64.Non era nei piani, ma...

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Oggi è stata una giornata particolarmente ispirata e ho steso molti capitoli. Visto che questo è qui pronto, lo pubblico.
Buonanotte e non odiatemi per ciò che ho scritto negli ultimi capitoli❤
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In questo momento vorrei essere sulle spiagge soleggiate della Florida, a godermi il mare ed il sole. Invece siamo già a novembre, i professori all'università sono sempre più esigenti, come ogni studente voglio raccogliere più crediti possibile ed il tempo è sempre poco.
In ogni caso, la lunga vacanza a Miami mi ha giovato moltissimo ed in quel intero mese di vacanza mi sono divertita con i miei amici.
Ok, a volte Caleb rovinava tutto con le sue sfuriate contro Jonathan, ma nulla che non si potesse risolvere con la dolcezza e pazienza di Felicia.
Pensavo anche di andare a San Francisco, ma visto che i signori Brown sono venuti a farci visita a New York, ho pensato di riuscire a sopportare la mancanza della mia città.
Il pezzo che sentivo mancante è mancante tutt'ora, ma lo sento meno grazie alla presenza della persona che amo nelle mie giornate.
Penso proprio di essermi innamorata di Jonathan: con lui mi sento davvero bene, mi fa ridere, mi capisce e quando mi guarda io mi sento una delle ragazze più belle del mondo. Mi sento speciale al suo fianco e, per quanto mi è possibile, cerco di farlo sentire allo stesso modo.
Sono esattamente undici mesi da quando io e Jonathan siamo stati coinvolti nell'incidente. Un anno...è già passato un anno.
È incredibile come il tempo passi velocemente e come i momenti brutti vengano sostituiti da quelli belli, di come le difficoltà si possano superare più facilmente se vicino si hanno i propri cari.
Il telefono vibra ed io vado a lavarmi le mani dalla tempera per poter controllare il cellulare.

Da Jonathan
Questa sera sei libera?
A Jonathan
Sì, sono libera. Perché?
Da Jonathan
Ti invito ad uscire ;)
A Jonathan
Un appuntamento? :P
Da Jonathan
Il primo ufficiale:) Vengo alle sette e mezza a prenderti nel parcheggio della scuola. A stasera♡

Mi mordo il labbro inferiore per non sorridere come una scema e poi guardo l'ora sul telefono.
《Sono già le cinque e mezza!》lascio il telefono, rimetto in ordine il laboratorio e poi corro ai dormitori.
《Il bagno è mio! Esco con Jonathan.》lascio la mia roba sulla scrivania.
《Ti ha chiesto di uscire?》Britney si appoggia alla porta del bagno ed io annuisco《Non è la prima volta che uscite assieme. Come mai così eccitata?》
《Lo ha definito primo appuntamento ufficiale, ok?》apro l'acqua della doccia per poi uscire dal bagno, aprire l'armadio e prendere un completino intimo nero e tornare in bagno.
《Oh.》mormora《Allora capisco la tua agitazione. Per quando devi essere pronta?》chiede.
《Sette e mezza. Chiudi la porta.》dico cominciando a spogliarmi.
Mi infilo sotto il getto di acqua tiepida e comincio a lavarmi prima i capelli e poi il corpo, uscendo infine dalla doccia, asciugandomi e applicando la crema per il corpo. Indosso velocemente l'intimo e comincio a lavarmi i denti.
《Sono già le sei e dieci.》mi informa la mia compagna di stanza aprendo leggermente la porta.
Sputo nel lavandino e mi sciacquo la bocca《Ci sono.》esco dal bagno con ancora i capelli avvolti nell'asciugamano.
《Vieni che te li asciugo.》Britney prende il phon dal bagno e lo collega ad una presa in camera cominciando ad asciugarmi i capelli ancora bagnati. Quando finalmente sono asciutti mi piazzo davanti all'armadio e cerco qualcosa da mettere.
《Questo no...》scarto un tubino rosso che arriva a metà coscia《Neppure questo...》scarto un vestito che Jonathan mi ha già visto addosso. Continuo così per quasi tutti gli abiti che ho nell'armadio 《Questo è troppo scollato...Questo!》tiro fuori dall'armadio un vestito nero, semplicissimo, con la scollatura a cuore e senza spalline. Prendo anche delle scarpe nere con il tacco basso e appoggio tutto sul mio letto.
《Bello.》Britney guarda la mia scelta mentre io controllo l'ora.
《Sono già le sette.》mormoro indossando il vestito e facendomi aiutare per chiuderlo《Grazie.》le sorrido.
《Non c'è di che.》
Rientro in bagno e comincio a truccarmi nel modo più naturale possibile, ignorando i consigli della mia compagna di stanza che mi incita a truccarmi in modo più pesante.
《Non voglio avere una maschera.》sbuffo infastidita metre finisco di applicare un rossetto di una tonalità simile a quella delle mie labbra. Prendendo la piastra e creando dei dolci boccoli con i miei capelli castani mentre Britney mi avvisa che sono le sette e ventotto.
《Calma, non correre. Deve aspettare un po, no?》Britney mi ferma prima che io possa mettere le scarpe.
Rido. Questa ragazza è incorreggibile.
《Non voglio farlo aspettare.》indosso le scarpe e prendo la borsetta《Ciao.》
《Divertitevi!》la ragazza si chiude la porta della stanza alle proprie spalle mentre io entro in ascensore.
In pochi minuti sono nel parcheggio della scuola e noto subito l'auto di Jonathan con i fari accesi apro la portiera del passeggero e quasi non svengo.
《Buonasera piccola.》Jonathan scende dalla macchina e viene ad abbracciarmi《Sei uno schianto Amanda.》sussurra al mio orecchio ed una serie di brividi mi pervade.
《Buonasera Jonathan.》mormoro guardando i suoi occhi scuri《Anche tu stai benissimo.》faccio scorrere le dita sulla giacca nera del completo che indossa《Quelli...》indico un mazzo di rose rosse, un orsacchiotto ed una scatolina argentea《...sono per me?》
《Ovvio Amy.》mi accarezza una guancia.
《Grazie.》riesco a dire prima che le sue labbra si appoggino alle mie. 
《Sali in macchina. Andiamo a cena.》mi sorride. Sorrido a mia volta e salgo a bordo, tenendo tra le braccia i regali《La scatola non aprirla. A fine serata potrai vedere il suo contenuto.》parte.
Rose rosse, a me che amo le rose bianche. Un rapido flash mi appare davanti agli occhi: una sola rosa bianca.
Il mio telefono squilla.
《Posso...?》
《Sì, certo.》Jonathan continua a guidare.
《Pronto Caleb. Che succede?》
《Io non ce la faccio più...》
《Cal...sei ubriaco?》mi agito.
《Che importa?》ride.
《Fratellone, certo che mi importa. Sei la persona più importante della mia vita.》dico dolcemente.
《Non è vero. Non sono la persona più importante. Jonathan lo è, anche se quello non è il suo posto.》parla con difficoltà a causa dell'alcol《È di un altro quel posto che ha rubato.》
《Caleb, torna ai dormitori ti prego...non fare cazzate.》
《Guarda, sta venendo qui. Vuoi che te lo passi?》
《Di chi stai parlando?》guardo fuori dal finestrino.
《Vieni qui! C'è Amanda, parlale.》
《Caleb molla questa bottiglia.》sento una voce lontana e la chiamata viene staccata di colpo.
《Cosa mi combini?》lo richiamo ma non mi risponde nessuno. La mano di Jonathan si appoggia al mio ginocchio, cercando di confortarmi mentre ricevo un messaggio.

Need Us 2 ||Wattys 2018||Onde histórias criam vida. Descubra agora