26.

1.1K 68 0
                                    

Ritornare a casa non era stato affatto facile, anzi Parigi mi aveva lasciato dentro una certa malinconia, che non sarei riuscita a scrollarmi di dosso così facilmente. Stavo disfando le valigie, oltre a riguardare di tanto in tanto il dito avvolto nell'anello che qualche giorno prima Christopher mi aveva rimesso. Le sue promesse le avevo strette a me, e le avrei conservate fino a quando non avremmo avuto abbastanza coraggio per uscire allo scoperto. Ma era proprio quello che da giorni mi stava devastando dentro, Cleo aveva ricominciato a parlare di convivenza mettendo Chris con le spalle al muro.

"Hey va tutto bene?" chiese la mamma entrando nella mia stanza.

Mi voltai verso di lei e le sorrisi, se aveva voglia di farmi il quarto grado, quello non era affatto il momento adatto. Non sarei riuscita a sopportare le sue domande sottili, non quel giorno.

"Si" risposi semplicemente.

No. Non andava per niente bene, perchè ancora una volta mi sarei dovuta accollare i problemi di Chris e la sua storiella con Cleo. Avevo la testa che mi scoppiava ed una voglia di urlare mai vista prima, ma mi trattenni e cercai di sembrare naturale quanto più possibile. Ero tornata da sole ventiquattro ore, ma me ne sarei volentieri ripartita.

"Com'era Parigi?" chiese lei sedendosi sul letto.

Chiusi gli occhi per un istante e sospirai sperando se ne andasse, ma al contrario non accadde. Di sicuro avevo scoperto qualcosa che le stava troppo scomodo, ed era venuta lì per rompermi le scatole.

"Molto romantica" spiegai alzando le spalle, volevo stare da sola.

Mi sorrise e scosse la testa, ma cosa gli prendeva? Cosa avevo detto di così strano? A volte non riuscivo a capirla, non riuscivo a starle dietro. La mamma era un tipo così dinamico che ti faceva venir il mal di testa.

"E lo è stata anche per Christopher?" controbattè con nonchalance.

Al solo nome mi raggelai sul posto e non mi mossi più. Cosa diavolo stava cercando di fare? Io non le avrei mai rivelato nulla di tutto quello che fosse accaduto a Parigi, ne a lei ne a nessun'altro.

"Mamma cosa vuoi?" dissi sciogliendomi la coda di cavallo.

Lei si alzò ed incrociò le braccia al petto, fissandomi da capo a piedi.

"O lo dite a Cleo immediatamante, o sarò io stessa a farlo. Intesi?" Esclamò accarezzandomi una guancia, prima di voltarsi ed uscire di lì.

Rimasi ferma al mio posto, col respiro accelerato ed il cuore in gola. Ma come poteva dire una cosa del genere? Che razza di madre avevo?

xxx

La scuola, i compagni, i compiti in classe e Michelle, ritornarono puntuali come il ciclo. Ero alla caffetteria della scuola quando vidi una chioma bionda venirsi a sedere accanto a me. La stavo evitando da mesi, e avrei voluto continuare a farlo se solo non mi avesse bloccata per un braccio.

"Oh ma chi abbiamo qui, ciao Sasha. Come stai?" Chiese sorridendomi falsamente.

Feci lo stesso anch'io e cercai un modo per levare al più presto le tende, non ero dell'umore adatto per intavolare qualsiasi tipo di conversazione.

"Sto bene, ma ora devo andare" dissi alzandomi dal mio posto.

Se era spuntata così di punto in bianco, voleva significare che mi sarei dovuta guardare per bene le spalle. Michelle era un'arpia e sicuramente stava cercando un modo per distruggere sia me che Christopher.

"So che a Parigi ti sei divertita" affermò sorseggiando il suo succo al mirtillo.

Scossi la testa e mi voltai di nuovo verso di lei, ecco dove voleva arrivare. Probabilmente era riuscita a captare qualcosa, riguardo la visita di Christopher.

"Moltissimo" affermai.

Stavolta alzò lo sguardo e lo puntò dritto nel mio, quasi come se mi avesse voluta incenerire.

"Non riesco a capire cosa ci trovi in te, sei come tutte le altre" esclamò lasciandomi senza parole "Avrete vita breve, ve lo prometto. Se non posso averlo io, non lo avrai nemmeno tu" disse avvicinandosi.

Il suo profumo di Chanel mi stordì, e le sue parole mi entrarono dritte nel petto, mentre il suo sguardo furbo mi fece capire, che da quel momento in poi avrei dovuto combattere non solo la battaglia contro mia sorella, ma anche quella contro di lei.

xxx

Ero a lezione quando mi sentii vibrare bruscamente la tasca, tanto che sussultai prima di tirare fuori il cellulare. Era un messaggio, di Christopher, che mi indicava il luogo in cui ci saremmo dovuti vedere quel pomeriggio. Avevamo iniziato a vederci durante le ore scolastiche, quando tutti erano nelle proprie classi, perchè la voglia di stare insieme era troppa, e le occasioni per farlo troppo poche.

Chiesi alla signorina Coleman di poter uscire, e dopo averne avuto il consenso mi recai nell'ala destra della palestra. Un posto poco frequentato ed abbastanza nascosto da occhi indiscreti.Quando raggiunsi il nostro piccolo nascondiglio, lo vidi seduto su di alcuni scalini, con il suo cappellino volto al contrario. Cercai di non far troppo rumore e quando gli fui dietro, gli misi due mani sugli occhi. Lo sentii sorridere prima che mi trascinasse tra le sue gambe.

"Quanto mi manchi" esclamò dandomi un bacio tra i capelli.

Sorrisi a mia volta, e mi girai per ritrovarmelo praticamente ad un pelo dal naso, era così bello che mi persi per qualche secondo nei suoi occhi, prima di incollare le mie labbra alle sue.

"Ti amo" sussurrai poi sfiorandogli il naso.

Nonostante fossimo nel bel mezzo di una tempesta a cielo aperto, non avrei scambiato per niente al mondo quella nostra piccola porzione di felicità.

"Sabato voglio parlare con Cleo, voglio dirle che non la amo più" esclamò prendendomi il viso tra le mani.

Se da un lato avevo aspettato per mesi quel momento, dall'altro avrei preferito non arrivasse così in fretta. Se mia sorella e Christopher si sarebbero lasciati, non avrei avuto la minima idea di come comportarmi, ne di come gestire la relazione con lui. Saremmo comunque stati costretti a nasconderci, forse per sempre.

"Sei sicuro?" chiesi spostandogli un ciuffo dalla fronte.

Lui annuì e poggiò di nuovo le labbra sulle mie.

"Io amo te Sasha, solo te" affermò facendomi sorridere il cuore.

Ma nel bel mezzo della nostra piccola confessione d'amore, sentimmo un rumore e poi dei passi che ci fecero sobbalzare.

"Porca puttana, ho trovato il prossimo articolo per il giornale della scuola"

Ci alzammo dal nostro posto e puntammo gli occhi su Travis Cock, fotografo ufficiale del giornalino scolastico. Bene. Eravamo nella merda più totale.

"Cock, permettiti e ti spacco la faccia" esclamò Chris avvicinandosi a lui.

Travis sorrise e gli sventolò davanti la macchina fotografica. Se fosse stato più vicino, sicuramente gli avrei gettato quell'aggeggio lontano e poi lo avrei calpestato con le mie stesse scarpe.

"Velez, sei finito" affermò poi puntando gli occhi su di me "Povera Cleo" disse piagnucolando.

Restai zitta per tutto il tempo non sapendo cosa dire. Ci aveva scoperti, e ben presto lo avrebbe scoperto mezza scuola. Il solo pensiero, mi fece venire i brividi lungo tutta la spina dorsale.

"E' stato un piacere ragazzi" esclamò voltandosi e sparendo dalla nostra visuale.

Mi misi a sedere e poggiai le mani alle tempie. Non potevo restare per un attimo in pace, non potevo godermi i momenti con Christopher, seppur fossero di nascosto. Cazzo.

"Sta tranquilla, me ne occupo io" esclamò lui abbassandosi alla mia altezza.

Sperai che lo facesse al più presto, prima che quelle foto raggiungessero Cleo.

My Sister's Boyfriend (CNCO/Christopher Velez) Where stories live. Discover now