16.

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Quella mattina scesi di sotto, con lo stomaco che praticamente mi urlava di riempirlo. Quando varcai l'entrata della cucina, ci trovai la mamma i fornelli  e Christopher seduto al bancone. Esitai prima di andarmi a sedere, sapevo benissimo che la conversazione che avremmo avuto di lì a poco, sarebbe degenerata. Ma presi coraggio e mi accomodai accanto a lui. Cleo come ogni sabato mattina era uscita a fare colazione con le sue amiche false, intrappolandomi quindi nella ragnatela della mamma.

"Buongiorno" esclamai dando un bacio sulla guancia al ragazzo accanto a me.

Christopher si irrigidì, ma io volevo solo stuzzicare la donna che ci stava dando le spalle. Mi versai del succo alla mela, e presi le fette di pane tostato poggiate lì sul bancone, apposta per me.

"Buongiorno a te Sasha, ti stavamo giusto aspettando" esclamò la mamma con finto entusiasmo.

Mi mise davanti un piatto pieno di uova strapazzate, quando sapeva benissimo che io le odiavo. Poi poggiò i gomiti sul bancone e fissò prima me e poi Christopher. Ad ogni boccone, i suoi occhi si alzavano e abbassavano. Non ne potevo più, mi stava facendo arrabbiare.

"Okay. Basta con questa messinscena, dicci quello che devi dirci e facciamola finita" affermai alzando la voce.

Smisi di mangiare sotto lo sguardo attento di Christopher, che posò il suo toast nel piatto ed incrociò le dita sul bancone. La mamma ridusse gli occhi a due fessure e cominciò a ridere in modo sconnesso.

"Cosa cazzo sta succedendo tra voi due" urlò facendomi sobbalzare.

Sbattè una mano sul marmo lucido, facendo cadere delle gocce di succo che sporcarono la tovaglietta. Risi anch'io e mi alzai, avevo finalmente chiarito con Christopher, non avrei lasciato che la mamma mi rovinasse quel momento.

"Non sta succedendo un bel niente, non capisco perché tu continui a chiedermelo" spiegai mantenendo la calma.

Da me non avrebbe ottenuto nulla, sapevo essere più dura di lei quando mi ci mettevo. Lei spostò lo sguardo su Christopher, che al contrario di me, sembrava troppo spaventato da quella situazione.

"Allora? Me lo vuoi dire tu?" chiese la mamma indicandolo.

Lui si scostò i capelli dalla fronte e si morse un labbro. Le dita gli tremavano, non si era mai ritrovato di fronte mi madre infuriata come una bestia.

"Non so di cosa stia parlando, signora Smith" esclamò poggiando i gomiti sul bancone.

Erano poche le volte in cui Christopher si rivolgeva alla mamma chiamandola in quel modo. E tutte le volte che lo faceva era perché, stava cercando di coprire mia sorella in qualcosa.

"Giuro che da oggi in poi vi tengo d'occhio" affermò fissandoci con i suoi occhietti vispi.

Sbuffai e ritornai a sedermi. Non potevo credere che stesse davvero succedendo una cosa del genere, non potevo credere che adesso avessimo contro anche mia madre.

"Cosa speri di scoprire?" chiesi corrugando la fronte "Che io e Christopher andiamo a letto insieme?" esclamai "Sta tranquilla siamo più astuti di tutti i tuoi banali tentativi di smascherarci" affermai dando un'altro morso al mio pancake.

Chris rise e scosse la testa, facendo voltare di nuovo la mamma verso di noi. Aveva capito che la stavamo palesemente prendendo in giro.

"Sasha, giuro che questa storia finisce male" disse chiudendosi la porta della cucina alle spalle.

****
Il mio vestito rosa pastello, scintillava sotto le luci della mia cameretta, facendomi sembrare una palla da discoteca. Il bustino mi faceva mancare l'aria, ma avrei resistito. I capelli erano legati in una lunga coda bionda, che mi arrivava quasi al sedere.

My Sister's Boyfriend (CNCO/Christopher Velez) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora