#23 Tessa

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Rallentai fino a fermare l'auto dalla parte opposta di quella casa.
Spensi le luci e mi guardai intorno, il quartiere era tranquillo e i lampioni lampeggiavano a fatica.
«La targa è quella»
Disse Aston indicandomi una Bmw nera parcheggiare davanti ad una casa bianca.
Annuì e mi slacciai la cintura, il ragazzo mi prese per un braccio e io levai la mano dalla portiera.
«Che vuoi fare?»
I suoi occhi verdi mi guardarono severi, io esitai e sbuffai stringendo il volante nelle mani.
«Se rimango qua ferma di certo niente»
Risposi frustrata guardando l'uomo entrare in casa, sapevo di non poter bussare a quella porta senza una buona scusa, ma stare ferma era fuori discussione.
Alzai un sopracciglio e scesi dall'auto allarmando Aston, che mi seguì attraversando la strada di corsa con Ella.
Suonai più volte e guardai tra le finestre aspettando che qualcuno mi aprisse.
«Tessa!»
Ignorai Aston e lo sentì salire i pochi scalini per raggiungermi sul portico.
La porta si aprì e un uomo dagli occhi blu e i capelli corvini corrugò le sopracciglia confuso.
«Tessa Jhons»
Disse facendo un mezzo sorriso incredulo. Fece qualche passo avanti e si chiuse la porta alle spalle. Non sembrava troppo cambiato, solo invecchiato. I capelli brizzolati e la leggera ombra di barba sul viso mi fecero venire un blocco allo stomaco. Mi prese la mano e le diede un bacio sopra.
«La mia ombra del passato, non ti trovo cambiata Ragazza»
Continuò spostando il suo sguardo alle mie spalle.
«Aston Miller?»
Domandò, forse per avere un cenno di sicurezza dal ragazzo, lui annuì e gli strinse la mano facendogli un sorriso.
«Tuo fratello dov'è?»
Chiese ingenuo l'uomo, nessuno di noi rispose e i suoi occhi blu si fermarono nei miei.
«Ho bisogno del tuo aiuto Hunter»
Tagliai corto prendendo il controllo del suo sguardo, lui mi fece un cenno e ci invitò ad entrare senza fare domande.

Le tazzine da thè fumavano riempendo la stanza di un aroma dolciastro, sentì i cucchiaini tintinnare sulla ceramica e lasciai andare la tenda smettendo di guardare fuori.
Aston si portò la tazzina alle labbra e mi fece un sorriso.
Incrociai le braccia e sorrisi ad Ella che ricambiò tranquilla soffiando sull'acqua bollente.
«Non ti farò troppe domande Tessa, ma voglio avvertirti che qui non sei al sicuro»
Mi informò Hunter accavallando le gambe, raggiunsi tutti sedendomi su un bracciolo del divano e guardai l'uomo seduto davanti a noi.
«Non so cos'hai in mente, ma non contare troppo sul mio aiuto, avrei già dovuto chiamare degli agenti a quest'ora»
Corrugai le sopracciglia e mi rilassai al pensiero che fosse ancora dalla mia parte dopo tutti questi anni.
«Ho saputo della cattura di Ryan, non sapevo nulla di quella di Drake»
Aston posò la tazzina e alzò un sopracciglio.
«Noi non ti abbiamo ancora detto nulla»
Disse confuso sistemandosi meglio nel divano.
«Non ce né stato bisogno ragazzo, Tessa non si presenterebbe mai qui per Ryan, soprattutto dopo quello che vi ha fatto.
Credevo fossero solo voci quelle che giravano per i corridoi, ma guardandovi mi sono ricreduto»
Presi un respiro e tornai in piedi attirando l'attenzione.
«Tu sai dove sia Drake?»
Chiesi fredda cercando di nascondere la mia speranza.
«Diretta e dritta al punto è, non sei cambiata affatto»
Sorrisi e l'uomo con me, si alzò in piedi e io rimasi immobile.
«Non so dove si trovi Drake, ma so dove si trova Ryan, o almeno dove si troverà fino a venerdì»
Corrugai le sopracciglia e feci un passo avanti.
«Che vuoi dire?»
Hunter si portò una mano in tasca.
«È stato condannato sei mesi fa, venerdì sera verrà ucciso»
Lasciai cadere le braccia e rivolsi uno sguardo ad Aston, lui mi fece un cenno e io mi portai una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Il silenzio prese posto qualche secondo nella stanza e io mi sentì male, voltai le spalle a tutti alzandomi e scossi la testa sentendo gli occhi pizzicare.
Hunter mi strinse una mano sulla spalla e mi porse una carta metallizzata.
«Non farmi finire nei guai Tessa»
Accettai quel pass per il suo ufficio e chiusi gli occhi sentendo il cuore tornare a battere. Mi voltai ed entrambe le sue mani si posarono sulle mie spalle.
«Stai attenta Tessa, non fidarti di nessuno e soprattutto usa la testa come hai sempre fatto»
Annuì e lui mi lasciò andare, guardai quella tessera e sorrisi ancora una volta sentendomi un passo più vicina a Drake.
«Ah, un altra cosa»
Disse allontanandosi dalla stanza, guardai Aston, ma lui sembrava saperne meno di me. Ella mi passò accanto affacciandosi poi alla finestra, spostò la leggera tenda arancio e guardò fuori attenta.
«Tutto bene?»
Le chiesi sbirciando nella sua stessa direzione, ma oltre ad un cane di assaggio con il suo padrone non vi era nessuno.
«Certo»
Rispose distante.
«Avevo sentito il suo odore»
Aggiunse guardando l'uomo sparire all'angolo. Alzai un sopracciglio e feci per parlare, ma Hunter mi precedette entrando nel piccolo salotto.
«Queste sono tue, vero?»
Domandò lanciandomi un mazzo di chiavi che presi al volo, le guardai e leggendo le iniziali di New York sul portachiavi di metallo sorrisi.
«Sono le chiavi del mio vecchio appartamento»

DnaWhere stories live. Discover now