7.Scene dolorose

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《Corri a farti una doccia!》Caleb mi spinge in bagno e io faccio tutto alla svelta. Faccio tutto in venti minuti, riuscendo persino ad applicare mascara e rossetto nude senza sbavarlo. E soprattutto non sembro appena uscita dalla lavatrice: i vestiti sono ben sistemati addosso, i capelli sono asciugati alla perfezione e sono anche acconciati decentemente.
《Wow, tempo record!》anche Caleb entra in bagno per lavarsi.
Mio fratello e le mie amiche sono un branco di persone con seri problemi mentali: non possono svegliarmi alle cinque e mezza del mattino, farmi correre fino alle sei e mezza. È stato uno shock svegliarsi così presto e poi per fare cosa? Correre!
《Amy, non avercela con me...》Caleb cerca di corrompermi facendo gli occhi dolci.
《Alle cinque e mezza mi svegli per correre?! Ma sei fuori!》
《Dai, sei piena di energia! Ora vai a scuola e vedrai come starai bene!》cerca di sdrammatizzare.
《Non c'è niente da fare.》incrocio le braccia al petto. In fondo non ce l'ho con lui, anzi, mi sto abituando a correre due volte al giorno.
《Mi farò perdonare, promesso.》
《Mi fai smettere di correre?!》
《No.》dice serio ma poi scoppia a ridere vedendo la mia faccia triste《Lo scoprirai questa sera.》parcheggia nel cortile della Omega.
《Buona giornata!》lo saluto con un bacio sulla guancia.
《Buona giornata Amy.》avanzo nel cortile, verso le mie amiche, ma i miei occhi vengono catturati da una scena dolorosa: Viola e Nicholas che si baciano. Lui è appoggiato alla portiera della Jeep, con le labbra su quelle di lei, lui un po troppo rigido ma poi si lascia andare e la tocca senza alcun tipo di imbarazzo o pudore.
Una lacrima scende sulla mia guancia ma io mi affretto ad asciugarla.
《Amy.》le ragazze mi guardano tristi e Derek mi abbraccia.
《Non guardare. Si è fumato il cervello. Questo non è lui.》mi accarezza i capelli.
《Invece è lui Der. Mi ha mentito, me lo ha detto lui stesso.》mi allontano dalle braccia del ragazzo.
《Ci ha messo un bel po a ricambiare quel bacio.》mormora Kelly《Viola gli ha praticamente ficcato la lingua in bocca.》dice senza usare mezzi termini.
《Non provate a giustificarlo.》sento gli occhi di Viola su di me《Ha scelto quella gatta morta? Se la tenga pure!》la mia voce trema.
《Piccola Brown, che succede?!》Viola si avvicina al mio gruppo《Ti fa male vedere che Nicholas è felice con me?》guardo il ragazzo che è rimasto appoggiato alla sua auto, con lo sguardo basso ed una sigaretta accesa tra le labbra.
《Hai ottenuto ciò che volevi. Perché mi assilli ancora? Goditelo.》dico con tono più piatto possibile, guardandola negli occhi per poi andarmene.
《Me lo godo, tranquilla! Me lo godo in ogni modo possibile!》grida dietro di me ed io mi blocco.
《Viola, piantala!》la voce di Nicholas arriva alle mie orecchie dopo tanti giorni in cui non l'ho sentita《Lasciala stare, va bene? Ok, è una ragazzina e tutto il resto ma lasciala in pace.》dice con tono pacato.
Il mio cuore batte all'impazzata, perciò decido di andarmene da quel cortile.
Faccio dei respiri profondi e cerco di non piangere, perché sto davvero per farlo.
《Amanda, tutto ok?》chiede Cris aprendo il suo armadietto.
《Sì, penso di sì.》mormoro.
《Hai arte adesso?》domanda ed il mondo mi crolla addosso. Non voglio vederlo per un'ora intera, non voglio vederli per un'ora intera.
Annuisco e la mia amica mi abbraccia.
《Ignorali semplicemente.》
《Vado.》lascio un bacio sulla sua guancia e corro in classe. Mi metto nei posti davanti, più lontano possibile dalla postazione della vipera.
Lei e Collins entrano in classe ed il ragazzo sembra cercare qualcuno con lo sguardo, forse me, ma poi va a sedersi accanto al suo primo amore ed io resto con lo sguardo puntato sul libro di storia dell'arte.
Ok, ce la devo fare. Due persone non possono spegnere la mia passione per l'arte, non permetterò che lo facciano, assolutamente no.
《Scusa, posso sedermi?》chiede un ragazzo.
《Certo, accomodati.》tolgo la mia borsa dal suo banco.
《Buongiorno a tutti.》il professore entra in classe e guarda verso il mio vecchio banco, notando che accanto a Nicholas c'è seduta Viola《Possiamo cominciare?》sorride a tutti.

☆☆☆☆

Siamo tutti quanti a pranzo, chiacchieriamo tranquillamente e al nostro tavolo si è unita anche Kelly.
《Possiamo pranzare con voi?》la voce acuta di Viola mi fa fare una smorfia.
《Se vuoi morire avvelenata, accomodati pure.》infilzo la forchetta nella carne. Tutti ridono, Nicholas compreso《Ma se non vuoi morire avvelenata, allora puoi anche andartene.》
《Tu perché ridi?!》se la prende con Nicholas.
《Perché siamo in uno stato libero in cui ognuno può fare ciò che vuole, nei limiti della legge e del buonsenso(?)》chiede retoricamente Cristina.
《Piccola Brown, riesci a parlare finalmente?》
Le sorrido più falsamente possibile e non faccio altro. Voglio vedere se se ne va o no.
《Ti si sono bloccati i muscoli facciali per caso?》ride come un'oca.
《Ti si sono incollati i piedi al pavimento che non te ne vai?》non so come ma sembra che la vecchia Amanda stia tornando. Questa ragazza mi fa salire una rabbia incredibile e con la rabbia sale anche l'ironia ed il sarcasmo.
《Andiamo Viola.》Nicholas cerca di portarla via.
《Vuole la guerra, lo capisci?!》
《Tu l'hai cercata per quello che mi è dato vedere.》ribatte Derek《E ora, Martin, vattene.》
《Vogliamo goderci il pranzo.》dice Felicia e quella se ne va sbuffando.
《Perdonatela.》mormora Nicholas.
《Sai già quello che pensiamo di te fratello.》mormora il suo migliore amico《Almeno, quello che penso io lo sai.》
《Lo so cosa pensi, ma non hai ascoltato quello che avevo da dirti io.》ribatte l'altro《Ma non posso condannarti per questo.》lo guardano tutti, tranne me《Buon appetito a tutti. Anche a te Brown.》
《Altrettanto Collins.》rispondo mentre gli altri mi guardano e Nicholas si allontana.
Ci siamo rivolti la parola senza urlare ed insultarci. È già qualcosa.
《Amy, tutto ok?》chiede Zack ed io annuisco semplicemente. Devo stare bene. Lui sta benissimo senza di me, sta benissimo con lei.
《Amy.》Kelly richiama la mia attenzione《Non ammazzare quel povero animale già morto.》indica la carne nel mio piatto che è ormai ridotta in una pasta.
《Ci vadiamo dopo. Mi sono ricordata una cosa.》esco velocemente dalla mensa. In realtà non mi sono ricordata nulla, voglio solo non stare più in quella grande sala.
Scivolo ai piedi del mio armadietto rosso e mi prendo la testa tra le mani.
Per sconvolgere il poco equilibrio che avevo trovato a Nicholas è bastato uno sguardo ma poi ci ha aggiunto parole e gesti e tutto è crollato.
Vorrei che non avesse più questo potere immenso su di me, vorrei non avere più bisogno di lui come lui di me. Vorrei, ma non ci riesco.
《A fare cosa?》alzo lo sguardo, togliendo le mani dai capelli.
《Nulla prof.》forzo un sorriso.
《Sei stata taciturna oggi a lezione di arte. Sicura di star bene?》il prof mi porge una mano e mi aiuta ad alzarmi.
《Sì, sto bene.》mento. Se stessi bene non sarei tutta sola nel corridoio.
《È per Nicholas, non è così?》ma cos'è? Uno stalker?!《Non guardarmi con quella faccia.》ride《Si vede che avete litigato e si vede che vi mancate.》
《Sulla prima affermazione tutti d'accordo, sulla seconda...》faccio una smorfia.
《Il tuo quadro è arrivato a New York.》cambia argomento《Tra non molto le iscrizioni al concorso termineranno e i quadri verranno valutati.》mi informa ed io annuisco.
《La ringrazio per la possibilità che mi sta dando.》
《Un bravo professore deve dare delle possibilità ai suoi alunni.》sorride《Ci vediamo alla prossima lezione.》saluta andandosene.
《Arrivederci.》mormoro aprendo il mio armadietto per prepararmi alla prossima lezione. Tanto vale, perché non ho proprio fame.

Need Us 2 ||Wattys 2018||Where stories live. Discover now