#2 Tessa

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«Era appeso per le braccia, qualcosa gli teneva i tagli aperti sui polsi, sanguinava, sembrava non smettere mai...»
Disse fredda ritirando la mano, ancora. Quell'incubo la tormentava da mesi ormai, non raccontava più di così però, lasciava sempre in sospeso qualcosa.
«Il posto era simile, ma più grande e vuoto»
Aggiunse tornando a far scivolare l'indice sull'immagine, si vedeva male, ma da quei grandi ganci appesi al soffitto ricordava una macelleria abbandonata.
Matt prese il giornale cominciando a leggere l'articolo.
«Ella, perché non vai a farti un bagno caldo, io ti raggiungo appena hai finito»
La ragazza si alzò porgendomi il resto della sua colazione e annuì lasciandomi un bacio sulla guancia. Lentamente uscì dalla stanza e io mi rivolsi a Matt, che mi guardava dubbioso.
«Fa quell'incubo ogni notte, Drake è sempre nella stessa posizione, non può essere una coincidenza»
Il ragazzo si sfiorò i capelli biondo bianchi fuori taglio e si sedette accanto a me posando il giornale.
«A che pensi?»
Chiese dedicandomi tutta l'attenzione dai suoi occhi trasparenti.
«Conosco quel tipo di tortura, Aston me l'ha praticata molte volte, è già dolorosa di suo, figurati quando sei un Angelo e il tuo corpo non smette di rigenerarsi»
Il ragazzo strinse il tessuto chiaro dei suoi jeans strappati, si vedeva che era incazzato, da quando era stato obbligato a tenersi Aston intorno era spesso di malumore.
«Credi che ciò che tormenta Ella non siano solo incubi?»
Chiese tornando a guardare l'immagine sul foglio. Io presi un respiro e mi portai una mano nei capelli.
«Non lo so, ma una cosa è certa, ci sono solo due posti dove viene praticata quel tipo di tortura. Se li troviamo, sono sicura che troveremo Drake»
Matt annuì e mi prese il polso.
«Troviamolo Tessa»
Io sorrisi e mi alzai, Jeremy entrò in cucina facendo volare ovunque i compiti di Ella sparsi sul bancone.
«Calma ragazzo! Lo sai che in casa devi andare piano»
Gli ricordò Matt andando a raccogliere i fogli e le penne a terra. Lui annuì ignorandolo del tutto.
«Tessa, Ella è caduta dalle scale, deve aver perso l'equilibrio»
Guardai Matt e lui mi fece un cenno, con uno scatto raggiunsi l'ingresso, la ragazzina era a terra, Phil le sorreggeva la testa e Aston gli ordinò qualcosa prendendola in braccio.
«Tessa dobbiamo parlare»
Aggiunse fermando le sue iridi verdi nelle mie, l'entrata presto venne sgombrata dal Superiore e io seguì il ragazzo nel salotto. Appoggiò piano Ella sul divano e mi guardò preoccupato.
«So che non né il momento, ne il luogo adatto, ma non posso più tenertelo nascosto»
Corrugai le sopracciglia e andai a sedermi accanto a mia figlia.
«Aspetta, ma sta bene?»
Lui esitò e si passò la lingua sulle labbra sedendosi sul robusto tavolino di legno.
«Deve aver perso l'equilibrio, ma sta bene, non si è fatta nulla, doveva essere sul terzo, quarto gradino al massimo»
Annuì e le sfiorai il viso con la mano.
«In questi ultimi mesi ho visitato spesso Ella, nonostante la rapidità della sua crescita il suo corpo funziona perfettamente, Phil con lo studio le tiene la mente allenata e lei impara in fretta senza problemi. Gli attacchi sono diminuiti e nel complesso sembra stare bene, anche se un po' stanca»
Mi informò sfiorandosi i capelli mossi color cioccolato, le maniche della sua camicia erano arrotolate fino al gomito e l'aria stressata che aveva mi fece pensare che anche stanotte non avesse dormito.
«Ma analizzando un campione del suo sangue ho scoperto una cosa meno positiva rispetto alle altre»
Continuò rivolgendo uno sguardo alla ragazzina.
«Quando devono averla creata, hanno mescolato il tuo sangue con quello di mio fratello già completi, ovvero già quando vi avevano trasformato in Angeli e questo mi ha mandato in confusione, rispondendo solo in parte alle mie domande.
La sua veloce crescita è dovuta al siero, che come sai, non potrebbe scorrere nel sangue di un bambino, perché porterebbe ad un effetto contrario delle molecole, distruggendone ogni organo fino alla morte. Ma per Ella il discorso è diverso, visto com'è  nata»
Io annui cercando di seguire la sua logica. Lo vidi fermarsi ancora, forse per cercare le parole giuste.
«Ho ragione di pensare che se la ragazzina non viene trasformata completamente all'arrivo dei suoi diciotto anni morirà Tessa»
Presi un respiro cercando di trattenermi e alzai lo sguardo.
«Allora trasformala! Cosa aspetti?»
«Non saprei come fare!»
Esclamò senza lasciarmi finire di parlare, io rimasi in silenzio e lui abbassò lo sguardo accarezzandosi la nuca.
«Non ho i suoi progetti ne il suo fascicolo, e anche li trovassi, non avrei comunque il tempo e le cose necessarie per concluderla»
Io mi avvicinai a lui e lo guardai negli occhi.
«Però c'è un altro modo...»
Lui sospirò e annuì.
«Ryan, lui sa sicuramente come aiutarla, ma è nelle mani del governo, liberarlo ora sarebbe un suicidio»
Abbassai lo sguardo e chiusi gli occhi sentendomi male
«Bene, studieremo un piano e andremo a liberare quel Bastardo»
Intervenne Matt convinto, mi voltai e incontrai il suo sorriso.
Doveva aver ascoltato tutta la conversazione senza che ce ne rendessimo conto.

DnaWhere stories live. Discover now