19.Le prime lezioni

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Ieri, dopo aver preso quel cappuccino insieme, siamo tornate in camera e lei, mezz'ora più tardi, è andata via lasciandomi sola con i miei pensieri e le continue chiamate di Nicholas. Alla fine, dopo la venticinquesima chiamata ho deciso di bloccarlo. So che se gli rispondo e lui usa le parole giuste, io salgo sul primo aereo e parto per San Francisco.
Ora mi sto preparando per andare alla prima lezione dei miei quattro mesi qui: storia dell'arte.
Ho indossato un paio di jeans neri, una maglietta grigia e le Adidas bianche e nere. I capelli li ho lasciati al naturale e non mi sono truccata quasi per niente, oltre al solito mascara e burro cacao.
Qualcuno bussa alla porta e, visto che Britney è in bagno, sono obbligata ad aprire.
《Buongiorno.》davanti mi appare Jonathan.
《Buongiorno.》lo saluto a mia volta《Britney è in bagno.》lo lascio entrare e chiudo la porta.
《Come sempre del resto...》sospira《Britney, sbrigati o me ne vado senza di te!》la richiama.
《Lasciami il tempo di prepararmi!》replica l'altra dal bagno.
《Anche tu studi legge?》domando notando il silenzio imbarazzante che si è creato.
《Oh, ora parli? Pensavo fossi una di poche parole.》sorride, mostrando i denti bianchissimi.
《Sto soltanto cercando di essere civile.》alzo gli occhi al cielo《Tutti uguali siete.》brontolo raccogliendo la borsa e preparandomi ad andare a lezione.
《Cavolo, sei più permalosa di Jonas. Ce ne vuole!》
《Ti ho sentito, imbecille!》la ragazza esce dal bagno.
《Vedo che andate d'accordo.》il sorriso si spegne.
《Non andiamo d'accordo!》si lamenta la ragazza ed io resto in silenzio.
《Comunque non studio legge, ma cinematografica. Tu?》
《Arte.》apro la porta.
《Sai dove andare?》chiede la mia compagna di stanza.
《Esistono i cartelli. Se la cava.》dice il suo amico/ragazzo/altro.
《Me la cavo, grazie comunque.》esco da quella stanza e prendo il telefono per scrivete alle mie amiche e a Caleb che stanno ancora dormendo o si sono appena svegliati, vista la differenza di tre ore tra Connecticut e California.
Comincio ad orientarmi per il campus, chiedendo di tanto in tanto delle informazioni.
《Finalmente.》sussurro entrando nella parte del campus in cui si trovano tutte le classi e i laboratori di arte《Buongiorno.》mormoro entrando nella classe di storia dell'arte.
《Buongiorno anche a lei.》un uomo sulla cinquantina mi sorride《Lei deve essere la ragazza della Omega Hight School di San Francisco. Il mio collega mi ha parlato molto bene di lei.》
《Edwards Brown Amanda.》mi presento. L'uomo mi guarda con più attenzione e poi, dopo avermi sorriso, mi invita a sedermi.
Mi siedo ai primi posti e prendo il mio quaderno di storia dell'arte. Chissà cosa staranno facendo tutti in California...Chissà cosa starà facendo Nicholas.
Guardo l'anello che porto al dito: avrei voluto lasciarlo sul tavolo dell'atelier assieme alla lettera, ma non ci sono riuscita. Era troppo per me, non avrei retto.
La classe comincia a riempirsi sempre più velocemente, segno che tra non molto la lezione avrà inizio.
《Buongiorno a tutti!》il professore si mette davanti alla cattedra《Qualcuno vuole fare un riassunto della scorsa lezione, prima di cominciare?》

☆☆☆☆

La lezione di storia dell'arte è stata bellissima: il professore spiegava davvero bene e ci faceva interagire moltissimo. Mi è davvero piaciuto.
Ora ho una pausa di venti minuti prima di dover andare alla prossima lezione, così decido di controllare il telefono e vedere cosa dicono tutti.

Da Caleb
Buongiorno anche a te sorellina :) Come stai? Ti trovi bene alla Yale? Qualche ragazzo ti infastidisce?
A Caleb
Sto bene diciamo. Qui mi trovo bene e ho avuto anche la mia prima lezione di storia dell'arte. Nessun ragazzo che dia fastidio, tranquillo.
Tu come stai?
Da Caleb
Bene. Sto aspettando il prof di matematica e Kevin ti saluta.
A Caleb
Lo saluto anch'io :) ora dovrei andare. Ci sentiamo dopo?
Da Caleb
Ovvio;) Ciao Amy :*

《Il tuo ragazzo?》domanda una voce che mi fa alzare lo sguardo dal telefono. Il mio sorriso in tanto si spegne lentamente nell'udire "il tuo ragazzo" perché quello stupido di Nicholas mi manca da morire.
《Mio fratello.》rimetto il telefono nella borsa.
《E l'anello?》Jonathan continua a fare domande. Dio, se è snervante!
《Regalo di alcune amiche.》mento.
《Sei sempre di così poche parole Amanda.》si passa una mano tra i capelli scuri.
《Sono di poche parole con le persone con cui voglio essere tale.》comincio ad allontanarmi.
《Mi stai dicendo che non mi sopporti?》lo sento ridere.
《Interpreta come vuoi.》mi giro a guardarlo《Ciao Jonathan.》
《Ciao Amanda.》sorride salutandomi con la mano.
Comincio ad andare verso la prossima lezione, cioè disegno, mentre riprendo il telefono per rispondere anche alle mie amiche.
Da Cris
Amy, perdonami. Non sono riuscito a fermarlo. Neppure Derek ce l'ha fatta. Perdonaci.
A Cris
Fermare chi? Perché? Cris, mi sto spaventando. È successo qualcosa a Nicho?!

Il cuore batte velocemente nel petto mentre le più scure e inquietanti immagini mi si proiettano davanti.

Da Cris
Nick ha perso il primo aereo e sta venendo da te, visto che lo hai bloccato ma ha bisogno di parlarti.

No, non lo farebbe mai. Mi odia.

A Cris
No, non lo farebbe mai. Ne sono certa.
Da Cris
Ti ama, ti ama davvero tanto.
A Cris
Se mi avesse amata, non mi avrebbe lasciata andare.
Da Cris
Non so cosa tu gli abbia scritto o lasciato, ma continuava a ripetere che non voleva lasciarti andare. Abbiamo provato tutti a convincerlo del fatto che era meglio se ti lasciava andare, ma non ha ascoltato.

È pazzo. Se viene qui significa che non è intero di testa. Ma tanto so che non verrà perché non può trovare subito biglietto per l'aereo e soldi per pagarlo. Non può avere così tanta "fortuna" se possiamo definirla tale. Però Cris ha detto che suo fratello ha preso il primo aereo e sta venendo da me.
Maledizione, Nicholas! Perché mi fai tutto questo?
Ti ho supplicato di lasciarmi andare e tu che fai?! Mi vieni a prendere, ovviamente!
Pensarci prima? No.
Entro nel laboratorio di disegno e mi siedo ad uno dei tanti cavalletti presenti, pronta per la lezione.
Spero che quel volo non parta, che non riesca a raggiungermi né adesso né mai.
《Buongiorno a tutti. Cominciamo.》una professoressa sui trent'anni entra in classe sorridendo.
Cominciamo.

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Ciao a tutti! Nuovo aggiornamento! Spero il capitolo vi sia piaciuto. Alla prossima

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