Epilogo.

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5 mesi dopo.

L'aria calda mi si posò sulla pelle facendomela accapponare. Davanti a me si estendeva lo spettacolo più bello che avessi mai visto. La spiaggia era piena zeppa di gente, ed il loro vociare, dal punto in cui ero, giungeva ovattato facendomi sentire come rinchiusa in una bolla. Ne erano cambiate di cose in quei cinque mesi, ed io me ne stavo accorgendo solo in quel momento. 

"Allora? Hai deciso cosa fare questa sera?" mi chiese Loris spalmandosi la crema solare sulle braccia.

Nonostante fosse abbronzata, si ostinava ad esporsi al sole sostenendo che potesse diventare più scura di quel che era. Aveva tinto i capelli che adesso le conferivano un'aria da adulta, e si era fatta crescere addirittura le unghie. Aveva addosso un costume verde pastello, che le si infilava nel sedere rotondo e le fasciava il seno abbondante. La sua frase, mi fece immediatamente cambiare umore. 

"Non voglio fare niente" esclamai alzando le spalle.

La vidi portarsi una mano alla fronte e voltarsi in direzione di Mia, che si stava scattando dei selfie provocanti da pubblicare su Instagram. Anche lei era cambiata, aveva tagliato tutti i capelli neri, aveva smesso di correre dietro Erick e si era fidanzata con un certo Jason, dagli occhi verdi. Erano andate avanti, erano cresciute, erano maturate, mentre io ero rimasta bloccata nel passato, con le mani e con i piedi. 

"Oh andiamo Sasha, è il tuo diciottesimo compleanno" disse Mia bloccando lo schermo del telefono.

Si avvicinò a Loris e si mise a sedere sulla sdraio accanto a lei. Il sole mi batteva troppo forte sulla schiena, bruciando i punti in cui non era riuscito ad arrivare qualche giorno prima. Era il cinque di agosto, giorno del mio diciottesimo compleanno, e gli unici auguri che avevo ricevuto erano stati quelli freddi e distaccati di mamma e papà. Mia sorella aveva tagliato i ponti con me cinque mesi prima, ed era partita in anticipo per il college.

Sapevo avesse deciso di studiare giurisprudenza, e sapevo anche che se la stava cavando bene con la sua nuova vita da persona indipendente. Dopotutto era sempre stato quello il suo sogno, andarsene di casa e vivere per conto suo, senza avermi tra i piedi. 

"Sentite, decidete voi okay? Io vado a fare una passeggiata" sbottai alzandomi dal mio posto.

Non ero in vena di fare festa, ma loro sembravano non capirlo. Mi sistemai i capelli dietro la schiena e mi aggiustai il costume sui fianchi. Ero dimagrita troppo, senza nemmeno accorgermene. Questo infatti si poggiava male sulle ossa del bacino, facendomi sentire in imbarazzo. Ma non me ne importava niente, io non ero più la stessa Sasha che tutti conoscevano. Io ero qualcuno che non aveva più niente. 

Non appena misi i piedi nella sabbia, quei granelli caldi mi avvolsero facendomi rabbrividire. Camminai lentamente affondando di tanto in tanto, e mi fermai solo quando scorsi il chiosco decorato con una grossa palma stagliarsi di fronte a me. Mi andai a sedere ad uno degli sgabelli ed ordinai una coca cola. Ne bevvi un sorso che mi solleticò la gola, e la riposi sul bancone.

"Tutta sola?" sentii dire alle mie spalle.

Non mi voltai sapendo già a chi appartenesse quella voce, mi limitai solo ad alzare le spalle e a legarmi i capelli in una coda disordinata. La verità era che avevo solo bisogno di starmene per conto mio, ed invece ovunque mi voltassi trovavo sempre qualcuno pronto ad aiutarmi. Apprezzavo il fatto che i ragazzi mi stessero accanto, ma non riuscivo più a sopportare nessuno di loro.

"Richard, lasciami in pace" esclamai poggiando la testa su di una mano.

Mi guardai il braccio abbronzato, notando quanto fosse simile al colore della pelle del mio amico.

My Sister's Boyfriend (CNCO/Christopher Velez) Where stories live. Discover now