, mi hai chiesto di restare" corrugò la fronte, disperato a causa della testardaggine di quel ragazzo di cui non poteva fare a meno, sebbene, desiderasse allontanarsene.

"se non mi lasci" lo fissò, con rabbia, nelle iridi scure "non torni a casa senza qualcosa di rotto" minacciò, con voce cupa avvolta nell'indifferenza che le parole di Eijiro gli suscitarono.

"sei impossibile" lo lasciò, quasi il contatto con il suo corpo in quell'istante lo disgustasse.

"apprezzo" si voltò, indossando il cappuccio, Katsuki.

"non mi meraviglia tu non abbia nessuno che Denki" sputò parole sature di odio accecante "mi chiedo come possa lui resisterti" proseguì, senza pensare alle vibrazione che dalle proprie labbra fuoriuscivano come veleno.

Bakugo ne era colmo, di lui, delle sue parole, che per un'istante gli fecero pensare avrebbero potuto generare un'amicizia genuina, del suo astio improvviso, del suo riassumere la propria vita.

Non si accorse quando accadde, o come era riuscito a voltarsi con tanta rapidità e violenza.

Kirishima, in un centesimo di secondo, percepì l'urto prepotente delle nocche di Bakugo affondare sul proprio zigomo, facendolo cadere, privato dell'equilibrio.

Katsuki, con il petto che si alzava e abbassava velocemente, lo fissò dall'alto.

"non avrei che dovuto consegnarti a loro al primo istante, invece di mettermi nei casini per te, merdoso idiota"


Bene, si dice che amore e odio siano separati da una linea sottile, vedremo se è vero.

Spero vi piaccia ♡ al prossimo capitolo

No type // KIRIBAKUWhere stories live. Discover now