#33 Tessa

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Era bastata una chiamata di Hunter e il mio nome per far decollare un elicottero a pochi chilometri da casa sua.
Il metallo freddo delle manette mi stringeva i polsi dandomi fastidio, guardai Hunter accelerare stringendo il volante per allentare il nervosismo.
«Matt»
Lo chiamai guardandomi le spalle, nei sedili dietro lui guardava Ella con attenzione, ormai le aveva già tolto le restanti due pallottole dalla schiena, ora c'era solo da sperare che non si svegliasse prima del tempo.
«Segui Hunter, non dare nell'occhio e appena lui si sarà allontanato lascia andare Ella, cerca Ryan e portalo al sicuro»
Lui annuì distratto, avevo la sensazione che mi nascondesse qualcosa, tornai a guardare la strada e sorrisi ripensando a Drake.
«Lo sai vero che non potrai mai salvarci tutti?»
Chiese il ragazzo all'improvviso spezzando il silenzio, Hunter rallentò e io presi un respiro.
«Hai paura di morire Matt?»
Risposi con un altra domanda alzando un sopracciglio.
«Questo cosa c'entra? Ti ho chiesto se ti rendi conto che il tuo egoismo ci sta portando dritti all'inferno!»
Alzò la voce facendosi più avanti, io mi voltai e incontrai i suoi occhi pieni d'odio e terrore.
«Nessuno ti ha obbligato a venire, puoi scendere quando vuoi»
Dissi alzando una spalla e dando una veloce occhiata ad Ella. Il ragazzo strinse le labbra e io tornai a sistemarmi sul sedile.
«Io non ti sto seguendo perché mi sento obbligato, sto solo cercando di farti notare che non può andare sempre bene Tessa! Mesi fa sono morti centinaia di noi, ora a chi toccherà? A me, a Dylan forse? C'è sempre un prezzo da pagare e potresti essere tu questa volta. Ma non ci hai pensato neanche un momento che forse Drake è morto?»
Mi irrigidì a quelle parole, strinsi un pugno e presi un respiro.
«Lui non è morto»
«A no? Allora perché non è mai tornato? Perché non ha mai trovato un modo per dirti dove si trovava, o che era tutto okay?.
Non è da Drake sparire nel nulla, non ti è mai venuto in mente che forse potrebbe essere stato ucciso dai soldati! Non va sempre bene Tessa, almeno non per noi, non in questa vita! Tu ti stai lanciando nelle mani di quei Bastardi solo perché il tuo orgoglio ti impedisce di credere di aver perso! Di aver fallito una buona volta in qualcosa!
Io ti conosco abbastanza per permettermi di dire che questo non è altro che uno dei tuoi modi per scappare. Infondo ha senso, entri nel governo, scopri se Drake è vivo e mal che vada hai sempre la morte che ti aspetta. Niente più sofferenze, o pensieri, niente emozioni o preoccupazioni...È così, vero?»
Rimasi in silenzio qualche secondo, le sue parole mi avevano ferita. Alzai un angolo della bocca e guardai la strada farsi più buia.
«È vero»
Risposi infine alzando una spalla, tanto valeva ammettere una buona volta quello che mi passava nella testa.
«Tutto qua?»
Chiese Matt forse stupito, il suo tono sembrava viaggiava a braccetto con il sarcasmo e la confusione.
Annuì silenziosa guardando Hunter imbucare un sentiero scoperto. Probabilmente era vero, quello che mi stava portando nelle braccia del governo non era altro che la sicurezza della morte. Senza Drake era impossibile per me alzarmi ogni mattina, a volte detestavo persino guardare il viso di mia figlia, aveva troppi particolari di lui e Aston non faceva altro che confondermi la mente. Per quanto due gemelli potessero essere diversi caratterialmente il viso era uguale. Odiavo svegliarmi ogni mattina senza di lui, senza il suo odore accanto, senza le sue paranoie, senza i suoi modi così scontati di farmi sentire normale.
Una lacrima mi scese leggera sulla guancia, il naso appena mi bruciava e un familiare groppo alla gola tornò a farsi presente. Presi un respiro e mi passai una mano sul viso attenta a non incastrare le manette ai miei capelli.
«Tessa»
Mi voltai verso Hunter e notai i suoi occhi esitare nei miei. Accostò ai bordi di un prato, poco lontano da noi potevo vedere un elicottero nero attendere il nostro arrivo.
«Devo darti una cosa prima che tu vada»
Io corrugai le sopracciglia e lui sorrise mettendosi una mano in tasca.
«Devi sapere che mi è stato chiesto di cosegnartelo solo in caso le cose si sarebbero complicate, che nel vocabolario di Drake significa, quando le cose si fanno talmente difficili che c'è bisogno di qualcosa di davvero significativo che possa aiutarti a trovare la strada giusta»
Lo ascoltai con attenzione, sembrava concentrato a cercare le parole giuste, una strana agitazione mi bloccò lo stomaco, ma feci finta di nulla.
«Voglio che tu non pensi che questo sia un tentativo per farti fare un passo indietro, ma semplicemente che non ho una garanzia concreta di poterlo fare più in là. È il momento e il modo peggiore per farlo»
Sfilò la mano dalla tasca e mi prese la mano facendomi ricadere qualcosa di freddo sopra. Tornai sui suoi occhi, la sua serietà mi dava un senso di agitazione. Rimase immobile qualche secondo, il silenzio aveva preso il suo posto senza troppo imbarazzo.
«Tessa»
Mi chiamò un ultima volta lui facendomi un sorriso sincero.
«Non ho idea di quello che succederà quando io e te ci separeremo, ma promettimi che quando tutto sarà finito io sarò in prima fila e ti accompagnerò se sarai nervosa»
In quel momento mi si strinse il cuore, non riuscivo a capire le parole di Hunter, ma la sua voce aveva preso una nota dolce.
«Hunter»
Lui mi lasciò la mano e io senza volerlo abbassai lo sguardo prendendo tra le dita un anello in oro bianco, guardai quel piccolo diamante luccicare dando eleganza al gioiello. Sorrisi aprendo appena la bocca piena di domande.

DnaWhere stories live. Discover now