55.Codice rosso

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Ciao a tutti! Finalmente sono tornata su wattpad...Non prometto aggiornamenti giornalieri d'ora in poi, ma aggiornerò comunque un po più spesso rispetto a quando avevo scuola.
Mi scuso ancora per avervi fatto aspettare tanto.
Ora vi lascio alla lettura del capitolo❤
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Nicholas Pov.
《Dov'è Amanda?!》la signora Brown corre verso di noi con il viso struccato inondato da lacrime《Dov'è la mia bambina? Caleb.》fa alzare il figlio dalla sedia.
《Madre, calmati.》la abbraccia ed io capisco che vorrebbe chiamarla mamma, ma che le regole o l'abitudine glielo impediscono《È in sala operatoria da quasi quattro ore.》la stringe a sé, cercando di darle forza.
《Com'è successo tutto?》domanda il padre di Caleb mentre le due donne della famiglia si abbracciano, consolandosi a vicenda.
《Sulla I-95 un camion che usciva da New York ha sbandato, finendo dall'altra parte di carreggiata. L'auto dei ragazzi è stata colpita nonostante l'amico di Amanda abbia cercato di evitare l'impatto. L'auto si è ribaltata più volte e, a quanto pare, la prete del passeggero è stata colpita dal camion in qualche modo. Li hanno trovati privi di sensi ed incarcerati tra i rottami. Tutti dicono che sia un miracolo che Amanda sia ancora viva.》conclude il padre biologico mentre scorgo alcune lacrime scendere sul suo viso segnato dalla guerra con rughe e cicatrici.
《Dottore.》scorgo il medico che è venuto a parlarci quattro ore fa, quando siamo arrivati qui《Come sta Amanda?》mi ignora ed io mi ritrovo ad inseguirlo《La prego, dica qualcosa!》
《Non ancora ragazzo mio, non ancora.》mi blocco nel mezzo del corridoio. Cosa significa? Perché non vuole dire nulla?
《Andrà tutto bene.》mi ripeto a bassa voce mentre le mani mi tremano leggermente. Andrà bene, lei è forte, ama la vita ama l'arte. Resterà, lotterà come sempre.
Respiro profondamente cominciando a calmarmi. È solo una prova e lei la supererà a pieni voti come sempre.

☆☆☆☆

Le due donne sono vicine al pianto, il padre biologico di Amanda fissa un punto nel vuoto, il padre adottivo fissa il caffè che ha tra le mani e Caleb colpisce più volte il muro che ha alle spalle, mentre il medico si allontana.
Amanda si sta spegnendo lentamente, come una fiamma. Il suo fuoco sta per smettere di bruciare, il mio cuore sta per smettere di battere. La sto per perdere.
《Perché non lotta?》ringhia il fratello, arrabbiato per il fatto di non poter aiutare la sorella《Perché si sta lasciando andare?》
《Sta prendendo forze. Presto lotterà.》gli metto una mano sulla spalla, nel tentativo di dargli forza.
Per quello che ho potuto sentire dalle discussioni dei due uomini della famiglia la situazione è davvero critica. Respira con l'aiuto delle macchine, l'operazione a cui è stata sottoposta è solo la prima di una probabile lunga serie, è particolarmente soggetta a ricadute in conseguenza ad emorragie interne, per non parlare di tutto ciò che si è fratturata.
《Vado a fumare. Vieni con me?》mi propone Caleb.
《Amy non vorrebbe.》gli ricordo guardando quei due occhi così simili a quelli della sorella. È incredibile come i due si somiglino, nonostante non siano fratelli di sangue.
《Non l'ho mai ascoltata.》estrae il pacchetto di sigarette dalla tasca della giacca《Tu lo hai mai fatto?》me ne porge una.
《A volte.》guardo il veleno che mi sta porgendo《Le ho promesso di non toccare più il fumo.》ci avviamo verso l'esterno《E voglio mantenere la promessa Caleb.》chiudo la giacca mentre il ragazzo si accende la sigaretta.
《Perché? Perché vuoi mantenere una promessa se lei non può vederti?》
《Perché sei incazzato con lei quando non è colpa sua?》rispondo con un'altra domanda.
《Non...non riesco a fare altro.》aspira nicotina《Se non faccio così...》butta fuori il fumo《Crollo. Cado e non so rialzarmi. Lei ce la farebbe, lei ne ha le forze ma io no. E mi odio per non poter far nulla per lei, per salvarla.》osserva il celo plumbeo di New York《Se non ci fosse stata lei quando abbiamo scoperto la verità sulle sue origini, se lei non fosse stata così forte, io sarei crollato per sempre. Il fatto di averla lì, accanto a me, sofferente ma forte...mi ha dato la forza di prenderla per mano e per far si che ci rialzassimo entrambi.》
Restiamo in silenzio a fissare il cielo mentre i nostri pensieri vagano ovunque nel tentativo di dimenticare che la nostra donna è lì, viva per miracolo e che potrebbe non esserlo più se insorgesse una emorragia interna.
《Amanda è tutto per me.》mormoro cominciando a camminare, ma senza aspettarmi di essere seguito《Lei mi ha messo sulla strada migliore, mi ha fatto sognare e mi ha fatto vivere.》mi siedo su una panchina, sotto un albero spoglio e Caleb fa lo stesso, venendo accanto a me《Lei è riuscita a tirarmi fuori da crisi, anche senza farmaci e fino ad ora nessuno ce l'aveva mai fatta.》mi passo le mani sui jeans scuri《Capisci che potere ha su di me? Le basta uno sguardo per farmi fare  tutto ciò che desidera; uno sguardo ed io...》mi prendo la testa tra le mani mentre le lacrime cominciano a scendere lente《Lei è l'unico motivo per cui sono alla NYU, lei è l'unico motivo per cui ho messo la testa a posto e non faccio più la vita di prima, lei è l'unico motivo per tutto.》le lacrime scendono più veloci《Amy è il centro di tutto ormai. Lei è la stella ed io un insulso pianeta che smetterà di esistere non appena la sua stella scomparirà.》
《Sai quando l'ho sentita spegnersi per la prima volta?》domanda Caleb mormorando《Quando vi siete lasciati e ha scoperto la verità sulla sua famiglia. L'ho vista spegnersi mentre dipingeva, mentre lanciava colore contro la tela. Non era lei.》spegne la sigaretta《Neanche adesso è lei.》si alza e la butta nel cestino《Io vado dentro. Vieni con me?》
《No, ho bisogno di aria.》mi stringo nella giacca.
《Ok.》si allontana a passi lenti.

☆☆☆☆

È passato un giorno da quando siamo in ospedale. Amanda momentaneamente è stabile ma i medici sono comunque riservati sulle sue condizioni e su quelle di Jonathan.
Il ragazzo respira da solo, ma non si sveglia. Amy invece è in coma profondo, non respira se non grazie a speciali apparecchiature e non si sa mai quando potrebbe peggiorare.
Non ho chiuso occhio per tutta la notte e sto continuando ad andare avanti a caffè e cola, consapevole che potrei crollare dal sonno da un momento all'altro.
《Devi dormire Nicholas.》il padre di Amanda mi si siede vicino.
《No, non posso. Se le succede qualcosa mentre dormo? Se avesse bisogno di me? Non posso dormire.》mi passo entrambe le mani sulla faccia.
《Non reggerai ancora a lungo, lo sai?》mi avverte.
《Lo so, lo sento.》lo guardo in viso《Lei come sta?》decido di centrare l'attenzione su di lui.
《Mia figlia è lì ed io non posso fare nulla per lei. Sto rivivendo un incubo.》il suo sguardo è perso nel vuoto.
《Codice rosso! Codice rosso! Terapia intensiva T125! Ripeto, codice rosso!》
T125 è Amanda.
I medici prendono a correre da una parte all'altra mentre tutto il corridoio si libera. I medici passano con Amanda su una barella mentre tutti si preparano a salvarla dalle mani della morte un'altra volta.
《Sii forte.》sussurra l'uomo al mio fianco guardando la figlia sparire dietro alle porte bianche che conducono verso la sala operatoria.
Caleb corre via ed io vorrei seguirlo, ma non ci riesco. Sono come incollato alla sedia, pietrificato per la paura di quello che potrebbe succedere.
È forte, ce la farà. Deve farcela.

Need Us 2 ||Wattys 2018||Where stories live. Discover now