23.Cercasi modello

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《E dove lo troviamo un modello?》chiede un ragazzo del mio corso di disegno.
《Potete chiedere ai vostri compagni o amici.》risponde la professoressa.
《Si può andare a memoria e dipingere un nostro vecchio modello?》domando io nella speranza che risponda di sì.
《No, non si può. Dovete fare pratica e questo è il metodo migliore.》la campanella di fine lezione suona《Il lavoro va consegnato tra tre settimane. Arrivederci e alla prossima lezione!》
Esco dall'aula di disegno e mi dirigo verso il cortile, dove Britney mi ha detto di aspettarla per andare a pranzo insieme.
Mi siedo su una panchina e comincio a usare il telefono per ammazzare il tempo.
《Piccola asociale, non mi ridai la felpa?》il ragazzo indossa una felpa blu, dei jeans neri, un paio di Vans ai piedi e tiene uno zaino nero sulla spalla destra.
《Jonathan, mi sei proprio mancato!》dico ironicamente《È in camera, sul mio letto. Visto che stamattina non sei passato non ho potuto ridartela.》lo guardo sedersi accanto a me.
《Chi stai aspettando?》
《Britney.》rimetto il telefono nella borsa.
《Sai, mi devi un favore.》mi ricorda ed io non dico nulla, in attesa che parli《Dammi il tuo numero.》sorride.
《Se ti dicessi di no?》
《Troverei il modo di scroccare il telefono alla mia migliore amica e lo otterrei comunque.》lo dice come se fosse normalissimo.
《Allora è no.》sorrido a mia volta.
《Davvero?》alza un sopracciglio.
《Sì, davvero.》mi alzo dalla panchina《Ti dà fastidio Jon?》gli scompiglio i capelli neri e lui sospira pesantemente.
《Mi dà fastidio il fatto che tu mi chiami Jon e mi scompigli i capelli.》chiude gli occhi《Te lo ha detto Jonas, vero? Quella piccola peste...》si alza.
《Non te la prendere con lei.》lo afferro per un polso.
《E per quale ragione dovrei darti ascolto?》effettivamente non ha tutti i torti; non ci sono motivi per cui lui debba darmi ascolto.
《Ok, hai ragione...》mi arrendo lasciando il suo polso《Ma ora invece di incavolarti con lei, perché non mi dici qualcosa di te? Tra poco tu sai anche il mio indirizzo di San Francisco per quante domande assillanti mi hai fatto e io non so nulla oltre al fatto che studi cinematografia.》il moro scoppia a ridere.
《Ok, hai ragione.》smette di ridere《Ho ventuno anni, sono originario di Omaha in Nebraska, frequento il terzo anno di cinematografia, sono il capitano della squadra di football della Yale...e non c'è altro che potrebbe interessarti.》fa spallucce.
《E cosa vuoi diventare?》
《Regista. È sempre stato il mio sogno.》si siede di nuovo accanto a me sulla panchina mentre il suo tono di voce è sempre più serio《I film hanno il loro fascino, soprattutto i classici della cinematografia. Il cinema è un po come l'arte: punti di vista. Dipende tutto dal punto di vista.》
《Perciò preferisci i film in bianco e nero a quelli a colori?》
《Ora non esageriamo!》ritorna il Jonathan di sempre e il tono serio svanisce《La presenza o meno di colori non fa di un film un capolavoro o una schifezza.》mi guarda《Cioè, un quadro...non è bello perché è in bianco e nero o a colori, ma perché è semplicemente bello, indifferentemente dai colori o dalla tecnica usati. O mi sbaglio?》
《Non ti sbagli.》guardo il cielo privo di nuvole《Dipende tutto soprattutto dal pubblico.》
《State avendo una conversazione civile?》un braccio mi circonda le spalle.
《Ciao Britney.》sorrido alla ragazza《Sei in ritardo!》la rimprovero.
《Scusami, ma i prof amano spiegare dopo il suono della campanella.》alza gli occhi al cielo《Ora andiamo a pranzo, su! Jon, vieni con noi?》
《Ti ho già detto di non chiamarmi più così perché mi dà sui nervi.》
《E io lo faccio appunto perché ti dà sui nervi.》
《Ragazzina del Minnesota, vedi di non farmi incavolare...》
《Il ragazzino del Nebraska si incavola, attenzione!》la ragazza continua a prenderlo in giro.
《Dai ragazzi, smettetela!》mi metto tra di loro《Siete peggio dei bambini.》
《Sia maledetto il giorno in cui ti ho conosciuta Jones...》le sorride.
《Non dirlo neppure per scherzo.》la ragazza si rattrista.
《Andiamo a mangiare? Io ho fame.》li interrompo.
《Andiamo piccola californiana.》la mia compagna di stanza mi prende a braccetto e si mette in cammino verso la mensa, mentre Jonathan ci segue.

☆☆☆☆

《Britney, posso chiederti una cosa?》cerco la chiave della nostra stanza nella borsa.
《Certo.》
《Dove posso trovare un ragazzo che mi faccia da modello per il compito di disegno?》
《Non te lo puoi inventare?》apro la porta.
《Dobbiamo portare il modello in classe quando consegnamo il compito.》alzo gli occhi al cielo.
《Scusate, ma io cosa sono?》Jonathan si mette in una posa strana mentre io e la sua amica lasciamo le borse sulla scrivania.
《Effettivamente Davis è un ragazzo!》esclama la mia compagna di stanza facendomi ridere.
《Non credo che sia disposto a farmi da modello.》
《Se lo faccio mi dai il tuo numero?》si avvicina a me.
《Magari.》il mio telefono squilla《Pronto papà.》rispondo.
《Disturbo tesoro?》
《Ma quando mai? Va tutto bene?》
《Sì, tutto benissimo. Tu stai bene?》
《Devo.》mi siedo sul letto sotto lo sguardo delle due persone presenti nella stanza《Smettetela di preoccuparvi tutti quanti, ok? Ve lo dico ogni giorno: ho la mia arte e mi basta questo per essere felice.》
《Sei felice per davvero?》
《Non lo so papà, ma lo scoprirò. Sono qui per realizzare il mio sogno ed arrivare ad essere felice.》guardo la fotografia sulla mia scrivania《Ora se non ti dispiace, dovrei andare. Manda un bacio alla nonna.》
《Certo, vai tranquilla.》stacca la chiamata.
La stanza resta colma di silenzio, fino a quando Jonathan non apre bocca.
《Allora, hai bisogno di un modello o no? Sai, non per vantarmi, ma sono anche un bel ragazzo e se non mi dai una risposta ora, altre potrebbero pensare a me.》
《Visto che sono disperata, va bene. Basta che non parli.》
《Non capisco cosa c'entra.》il ragazzo mi guarda perplesso.
《Ti sta dicendo che parli troppo, genio.》la sua migliore amica ride ed io annuisco.
《La mia felpa?》diventa improvvisamente serio.
《Eccola.》gliela restituisco guardandolo negli occhi. Questo ragazzo è davvero bipolare: un secondo fa era tutto allegro e ora è più serio della serietà stessa《Quando ci possiamo incontrare per il ritratto?》
《Domani alle sei in camera mia. O ti va bene o te ne cerchi un altro di modello.》
《Jonathan, datti una calmata!》lo rimprovera Britney.
《Parlo troppo, no?!》si guardano e lei sospira.
《Non ti capisco proprio a volte...》sussurra《Se non hai voglia di stare qui dentro, vattene pure.》dice con tono severo.
《Con immenso piacere!》il ragazzo esce dalla nostra stanza sbattendo la porta.
《Da quando ci sono io, litigate sempre.》sussurro.
《Sai qual è il problema Amanda? Lui sa moltissimo di me ed io pochissimo di lui.》
《Ma non siete amici?》
《Non si apre con nessuno. Con me un po si è aperto, ma non so molto su di lui e non posso capirlo.》si siede sul letto《So solo che ha una situazione familiare molto particolare, di cui però non mi ha mai parlato molto.》
《Vedrai che un giorno te ne parlerà.》le sorrido.
《A proposito...》cambia argomento《Lo devi disegnare con o senza maglietta?》
《Senza.》rispondo tranquilla《Perché? Lui per caso ti..》
《Mi piaceva quando l'ho conosciuto per la prima volta, poi abbiamo messo in chiaro che dovevamo restare amici.》sorride.
《E quando lo hai conosciuto esattamente?》
《Anni fa, quando mi sono trasferita per un po in Nebraska per il lavoro di mia madre. Ora non mi interessa più.》confessa《Dopo questi quattro mesi di prova farai l'esame per rimanere qui o te ne ritornerai in California?》
《Non lo so proprio, ma penso che tornerò a casa. Sai, ho amici lì e mi mancano.》mi rattristo leggermente.
《Ti capisco perfettamente. Anch'io ho alcuni amici nel Minnesota e mi mancano, ma non posso lasciare la Yale.》scioglie i suoi capelli scuri《Ci guardiamo un film?》propone ed io accetto volentieri.

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Ciao a tutti! Prima di tutto volevo avvisarvi che la prossima settimana non aggiornerò più perché ho ogni giorno un sacco di interrogazioni e verifiche, perciò non avrò tempo di scrivere.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che non abbandonerete la storia a causa della mia inattività ❤

Need Us 2 ||Wattys 2018||Where stories live. Discover now