Capitolo 23

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Bakugo, a grandi falcate, si avviò verso la propria residenza, quel vecchio palazzo che credette non avrebbe più rivisto.

Durante la rapida camminata chiamò Denki, il quale con voce afflitta gli rispose.

"dimmi" fece, mentre si abbandonava sopra il materasso del letto.

"devi portarmi al sottosuolo" fu semplice e conciso, Bakugo.

"è da molto tempo che non ti fanno andare in quel luogo" si sedette sul filo del letto, leggermente insicuro della risposta che avrebbe dato.

Denki sapeva di cosa si occupava Bakugo e mai glielo fece pesare, forse, perché lui stesso, ne era entrato a far parte anni addietro.

"non devo fare nulla" lo rassicurò "ciò che mi chiedono è di trovare una persona" spiegò, convinto di potersi fidare.

"a che ora devo passare?" chiese, Kaminari, trovando il giusto metodo per dimenticare quel ricordo di una ragazza dalle iridi color onice.

Kyoka bussò, guardandosi attorno, non volendo essere vista da alcuno.

Una ragazza, dai capelli slegati, lunghi sino alla vita, le aprì, il volto di una giovane donna e le labbra carnose rosee.

"Jirou?" rimase stupefatta della visita, la ragazza.

"Momo" fece, quasi in una supplica "sta accadendo di nuovo" il suo sguardo colmo di terrore, fece rivivere a Yaoyorozu ricordi del passato.

"entra" la fece passare, non convinta di come poter rimediare alla situazione che credevano essere conclusa.

"dove e quando" chiese, rapida, la proprietaria di casa.

"non ne ho la più pallida idea" si portò le mani tra i capelli, mentre con le dita stringeva "non ricordo nulla" spiegò.

"che nome ha usato?" chiese, abbassando leggermente la voce, Momo, per poterla calmare.

"il tuo" rispose, alzando lo sguardo.

Denki era sotto il condominio di Bakugo, con un'auto che era stato capace di rubare nonostante fosse arrugginito con gli anni.

Alle superiori si era trovato un lavoro adatto a pagare le cure per la madre, affetta da una grave malattia terminale, che i medici le fecero credere curabile, eppure, il denaro non servì ad alcunché, ed ella morì.

Denki rubava auto, cedendole a un trafficante che le avrebbe vendute a caro prezzo, donando la metà del ricavato al ragazzo per il servigio che gli porgeva.

Tutto terminò quando venne arrestato, uscendo per cause di sovraffollamento delle carceri, dopo un anno e tre mesi, ricevendo la notizia, che il mese precedente, la madre morì.

Da quel giorno, si procurò un'ingresso speciale universitario, grazie al denaro che gli era rimasto, ma non continuò la sua carriera da ladro di auto.

Katsuki entrò all'interno della vettura, pensando a cosa stesse facendo Kirishima, se probabilmente un giorno avrebbero risolto ciò che lui stesso era stato capace di rovinare.

Kaminari sfrecciava lungo le strade buie della città, qualche volta appariva un lampione, alcune affatto.

Il sottosuolo si trovava in una zona dove le fogne non erano state create per scarsità di fondi finanziari, per tanto il comune decise che era abbastanza ciò che era stato fatto, sufficiente a non creare scompiglio e epidemie.

Perciò la malavita si concesse il permesso di reggere quel luogo come il cuore del loro duro lavoro.

Denki parcheggiò dietro alcuni edifici, spegnendo il motore.

"ti aspetto qui, vedi di fare in fretta" lo informò.

Kirishima destava sul proprio letto, con, sulle ginocchia, il portatile acceso sulle telecamere stradali della città.

Con semplici gesti era riuscito a prendere il controllo di esse, osservando il tragitto di Bakugo con estrema attenzione.

Il telefono squillò, il contatto 'Mina' illuminato a carretti cubitali, lo informò che avrebbe dovuto rispondere all'istante, se non avesse voluto ritrovarsi un bisturi nella propria gamba.

"che succede?" chiese, senza alcuna espressione nella voce.

"si può sapere che diavolo di problemi hai?" gridò, lei.

"non urlare" la rimproverò, infastidito.

"mezza caserma è uscita a prendere Bakugo" procedette lei, senza rimuovere il suo elevato tono di voce.

"devono fargli delle domande, non accadrà nulla" la rassicurò.

Finché sullo schermo del proprio pc non apparve un mandato di cattura con il nome di Katsuki stampato.

Motivo? Spaccio illegale di sostanze stupefacenti.

"soddisfatto delle tue azioni, Kirishima?" chiese, lei "hai spedito colui che ami in cella per sette anni"


Spero vi piaccia ♡ al prossimo capitolo

No type // KIRIBAKUWhere stories live. Discover now