Capitolo 32 - Ethan's Pov

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Ci siamo dati appuntamento in questa piazza almeno 20 minuti fa, però Daniele e Noah non sono ancora arrivati, preoccupati decidiamo di mandar loro un messaggio.
Dopo qualche secondo, due figure maschili ci vengono incontro ansanti.
-Scu-scusateci, abbiamo perso l'autobus...
Ci dice Dani mentre si fa aria con il colletto della maglia.
-Quindi avete corso fin qua presumo..
Chiede Sasuke con la sua risata cristallina, accompagnata dalle nostre risate un po' meno fini.
-Esatto.
Sospira Noah, avvicinandosi poi a me, fa per tirarsi su sulle punte, ma lo prevedo chinandomi, gli poso una mano sulla guancia umida e lo bacio lentamente, alza le braccia e le incrocia dietro la mia nuca, stringendo poi i miei capelli tra le sua dita.
Ci stacchiamo dopo poco ansimando leggermente, gli sorrido sulle labbra e mi giro verso i nostri amici che intanto parlano tra di loro.
-Ora possiamo andare??
Chiede impaziente Sam con le braccia incrociate e il braccio di Dani attorno alle spalle.
Io e il bassino annuiamo sorridendo.
Mi avvicino al suo braccio e gli sfioro la mano aspettando un suo qualsiasi gesto per stringergliela, ma lui non esita un attimo e la prende, facendo incrociare le nostre dita, le mie lunghe e affusolate e le sue piccole e magre, con qualche anello.

Ci ritroviamo seduti in un bar, isolato, piccolo e accogliente. All'interno ci sono davvero poche persone e possiamo ridere e scherzare ad alta voce, senza che nessuno si arrabbi perché facciamo confusione.
Tengo sotto braccio Noah ed ogni tanto gli lascio qualche bacio dolce sulla fronte o sulle labbra, al ché lui sorride leggermente. Andava tutto bene, non eravamo a scuola, ce ne stavamo per i fatti nostri a parlare delle nostre cose, qualcuno ha deciso però di rovinare la mattina.
-Guarda questi due froci di merda.
Dicono due ragazzi entrati da poco nel locale. Mi giro per guardarli interrogativo, non ho tanta voglia di litigare.
-Si veh, sto parlando con te.
Mi deride il più basso dei due, attirando l'attenzione anche degli altri al tavolo. Mi fermo un attimo a guardarli, li studio qualche secondo e capisco che saranno si e no di prima o seconda, si sono messi contro il ragazzo sbagliato. Non voglio far partire risse varie, solo parlare. Ma Noah non mi sembra d'accordo. Mentre penso al da farsi si alza e si avvicina ai due ragazzi, stranamente uno è davvero più basso di lui.
-Cos'hai detto scusa?
-Sisi, hai capito, frocio del cazzo.
Vedo Noah stringere i pugni e cominciare a tremare leggermente. Mi alzo in fretta dalla sedia e lo affianco, prima che possa dire qualcosa, il corvino sferra un pugno in faccia al ragazzo sconosciuto davanti a noi.
-Noah...
Sussuro piano, sorpreso dalla sua reazione.
-Non ti permettere...
Dice Noah incazzato al ragazzo a cui ha appena dato un pugno.
L'altro si avvicina al bassino al mio fianco e lo guarda con superiorità, poi gli tira un pugno a sua volta.
Daniele e Sasuke si alzano in fretta dalla sedia e vanno verso Noah.
Io e il ragazzo ci guardiamo negli occhi.
-Non ho paura di feccia come te.
Mi dice con sguardo schifato, quasi mi viene da sputargli in faccia, così sarà lui che farà schifo...
-Senti non voglio fare casini, tu e il tuo amico potreste tranquillamente andarvene e non rompere il cazzo..
-Non mi faccio dare ordini da te..
Mi dice il ragazzo, continuando a guardarmi male.
-Va bene, ce ne andiamo noi.
Gli dico girandomi poi, verso gli altri e facendo cenno di andarcene. Lasciamo i soldi sul tavolo e togliamo il disturbo.
-Sisi scappate.
Ci dice il ragazzo che ha preso il pugno, mentre si massaggia la guancia.
-Meglio per voi che me ne vada..
Dico con sicurezza dandogli le spalle.
Sbotta e sputa in terra al suo lato.
Io sospiro e scuoto la testa in negazione.

-Chissà perché alzare questi polveroni inutili..
Dice Sam con le mani in tasca, mentre calcia un sassolino in terra.
-Voglio dire non avete fatto nulla...
Sospiro.
-È così però, io ci sono abituato, so che con queste persone è inutile parlare, bisogna andarsene e basta. Tu Noah stai bene?
Chiedo al ragazzo al mio fianco che ancora si tiene una mano sul naso.
-Sisi, non ti preoccupare.
Dice poco convinto. Con un braccio lo avvicino e lo avvolgo in un abbraccio, facendolo scomparire nel mio petto. Lui ricambia e mi stringe più forte. I ragazzi non sanno cosa dire, semplicemente si fermano a guardarci, nessuno parla, stiamo per qualche minuto così, senza preoccuparci delle persone intorno.

Sono già le 10 di sera, siamo rimasti a pranzo fuori e al pomeriggio siamo tornati a casa di Noah, solo io e lui, abbiamo studiato, gli ho dato una mano in matematica e fisica e abbiamo guardato una serie tv. Abbiamo appena finito di cenare e ora stiamo giocando alla Play.
Noah perde per l'ennesima volta e mentre si alza per prendere da bere, fa cadere il joystick che si rompe.
-Mi sa che dovremmo fare a turni ora.
Dice sbuffando.
Io annuisco e finisco la mia partita, per farne partire subito un'altra che si fa estremamente lunga.
-Ma non finisci più?
Mi chiede esausto.
-A quanto pare..
Gli rispondo io alzando le spalle.
Il ragazzo si mette al mio fianco in ginocchio e comincia a baciarmi il collo, le clavicole, per poi scendere ai muscoli sulle braccia scoperte, per via della maglietta a maniche corte.
Sussulto leggermente e giocare diventa un po' più difficile.
Stacca le sue labbra dal mio corpo e con la coda dell'occhio vedo che si mette in ginocchio davanti a me, esattamente tra le mie gambe.
-Cosa vorr-
Non faccio in tempo a chiedergli cosa vuole fare che mi dice di stare zitto. Io obbedisco continuando a giocare, lanciandogli qualche sguardo di tanto in tanto. Infila la testa tra le mie braccia che tengono il joystick e tira su la maglietta, comincia a baciare il mio addome basso, una scia di brividi mi percorre il corpo.
Alza una mano e la appoggia sul mio membro e l'altra sul lembo dei pantaloni.. Comincia a massaggiare da sopra il tessuto dei pantaloni. Gemo al suo tocco e la mia erezione si fa più visibile, non so dove vuole arrivare, ma tutto questo mi piace.
Non smetto di giocare, ma perdo una vita dopo l'altra.
-Continua a giocare.
Mi dice mentre sfila i miei pantaloni della tuta. Poi riappoggia la mano sul mio membro, i boxer si fanno stretti e Noah me li toglie definitivamente, mi guarda l'erezione e si lecca le labbra.
Finalmente capisco le sue intenzioni, comincio leggermente a sudare.
Avvicina la sua bocca al mio membro e lecca la punta dolcemente, una scarica di brividi mi pervade il corpo. Perdo la partita, faccio per appoggiare il controller.
-Fanne partire un'altra.
Mi dice quasi sussurrando, io ricomincio una nuova partita.
Dopo aver leccato un'altro paio di volte la punta, lo prende in bocca e si spinge più in avanti, fino ad inglobarlo completamente.
Gemo e sussulto.
-Noah..
Dico sussurrando.
Lui mi guarda dal basso e comincia a leccare ogni parte della mia erezione pulsante.
Tolgo una mano dal controller e la metto tra i suoi capelli, spingendolo di più verso di me.
Lo sento ansimare, poi comincia a dondolare la testa, avanti e indietro, cominciando a succhiare.
Il mio viso comincia ad imperlarsi di sudore, la mia erezione si fa pulsante dentro la sua bocca e la mia concentrazione sparisce, così che perdo un'ultima volta. Decido di spegnere definitivamente.
-Si, Noah continua.
Dico con una mano tra i suoi capelli e l'altra sulla sua spalla.
-S-stai andando così bene.
Dico tra un gemito e l'altro. Comincio a muovere il bacino verso la sua bocca per farlo arrivare in profondità, la mia eccitazione arriva alle stelle. Inarco la schiena e appoggio la testa allo schienale del divano.
-Sto per venire Noah.
Dico spingendo ancora di più il suo viso verso il mio membro.
Aggiunge la lingua mentre succhia e dopo qualche secondo vengo nella sua bocca, sussurrando il suo nome.
Mi guarda soddisfatto e ingoia il mio sperma, poi si alza e si mette a cavalcioni su di me, cominciando a mettere le mani sotto la mia maglietta, muovendosi sul mio petto.
Poi mi bacia subito con foga, senza aspettare permessi vari. Gli metto una mano sul fondo schiena e lo avvicino di più a me.
Sposto l'altra mano sull'orlo dei suoi pantaloni e li sfilo.
-Ora è il tuo turno.
Gli dico ghignando.
Prendo in mano il suo membro e comincio a pomparlo velocemente, lui appoggia la testa nell'incavo del mio collo e geme, dandomi dei brividi. Mette le mani sui miei fianchi, così da avere un appoggio per spingere a sua volta verso di me. Mentre lo masturbo, gli lascio dei baci sul collo e parecchi segni violacei.
-Di più Ethan.
Mi chiede ancora appoggiato alla mia spalla.
Mi muovo più velocemente con la mano.
-S-sono quasi al culmine...
Continua a muovere i suoi fianchi verso la mia mano, per poi venire qualche secondo dopo sulle mie cosce.
Si rimette in posizione eretta sopra le mie gambe...
Siamo due disastri, sudati, mezzi nudi, con i capelli messi a cazzo e i pantaloni sparsi sul divano.
Prendo il suo volto tra le mani e lo bacio dolcemente.
-Ti amo Noah, cazzo, davvero tanto.
Gli dico, non mi importa se non è così per lui, al diavolo, deve sapere cosa provo io.
-F-forse anche io ti amo...
Dice, sussurrandomi sulle labbra per poi baciarmi nuovamente e nascondere il suo leggero rossore sulle guance. Non posso nascondere la mia felicità a questa sua rivelazione, non è un "ti amo" però quasi, penso sia davvero tanto per lui.
-Andiamo a letto, ti va??
Gli chiedo sorridendo.
-Si, prima mettiamo un po' a posto.
Mi dice grattandosi la nuca in imbarazzo.
Io annuisco ed entrambi ci alziamo.

Dopo questo capitolo preparatevi, non dico altro.

Wish you were gayWhere stories live. Discover now