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Dopo quello spiacevole inconveniente di Bops, avevo cercato in tutti i modi di evitare Joel. Non me la sentivo di farmi vedere, o chiedergli di uscire nuovamente. Christopher al contrario non ero riuscita ad evitarlo, me lo ritrovavo tra i piedi in qualsiasi momento, continuava a gironzolarmi intorno, e a far finta che le cose andassero bene.

Quel pomeriggio di ottobre, decisi di starmene seduta  comodamente sul divano a guardare Netflix. Avevo comprato le mie patatine preferite, la mia soda preferita, ed avevo ritrovato il mio plaid a scacchi. Cliccai sul titolo del film che avevo scelto, e dopo essermi sistemata per bene, iniziai a guardarlo. A casa ero sola, le luci erano spente e fuori pioveva, lo scenario perfetto per un film horror. Cercai di non pensarci e di concentrarmi solo, sulle immagini che mi passavano davanti agli occhi, quando d'un tratto i miei piani furono mandati all'aria da qualcuno che gettò un urlo. Sobbalzai sconvolta e mi voltai in direzione della sua voce, sentii la sua familiare risata riecheggiare nel soggiorno di casa e mi arrabbiai come una belva.

Lo aveva fatto di nuovo, ero stanca dei suoi giochi del cazzo. Mi aveva spaventata ed aveva rischiato di farmi venire un infarto. Mi alzai e gli andai in contro, mi trattenni dal non prenderlo a botte.

"Dimmi che cazzo di problemi hai?" urlai verso di lui.

Smise di ridere e si accorse che stavo facendo sul serio. Non ero dell'umore adatto, mi aveva rovinato l'unica cosa positiva che mi era successa dopo tanto tempo.

"Oh andiamo Sasha, stavo scherzando" spiegò allargando le braccia.

Sbuffai e lo sorpassai, andando a sbattere con la spalla contro la sua. Sentii il suo sguardo addosso per tutto il tempo, ma continuai ad avanzare, con la speranza che mi fermasse. Perchè nonostante si fosse comportato da stronzo e da perfetto idiota, non riuscivo ad avercela con lui. Mi bloccò per un braccio e mi spuntò un flebile sorriso, che però non gli mostrai.

"Senti mi dispiace okay? Non volevo rovinare il tuo appuntamento. È solo che quel tizio non mi convince" esclamò facendomi voltare.

Quando posai lo sguardo su di lui, mi morsi un labbro. Adoravo il modo in cui indossava il cappellino, ed adoravo il modo in cui gli orecchini luccicavano ai lobi delle sue orecchie.

"Sei uno stronzo" Dissi dandogli un colpo sul petto "Avresti potuto farmi morire di crepacuore" esclamai scostandomi un capello dalla fronte.

Mi sorrise facendomi andare in tilt e mi attirò a se. Il suo profumo mi si insinuò su per le narici, riempendomi la testa, i polmoni ed il cuore. Gli cinsi la vita con le braccia, mentre le sue finirono sulle mie spalle, mi baciò la testa per poi poggiarci una guancia sopra. Amavo quando lo faceva, mi proteggeva inconsapevolmente e mi faceva sentire al sicuro, mi faceva sentire a casa.

"Tu meriti molto di più piccola Sasha" sussurrò alitandomi sui capelli.

Chiusi gli occhi abbandonandomi sul suo petto e lo strinsi ancora più forte, quasi a fargli capire che quel "molto di piu" per me era lui.

***

Di solito il venerdì sera, ci riunivamo tutte nel nostro locale preferito, e nonostante non ci fossero le altre, io e Michelle decidemmo di andarci lo stesso. Non appena entrammo la vidi prendere di mira uno dei divanetti posti ai lati delle mura, sedersici sopra ed iniziare a scattarsi dei selfie. Alzai gli occhi al cielo e sbuffai, non sopportavo quando lo faceva, in realtà non sopportavo nulla di quello che le riguardasse. Cominciai a guardami intorno, con la speranza di vedere qualcuno. Quel qualcuno, che quella stessa sera, era a casa mia con Cleo a fare chissà cosa. Mi morsi un labbro sentendo un rivolo di sangue colarmi sul mento, lo asciugai con le dita e mi poggiai al muro che avevo dietro.

My Sister's Boyfriend (CNCO/Christopher Velez) Where stories live. Discover now