19.

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L'odore dei pancake mischiato a quello del cioccolato caldo, mi fece storcere il naso. Mi girai sentendo il letto vuoto accanto a me, e la delusione farsi largo sul mio viso. Aprii gli occhi e con un scatto mi misi a sedere, guardandomi intorno. Gli abiti della sera prima erano gettati disordinatamente sul pavimento, e davanti a me sul tavolo di ciliegio, c'era una delle colazioni più abbondanti che avessi mai visto, una di quelle che andava oltre le mie solite aspettative.

Senza pensarci due volte, mi alzai avvolgendomi nel lenzuolo bianco, visto che il mio stomaco aveva cominciato a brontolare. Presi un croissant alla frutta e mi versai un bicchiere di latte. La colazione era sempre stata la mia parte preferita della giornata, ogni mattina Christopher passava a prendere Cleo, me lo trovavo lì seduto al bancone nella sua divisa di basket e me ne innamoravo ogni giorno. Chiusi gli occhi quando l'odore di qualcos'altro mi fece venire i brividi. Mi voltai verso Christopher, che era appena uscito dal bagno con un asciugamano avvolto intorno alla vita.

Sorrisi cercando di non sembrare una depravata, ma amavo i suoi muscoli accennati, erano imperlati d'acqua e lo facevano somigliare ad una statua, i suoi capelli lunghi invece, ricadevano bagnati sulle spalle. Mi posò un bacio sulla fronte e si mise a sedere di fronte a me.

"Va tutto bene?" chiese alzando un sopracciglio.

Andava tutto benissimo, ma il fatto che avessimo raggiunto una certa intimità, mi metteva in imbarazzo. Avevamo fatto l'amore, eravamo diventati una cosa sola, ci eravamo spinti ben oltre. Nonostante fosse una delle cose che avevo bramato per giorni, anzi per anni, mi mise una certa ansia addosso. Amavo Christopher da morire, ma adesso le cose si sarebbero davvero complicate. Non c'era in ballo solo la mia cotta adolescenziale, c'erano in ballo i miei veri sentimenti per lui.

Ero felice, di una felicità di cui non avrei saputo spiegarne a piene parole. Ma in fondo, troppo in fondo sapevo che quella felicità, fosse effimera e che col senno del giorno dopo, sarebbe svanita come un arcobaleno dopo la pioggia. Mi limitai ad annuire per non rovinargli la colazione, i suoi occhi mi sorrisero, infondendomi una certa sicurezza.

"Ti amo Chris" dissi spezzando quel silenzio imbarazzante.

Allungò una mano e strinse le sue dita alle mie, quelle stesse che mi avevano toccata, che mi avevano sentita gemere sotto il loro palpare, quelle stesse che mi avevano tenuta stretta per tutta la notte.

"Anch'io piccola Sasha" affermò con un sorriso dolce.

Mi sentivo spogliata di fronte a lui, mi sentivo trasparente come se Christopher mi ci avesse potuto leggere attraverso. Sentivo che la mia pelle non era più le stessa, che il mio stomaco era stato attorcigliato e calpestato da tutte quelle emozioni che stavo provando. Sapevo inoltre che dopo quella notte, le cose, soprattutto per me si sarebbero messe male. In quel momento, dipendevo da Christopher. Le mie tempie presero a pulsare, mi sarei messa ad urlare ma mia sorella Cleo, fu più veloce. Entrò come un razzo nella nostra stanza, scombussolandomi la giornata.

***

"Cosa cazzo sta succedendo?" chiese con un tono di voce notevolmente alto.

Aveva gli occhi sbarrati, le guance rosse ed un grosso borsone che si lasciò cadde ai suoi piedi. Sentii il mondo crollarmi sulle spalle, rompersi in mille pezzi e perforarmi la pelle e gli organi. Probabilmente smisi di respirare, perché l'aria mi mancò facendomi girare la testa. Christopher si alzò di scatto, quasi come se avesse preso una scossa elettrica, la raggiunse velocemente e cercò di abbracciarla.

In quel preciso istante mi sentii ferita nel profondo dell'anima, vederlo così vicino a mia sorella, vedere le sue mani cercare il corpo freddo e pieno di Cleo, mi fecero voltare lo stomaco. Cercai di trattenere le lacrime e di coprirmi il più possibile col lenzuolo. In quella stanza si era consumato l'amore tra me e Christopher, c'erano i chiari segni che la notte precedente fosse successo qualcosa, che andava ben oltre una semplice dormita.

My Sister's Boyfriend (CNCO/Christopher Velez) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora