33.Telefonata

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《E, com'è andata?》chiede mio fratello riferendosi alla mia uscita con Jonathan dell'altra sera.
《Bene.》ammetto《Mi sono divertita con lui.》
《C'è altro?》domanda Cris mentre finisce di intrecciarsi i capelli biondi.
《Sì, abbiamo fatto una scommessa.》racconto《Jona..》
《Jonathan ti vuole aiutare?! Lo sapevo!》Britney saltella per la nostra stanza mentre mio fratello, Cris e Feli ridono per la reazione della ragazza《Finalmente quello stupido fa qualcosa di buono.》si calma.
《Ti fidi di lui?》domanda Caleb con un tono distaccato.
《Sì, mi fido. Non è fiducia cieca ma mi fido.》lo guardo《Tu non ti fidi, vero?》
《Amy, sono lontano da te e se ti fa soffrire io sono impotente. Non vedi che già con Collins hai sofferto, nonostante io sia stato costantemente accanto a te?》
《Ma io e Jonathan non ci siamo mica messi insieme o cose del genere. Siamo amici, o forse meno.》lo guardo negli occhi.

☆☆☆☆

《Ciao piccola californiana.》Jonathan si siede acconto a me, sul prato all'ombra di uno dei tanti alberi presenti dello spazio verde in cui si può studiare.
《Hey Jonathan.》alzo lo sguardo dal libro di storia dell'arte.
《Questo pomeriggio alle cinque sei libera?》mi guarda.
《Sì, sono libera. Perché?》
《Ti piacerebbe venire sul set di un film? Sto filmando una delle ultime scene.》mi informa《So che non è il film di un grandissimo regista, ma forse un giorno lo diventerò.》lo guardo. Cambia quando parla di cinema, quando parla della sua passione, della parte di lui che ama. Dovrei farlo parlare più spesso di cinema《Tu che dici?》
《Eh?》concentro il mio sguardo su di lui.
《Diventerò mai un regista bravo?》

《Certo.》sorrido《Si vede che è la tua passione.》
《Come fai a dirlo?》
《Ti illumini, ti rilassi, la voce diventa più bassa, un leggero sorriso ti ricopre le labbra.》elenco《Solo quando si parla di una cosa che si ama con tutti se stessi si diventa così.》
Io parlo così della mia arte e di Nicholas che forse dovrei chiamare, con cui dovrei cercare di risolvere tutto. Ho capito che è questo di cui ho bisogno.
《Allora, ci vieni?》Jonathan è in piedi davanti a me.
《Sì. Dove?》
《Ti vengo a prendere io alle cinque in camera tua.》mette le mani nelle tasche dei jeans《A dopo Amanda.》mi saluta con il sorriso.
《A dopo Jonathan.》sorrido. Il ragazzo sparisce tra gli studenti ed io decido di farmi coraggio, afferrare il telefono e chiamate Nicholas.
Uno squillo. Due. Tre. Quattro. Dieci. Venti. Trenta. Quaranta. Stacco.
Non risponde. Riprovo.
C

inque. Dieci. Quindici. Venti squilli. Risponde.
《Pronto?》mormoro timorosamente senza ricevere risposta《Nicholas, mi senti?》domando mentre il mio cuore va a mille《Come stai? Com'è la vita a San Francisco?》chiedo piano《So che non aprirai bocca, ma avevo troppa voglia di chiamarti. So anche che potresti chiudermi il telefono in faccia in qualsiasi istante, ma magari non lo farai.》faccio una breve pausa《Mi dispiace, mi dispiace da impazzire non averti chiamato per due mesi interi, per averti ignorato,》gioco con la collana che ho al collo《ma non ne ho avuto il coraggio. Lo so, sono una vigliacca, una enorme vigliacca.》rimetto il libro nella borsa e mi alzo da terra, cominciando ad andare verso la mia stanza《Ma mettiti un secondo, un solo istante nei miei panni: il ragazzo che ami prende il primo volo, viene da te, ti dice di amarti, tu non ci credi, lo cacci e lui se ne va, senza provarci una seconda volta.》cammino veloce per potermi chiudere il prima possibile nella mia stanza《E oltre a tutto questo, ritorna anche quello di prima ma in versione peggiorata.》entro nell'ascensore e schiaccio il pulsante del mio piano《Te ne sei andato senza provarci almeno un'altra volta. Perché? Ti avrei ascoltato se fossi venuto una seconda volta.》cammino per il corridoio fino ad arrivare alla porta della mia stanza qui al dormitorio. Infilo la chiave nella serratura ed apro la porta, entrando nella camera《E poi perché non lo hai detto più ad alta voce?》scivolo ai piedi della porta《Perché quella notte non lo hai detto più forte che mi amavi? Perché lo hai detto, vero?》attendo in silenzio una sua risposta《Se lo hai detto perché non lo hai fatto un po più forte? Eravamo nel nostro mondo in quella stanza, la realtà era fuori dalla porta e noi potevamo fare tutto.》le lacrime cominciano a scendere lente sul mio viso《Bastava dirlo più forte e giuro che ti avrei fatto parlare, ti avrei ascoltato e ti avrei perdonato. Lo sapevi che lo avrei fatto, so che lo sapevi.》porto le gambe al petto《Se non ti avessi amato, se non ti avessi voluto indietro, perché pensi che io sia andata a letto con te quella notte? Pensi che volessi recarmi altra sofferenza?》passano vari secondi, forse minuti in cui ce ne restiamo in assoluto silenzio ed io posso ascoltare il suo respiro leggero《Vorrei sentire la tua voce...》sussurro《Ti prego, dimmi qualsiasi cosa.》chiudo gli occhi e sento un suo sospiro《Ti prego Nicho...》le lacrime scivolano più veloci sul viso mentre appoggio la testa alla porta.
Mi sto facendo male da sola, sto facendo male a lui, ma non posso fare altrimenti. Voglio...voglio...non so cosa voglio esattamente o voglio semplicemente lui. Non lo sto capendo.
《So di essere stata cattiva, ne sono più che consapevole, ma non potevi davvero pretendere che io ti perdonassi subito dopo aver scelto un'altra al posto mio, avermi umiliata davanti a lei, aver usato parole pesanti come quelle che hai usato nel parcheggio o sul tetto...》riapro gli occhi《Chiedevi troppo Nicholas. Chiedevi l'impossibile.》mi alzo da terra e mi vado a stendere sul letto《Lo so che mi odi, ne hai tutte le ragioni, era ciò che volevo ma...mi manchi. Mi manca tutto di te e sentire che per colpa mia ti stai rovinando, giuro, mi sta uccidendo.》guardo il soffitto della stanza restando in silenzio《Impegnati ad essere migliore e non peggiore, torna a studiare per toccare il tuo sogno, divertiti come vuoi ma non abbandonare i tuoi sogni...non per colpa mia.》parlo nuovamente《Sei ancora lì?》un mormorio di consenso arriva alle mie orecchie《Non vuoi proprio parlare con me, vero?》mi trovo a sorridere《Tutti mi dicono che se riesco a superare questo diventerò una donna e non sarò più una ragazzina.》mi asciugo le lacrime con il dorso della mano《Mi spingono a cogliere le opportunità, a divertirmi, a godermi la vita...potrei, ne sono certa, ma il problema è che non voglio. Lo ammetto: io non voglio andare avanti.》finalmente lo sto ammettendo ad alta voce e davanti a lui《Tu sei riuscito ad andare avanti? Sei riuscito a dimenticarmi? Io no, non ce la faccio.》un sospiro da parte sua, un sospiro lungo e pesante《Stacca la chiamata se vuoi, io non mi arrabbio.》sussurro《Anzi, continuerò a parlare come se tu mi stessi ascoltando.》chiudo gli occhi e resto per qualche istante in silenzio《So di stare sulle scatole a tutti, alla mia compagna di stanza, a tua sorella, a Felicia, a Kelly, a mio fratello, a...》mi mordo le labbra《...ad un ragazzo che ci prova con me. Sto antipatica a tutti perché sono sempre triste, penso e voglio te ma cerco di uscire con altri a cui non do nessuna possibilità sin dal primo secondo perché loro non sono te.》ammetto《Persino Caleb mi chiede che meccanismi ho nel cervello perché non capisce come io possa amarti, volerti, odiarti, respingerti, uscire con altri ma volere sempre e solo te, tutto contemporaneamente. Tu me lo sapresti spiegare Nicho?》guardo l'anello che porto al dito《Sai, non ho ancora tolto l'anello.》sussurro《E la sai un'altra cosa? Mi frulla per la testa quel "a presto" che ci siamo detti prima che io uscissi da quella stanza. Perché ce lo siamo detti? Ci incontreremo ancora?》la mia domanda resta sospesa nell'aria.

Continua...

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Ciao a tutti! Ecco a voi un nuovo aggiornamento!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Alla prossima e grazie di tutto!❤

Need Us 2 ||Wattys 2018||Where stories live. Discover now