Capitolo 6 - Ethan's Pov

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Cammino per i corridoi della scuola, vado a sbattere contro qualcuno, Noah.
-Ei.
Si gira ma non mi risponde.
-Beh potresti salutare.
Si avvicina e mi spinge con un braccio dentro la prima porta sul muro, ci ritroviamo dentro lo sgabuzzino.
Mi sbatte contro lo scaffale, mi guarda negli occhi e anche io lo guardo, non capisco cosa stia succedendo.
Mi cinge le braccia attorno al collo e mi bacia, rimango immobile per un attimo non capendo, poi metto le mie mani sulla sua schiena e ricambio il bacio. All'inizio è un bacio normale, di quelli che si danno un po' frettolosi ma comunque lunghi. Poi comincia a muovere la lingua verso le mie labbra, allora le socchiudo e la faccio entrare, le nostre lingue cominciano a danzare a ritmo di una musica inesistente.
Si avvicina sempre di più a me, alzandosi un pochino sulle punte per arrivare meglio alla mia bocca, io lo stringo ancora di più con le braccia e noto di poterlo circondare completamente da quanto è magro.
Stacca un attimo il viso dal mio, mi guarda negli occhi, apro la bocca per parlare ma mi stoppa ricominciando a baciarmi, mi bacia con foga, sempre con più passione, la mia testa va a puttane, non capisco più nulla. È un bacio lungo, veramente lungo. Mi stacco ansimando e lui anche, gli faccio un sorrisetto, ricambia con un occhiolino.
Allontana le braccia dal mio collo, sposta le sue mani sui miei fianchi e comincia ad abbassarsi, io sposto le braccia dalla sua vita. È in ginocchio davanti a me, mi guarda dal basso e si lecca le labbra, non vorrà mica...??
-Vuoi farlo davvero??
Dico tremando, fremo dalla voglia, lui non sa quanto aspettavo questo momento.
Non risponde.
Slaccia il bottone e tira giù la zip dei pantaloni. Solo al pensiero mi viene da sorridere.
Mi fa scendere i pantaloni fino alle ginocchia, poi con un solo gesto mi tira giù anche i boxer.
Mi guarda di nuovo con un sorrisetto, apre la bocca.

-ETHAAAAAN, SVEGLIATI.
Mi sveglio di colpo, mi metto una mano sulla fronte, sono completamente sudato. Che sogno... Cazzo mi stava per fare un fottuto pompino e mia madre mi ha svegliato.
-Stronza.
Sussuro.
-SE PARLI A BASSA VOCE NON SENTO
-PARLAVO DA SOLO.
In questa casa si urla sempre, anche di prima mattina porca troia.
Comunque era un cazzo di sogno non devo dargli particolare importanza, ma devo parlarne con Sam, sia di ieri che del sogno.

-SAM.
Sono arrivato davanti a scuola e vedo Sam qualche metro di distanza e io, da persona molto normale, ovviamente urlo per richiamare la sua attenzione.
Arriva da me con passo veloce.
-Ma io dico...sei coglione? Cazzo urli?
-Scusa, è che è successa una cosa.
-Andiamo in classe e poi mi racconti.

-In pratica ti stava per fare un bocchino.
-Esattamente.
Scoppia a ridere, io non ci trovo proprio nulla da ridere, non mi sembra una cosa divertente cazzo.
-Tu non stai bene.
-Cazzo Sam, non ho deciso io di sognarlo e non ho deciso di averlo sempre in testa.
-Ma quindi ieri lo stavi per baciare??
-No, non lo avrei baciato, eravamo solo particolarmente vicini, ma non lo avrei fatto.
-Devi stare attento Ethan, se lo stressi può succedere che lui non voglia più stare con te.
-Ma io non lo stresso, è lui che mi stava per fare un pompino.
-Era un cazzo di sogno Ethan.
-Beh comunque, io volevo solo fargli compagnia.
Abbasso la testa e divento un po' rosso.
-E volevo fargli vedere come sono bravo a Fifa.
-Ed ecco che se la tira.
-Eh uffa, devo farmi piacere in un qualche modo.
Sbuffa e alza gli occhi al cielo.
-Con il tempo gli piacerai.
-Ma tu hai detto che non è gay.
-Io non lo so se è gay o meno.
-Beh per me lo è, e cadrà ai miei piedi.
-Se sei convinto tu. Non mi stressare, però, se poi comincia ad odiarti perché gli stai appiccicato come una cozza.
-Io non gli sto appiccicato e comunque non mi odierà.
-Eppure l'altro giorno ti ha evitato malamente.
-Sono dettagli okay?
Fa di no con la testa e sorride.
Smetto di stressarla giuro.
-Ho capito, non mi vuoi aiutare. Faccio da solo allora.
-Non ho detto questo coglione.
Mi tira un coppino, parecchio forte.
-Ahia.
-Oh non fare il bambino. Non ho detto che non voglio aiutarti, semplicemente sto cercando di non farti fare la figura del coglione, tutto qua.
-Ma io sono coglione.
Faccio un sorriso e scoppia a ridere.
-Ecco vedi, stai serio ogni tanto perfavore?
-Che palle Sam. Mi è venuta voglia di stare attento, taci ora. Grazie.
Si sbatte una mano sulla fronte e poi alza di nuovo gli occhi al cielo. Non mi sopporta più e non le do tutti i torti, sono stressante e lo so anche io. Fra un po' mi passerà questa fase da super innamorato con solo Noah per la testa e comincerà quella del ragazzo serio che ci prova seriamente. E poi forse sì, forse piacerò a Noah, ma prima devo fargli capire di essere gay con i miei giochetti, che non sbagliano mai modestamente.

Wish you were gayWhere stories live. Discover now