#29 Tessa

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Abbassai lo sguardo e mi passai la lingua sulle labbra, presi un respiro e gli voltai le spalle tornando a camminare.
«Allora vendicati»
Mi fermai e alzai un sopracciglio.
«Smettila di nasconderti e dagli quello che vogliono Angelo Nero»
E brivido mi attraversò la schiena, Matt mi raggiunse e mi spostò i capelli scoprendomi il collo.
«Tira fuori le Ali Tessa, torna a fare ciò per cui sei stata cresciuta. Dimentica il dolore e concentrati sulla rabbia»
Rimasi immobile e me lo ritrovai davanti, i suoi occhi trasparenti mi studiavano attenti, mi alzò appena il mento e mi fece un sorriso.
«Non ti manca uccidere? L'odore del sangue, l'adrenalina, quella voglia di far capire chi comanda»
Continuò facendomi scivolare nella mano un coltello, sfiorai con le dita quella lama fredda senza separarmi dai suoi occhi.
«Stammi lontano Biondino»
Sussurrai a pochi centimetri dalle sue labbra alzando un sopracciglio. Lui sorrise ancora e mi prese il coltello dalla mano lasciandomi un taglio.
«Dai piccola, torna ad essere la stronza di sempre, mi manchi e poi Drake si offenderebbe se sapesse che l'hai dato per morto»
Lo allontanai da me e lui sorrise soddisfatto.
«Prova a darmi ancora un nomignolo e giuro che ti taglio la lingua»
Lo minacciai infilandomi una mano nella tasca posteriore dei pantaloni.
«Un ultima volta Jhons, avanti, ti sfido»
Insistette usando le uniche due parole che mai mi avrebbero fatta retrocedere.
Ci pensai qualche secondo e abbassai lo sguardo sperando di trovare una via di fuga.
«Mettiamo che io accetti, che cosa ottengo in cambio?»
Chiesi appoggiando la schiena al lampione dietro di me, incrociai le braccia e lui annuì agitando il coltello.
«Ecco la vecchia Tessa riemergere»
Disse alzando un sopracciglio, io sorrisi e lui si passò la lingua sulle labbra.
«Facciamo così, torna ad uccidere e in cambio ti offro una gita alla villa di Ryan»
Corrugai le sopracciglia e mi domandai che avesse in mente, la sua espressione era troppo convinta per credere che non sapesse quello che dicesse.
«Alla villa di Ryan?»
«Alla villa di Ryan»
Ripeté lui sfiorandosi i capelli.
«Cosa sai che io non so Matt?»
Domandai infine dopo diversi secondi di silenzio, c'era qualcosa nel suo tono di voce che non mi convinceva. Il ragazzo sorrise e si sfilò dai pantaloni il diario di Ella.
«Mettiamola così, io ho qualcosa in mano di cui tu hai un disperato bisogno, mentre tu hai qualcosa che serve a me, ossia tu»
Alzai un sopracciglio e incrociai le braccia tornando sui suoi occhi.
«Arriva al punto»
Matt avanzò di qualche passo senza separare il suo sguardo dal mio.
«Forse so come salvare Ella e tirare fuori dai guai Drake facendo il giusto casino che è nello stile degli Angeli»
Rivelò infine squadrandomi.
«Fino a poche ore fa dicevi che l'unico modo per fermare Ella era ucciderla»
Gli feci notare confusa.
«A dire il vero sei stata tu a dirlo»
Mi ricordò con un sorriso.
«Ma tu volevi che le tagliassi la gola e la scaricassi nel fosso più vicino!»
«Volevo vedere se tenevi davvero a lei»
«Okay, fingiamo che questo discussione sia chiusa e dimmi cosa sai»
Sentenziai calmando i nervi, era inutile cercare di capire un ragazzo, se uno è idiota, resta tale in qualunque caso.
«Bene, Ella nel suo diario parla spesso di una voce, scrive di questa come se le parlasse a quatrocchi, le dice cosa fare, dove andare. Praticamente la controlla.
È una teoria, ma da quanto ho capito, Ella, o la voce, chiamala come vuoi, vuole solo uccidere, sfogare il suo istinto animale»
Corrugai le sopracciglia e sperai che la mia intuizione fosse sbagliata.
«Stai proponendo di lasciarla fare?»
Chiesi.
«Non solo»
Rispose lanciandomi il quaderno, lo presi al volo, ma non lo sfogliai.
«La libereremo all'interno della prigione dove tengono Drake, farà piazza pulita e noi saremo liberi di andarcene con il tuo ragazzo e Ryan»
Continuò mettendosi le mani in tasca.
«Ryan?»
«Lui la creata, lui la può salvare, non conosciamo i dettagli del suo progetto, magari le manca ancora qualcosa, infondo Aston l'ha sempre detto che molte cose non gli tornavano»
Abbassai lo sguardo sul diario, continuando ad ascoltare Matt senza intromettermi troppo nei suoi discorsi.
«Quindi proponi di usarla come diversivo e poi calmarle i nervi quando è finita?»
Domandai riassemblando i pezzi di ciò che avevo afferrato fin ora.
«È geniale no?»
Alzai un sopracciglio e gli rivolsi la mia attenzione
«No, è stupido»
«Cosa?!»
«Anche riuscissimo ad arrivare alle celle prima della processione di Ryan e liberassimo Ella, chi ci assicura che resterà nell'edificio? Potrebbe uscire, scappare e a quel punto avremmo fatto una cazzata»
Spiegai troncando definitivamente la sua "genialata". Lui si portò una mano sullo stomaco, fingendo di aver ricevuto un brutto pugno all'improvviso.
Sorrisi divertita e lui si ricompose alzando le spalle.
«Be io ho l'idea, il piano lo fai tu»
Disse facendomi l'occhiolino.
«Non esiste, non funzionerà, non conosco il posto»
Insistetti mettendo le mani avanti, Matt annuì guardandosi intono e poi alzò un sopracciglio fermando le sue iridi chiare nelle mie.
«Be Hunter si...»

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