12.

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I giorni che seguirono  dopo esserci confessati finalmente i nostri sentimenti, furono abbastanza strani. Io non avevo mai avuto una vera relazione, quindi mi comportavo in base a quello che avevo appreso da mia sorella. Cleo era troppo impegnata nella sua campagna scolastica, per poter prestare attenzione a quello che in pratica le stava succedendo davanti agli occhi.

I miei sensi di colpa, cercavano in ogni modo di prendere il sopravvento ogni volta che la vedevo o che semplicemente la incrociavo per casa. Ma io li reprimevo sotto tutto l'amore che provavo verso Christopher. Stavamo cercando di vederci spesso, ad ogni cambio lezione, ad ogni assemblea del corpo studentesco. Quando veniva a casa nostra, cercava sempre di sgattaiolare via dalle braccia di Cleo, o dalle sue domande sul college.

Io invece mi limitavo a guardarlo di soppiatto. Fissavo il suo profilo definito, la sua bocca carnosa, le sue mani grandi, i suoi capelli lucenti ed i suoi occhi luminosi. Amavo qualsiasi cosa del suo essere, amavo il modo in cui guardava la tv, o il modo in cui portava i jeans stretti. Amavo il modo in cui incrociava le mani, o il modo in cui teneva in mano la sigaretta. Amavo Christopher in ogni sua forma, non mi sarei mai stancata di lui ne ero certa.

"Hey, va tutto bene?" Sentii la voce della mamma rimbombarmi nelle tempie.

Alzai lo sguardo dal telefono e la guardai. I suoi capelli gli ricadevano ordinati dietro le spalle, ed il suo sorriso sembrava stanco, ma sapevo fossero solo i segni dell'età a renderla così.

"Si" dissi semplicemente.

Venne a sedersi accanto a me e poggiò una mano sul mio ginocchio. Le sue unghie curate, erano stati smaltate di rosso. Sentivo la tensione scendermi dietro la schiena, ma non dissi nulla, aspettai che lei parlasse.

"Tu me lo diresti vero se sta succedendo qualcosa?"sussurrò al mio orecchio.

Ammiccò in direzione di Christopher, che stava guardando una partita di basket con mio padre. Era seduto disordinatamente sul divano, ed aveva in mano una busta di cheetos, le sue preferite. Aggrottai le sopracciglia e le allontanai la mano dal mio ginocchio.

Aveva capito.

La mamma aveva capito che tra me e Christopher stesse succedendo qualcosa. Sapevo che quando voleva, riusciva ad ottenere tutte le informazioni che cercava. Riposi il telefono in tasca, e mi alzai di scatto dal divano.

"Sono stanca, vado a letto" esclamai levando i tacchi.

Mi chiusi la porta alle spalle e scivolai contro di essa. Avevamo un'altro ostacolo da aggiungere alla lista, e quell'ostacolo era la mamma.

****

Quando entrai in palestra quella mattina, mi sorpresi di trovarci Michelle, impegnata a spiegare qualche esercizio alle ragazze. Aveva raccolto la sua chioma bionda in una coda alta, che ondeggiava a destra e a sinistra in base ai suoi movimenti sconnessi. Alzai gli occhi al cielo e mi avvicinai, mi salutò con un cenno che ricambiai e poi la lasciai fare il suo lavoro andandomi a sedere sulle gradinate.

Ero abbastanza turbata dal fatto che la mamma stesse tenendo i suoi occhi da falco, puntati su me e Christopher. Non avevo dormito molto, ed avevo cercato di pensarci il meno possibile.

"Hey" esclamò Michelle avvicinandosi nei suoi pantaloncini inguinali.

La guardai e poi passai in rassegna alla sua figura longilinea. Non l'avevo mai vista con dei chili in più, anzi di solito quando era nervosa non mangiava quasi niente. La sua idea di perfezione a parer mio era completamente distorta.

"Sasha, mi dispiace okay?" Affermò sedendosi accanto a me "È che non sopporto Christopher e tu lo sai, voglio solo il meglio per te" continuò lisciandomi i capelli.

My Sister's Boyfriend (CNCO/Christopher Velez) Where stories live. Discover now