13.

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Mancava meno di una settimana al compleanno di Christopher e mia sorella sprizzava ansia ed agitazione da tutti i pori, per quella cena che stava organizzando nei minimi dettagli. Me la vidi sfrecciare davanti agli occhi, mentre ero comodamente seduta sul divano, sembrava un fulmine.

"Cleo dove stai andando?" alzai la voce, sperando di mi sentisse.

Si voltò verso di me, con una faccia sconvolta. I suoi capelli spettinati le ricaddero davanti alla faccia, facendola sembrare una squinternata, appena uscita da un manicomio.

"Ho scordato delle cose in macchina per la cena, se Chris fruga lì dentro sono fottuta" affermò alzando le spalle.

Annuii e ritornai con la testa sul cellulare. Lei rimase lì con lo sguardo perso e le mani alla fronte. Odiava organizzare eventi che non richiedessero se stessa, come protagonista della serata. Mi morsi un labbro e misi il telefono in tasca.

"Dai vengo con te, ti aiuto" esclamai alzandomi.

Io e Cleo non avevamo mai fatto cose da sorelle, non avevamo mai parlato di ragazzi e da bambine non ci eravamo mai scambiate nemmeno le Barbie. Non avevo mai capito, perché il nostro rapporto non fosse fiorito come quello di tutte le altre sorelle. Forse per colpa mia e del mio brutto carattere, o semplicemente perché lei era troppo impegnata a pensare a se stessa.

Cleo aprí la portiera e cominció a frugare nell'auto, tirò fuori bottiglie di vino, festoni, palloncini. Le diedi una mano con tutte quelle cianfrusaglie, le portai nel ripostiglio di casa e le poggiai a terra. Christopher non ci entrava mai. Feci per andarmene quando mi bloccò per un braccio.

"Sasha, aspetta" disse guardandomi con i suoi occhi da cerbiatto.

Mi fermai davanti a lei, e notai quanto fossimo diverse. Non ci somigliavamo nemmeno e questa cosa mi faceva arrabbiare.

"Qualsiasi cosa ti stia succedendo, ti prego parlamene" esclamò toccandosi le pellicine delle dita "Sono mesi che ti nascondi nella tua stanza, e adesso ti vedo davvero strana" spiegò accarezzandomi una spalla.

Sospirai ed alzai lo sguardo verso il soffitto, se fossi rimasta con la testa bassa, forse le guance mi si sarebbero bagnate di lacrime.

"Centra qualche ragazzo?" chiese in un sussurro.

Non volevo parlarne con lei, non poteva darmi consigli sul come comportarmi con un ragazzo, che in questo caso era il suo ragazzo. Ma avevo tremendamente bisogno di sfogarmi con qualcuno.

"Non...non vuole più vedermi" biascicai.

Avevo la voce tremante ed il cuore che stava battendo troppo forte. Non mi sarei mai immaginata di dirle cose, che riguardassero la mia vita sentimentale, che riguardassero Christopher.

"Tutto a causa di quel blog maledetto" spiegai stringendo i pugni. "Penso di essermi davvero innamorata di lui Cleo, ma...ma il problema è che ha la ragazza" continuai torturandomi le mani.

Gli occhi di Cleo vagarono da un punto all'altro della mia persona, studiandomi come se fossi una cavia da laboratorio.

"Sai una cosa? E chi se ne frega del blog, della sua ragazza e di tutto il resto. Vattelo a riprendere Sasha" esclamò piena di entusiasmo. "Si vive una volta sola, se lo ami va da lui"

Non l'avevo mai sentita parlare in quel modo, né con tutta quella enfasi. Per un momento non la riconobbi, i suoi occhietti divennero luminosi e vispi. Cleo mi stava inconsapevolmente spingendo tra le braccia del suo ragazzo. Quando venne ad abbracciarmi, mi sentii sporca, come se mi fossi appena gettata in una pozzanghera di fango. Chiusi gli occhi e la strinsi più forte, avevo bisogno di Christopher, anche se stavo tradendo mia sorella.

My Sister's Boyfriend (CNCO/Christopher Velez) Où les histoires vivent. Découvrez maintenant