Capitolo 10 - Ethan's Pov

9K 417 159
                                    

-Dove mangiamo??
Mi chiede Sam affamata saltellando sui piedi come una bambina che sta per prendere il suo gelato.
-Non so... Sushi??
Mi gratto la nuca confuso. Non ci avevo proprio pensato.
-Okey.
Mi fa un ampio sorriso a 32 denti e mi prende a braccetto.

-Ethan...
Sam richiama la mia attenzione e io alzo la testa mugulando in assenso. Lei si mette a ridere nel vedere che ho le labbra tutte sporche di salsa di soia. Poi torna seria.
-Dove sei finto all'intervallo?? Dietro non c'eri.
Abbasso la testa e mi gratto la nuca in imbarazzo, sento il viso andare a fuoco.
-Ero con Noah...
Sussurro completamente rosso, cercando di non balbettare.
-Quante volte ti ho detto di non stargli addosso??
Sbuffo e alzo il viso.
-È lui che mi ha spinto in quel dannato sgabuzzino, è lui che ha cominciato ad urlarmi contro ed è lui che ho baciato.
Dico tutto d'un fiato, felice di essermi tolto un enorme peso. Avevo detto a Noah che sarei stato zitto, ma Sam è Sam.
Lei mi guarda con la bocca aperta e gli occhi spalancati, mette giù le bacchette.
-Ora ti odia direi.
Dice con fare ovvio, sapevo che avrebbe detto così.
-Beh, appena l'ho baciato si è staccato e mi ha tirato un pugno dritto in faccia.
Mi giro un po' di lato e mi punto il labbro, Sam nota il gonfiore e il viola che ho coperto con un po' di burro cacao rosa e il suo fondotinta, che mi sono premurato di rimettere al suo posto finito l'intervallo, così che non si accorgesse di nulla.
Apre la bocca e fa un ''o" e si avvicina un po' per guardarmi meglio.
-Cazzo...
-No no, ma dopo mi ha guardato un po' le labbra e mi ha baciato di nuovo, di sua volontà. Mi ha colto di sorpresa, io pensavo fosse incazzato e invece me lo sono ritrovato appeso al collo, chissà cosa avrà pensato...
A Sam spunta un enorme sorriso sul viso e io continuo con la mia storia.
-E quindi lo vedevo rilassato allora gli ho messo le mani intorno alla vita e ho cercato di approfondire il bacio, aspettandomi un rifiuto.
Sam mi guarda sognante, mi fermo un attimo e mi incita ad andare avanti.
-E invece ha socchiuso le labbra e siamo andati avanti.
La ragazza di fronte a me caccia un urletto spastico e batte le mani.
-Ad un certo punto hanno bussato e ci siamo staccati, però non c'era nessuno. Gli ho fatto un sorrisetto e anche lui mi ha sorriso, dio quanto era bello. Poi mi ha pregato di non dirlo a nessuno ed è uscito come se non fosse successo nulla. Sorrideva però, aveva un sorriso splendido.

Tiro un pugnetto sul braccio di Sam per farla svegliare dal suo momentaneo stato di trance.
-Scusa, stavo immaginando la scena.
Le faccio un sorriso e scuoto la testa.
-Siete così carini!
-Si, ma stai zitta... Non dovresti nemmeno saperlo.
-Se vi mettete sono la prima che deve saperlo.
Scuoto la testa in assenso.
-Si, magari era solo in crisi e mi ha baciato a cazzo.
-Ma vai.
Tira su una mano e la sbatte contro l'aria per mandarmi a quel paese scherzosamente.
-Se ci mettiamo insieme lo terremo segreto per un bel po' secondo me.
-Si, ma non potete vedervi di nascosto...
Dice con fare ovvio e il volto serio. Alzo le spalle e sorrido.
-Beh, perché no??
Si sbatte una mano sulla fronte in negazione.

Gli scrivo, non gli scrivo... Cazzo non so che fare, forse sarà felice o forse mi odierà ancora di più. Appoggio lo zaino sulla sedia e mi siedo sul letto a gambe incrociate, tiro fuori il telefono dalla tasca, lo sblocco e vado sul suo contatto. È online, aspetto qualche minuto sperando in uno sta scrivendo, che però non arriva. Oh fuck, tanto gli sto già sul cazzo.

Ethan:
Ei

Tanto non mi risponde, scuoto la testa in segno negativo e blocco il telefono, mi vibra in mano, oh cazzo...

Noah:
Ei.
Come va??

Mi spunta un sorriso enorme, non mi aspettavo un po' di apparente interesse invece, eccolo qui, quasi interessato a sapere come sto.

Ethan:
Tutto bene dai.
Te?

Noah:
Mah, insomma..
Sono un po' perso nei pensieri.

Ethan:
Mm...
E a cosa pensi?

Noah:
Penso a ciò che è successo oggi.

Oh... Non so cosa rispondergli, forse dovrei dire che ci penso anche io però poi diventa un "è stato così bello" o "non aspettavo altro". Che schifo, è roba così da ragazze e da gay... Oh si aspetta, io lo sono, ma no. Non sono così patetico.

Ethan:
Se vuoi possiamo parlarne, non so domani all'intervallo...

Noah:
Preferirei di no in verità.
C'è così tanta gente a scuola.

Effettivamente ha ragione, ma non penso che verrebbe a casa mia... Però chiedere non penso sia un problema, ma se poi pensa male, dai ma cosa vuoi che gli faccia, mica lo stupro...

Ethan:
Non so, ti va se ci vediamo nel pomeriggio.
A casa mia se non ti va di stare fuori.

Noah:
Non è che poi mi stupri eh??

No, cristo santo, non ti voglio stuprare, voglio capire, quanto vuoi capire te cosa provi e qual'è il tuo orientamento sessuale coglione.

Noah:
No vabbè scherzo.
Va bene.
Vengo per le 4 ok?

Cristo sto deficiente mi fa prendere dei colpi di cuore assurdi. Faccio un sorriso a 32 denti e non esito a rispondere con un bel sì, forse con qualche punto esclamativo di troppo.

Non ci credo, domani vedrò Noah, da soli, non proprio un appuntamento, però sì ecco, potrei farlo diventare. Prendo un paio di birre, preparo la Play. O forse passeremo un'ora a gridarci in faccia le peggiori cose perché lui non voleva baciarmi, che ho fatto una cazzata, che la nostra amicizia, che poi non è proprio mai esistita, non potrà mai esserci.
Adesso comincio seriamente a preoccuparmi... E se poi non volesse più parlarmi?? Come farò a passare altri 3 anni vedendolo tutti i giorni e non poterci parlare per uno stupido bacio, che per me non era poi così tanto stupido. E forse nemmeno per lui...

Wish you were gayWhere stories live. Discover now