Capitolo 19 - Noah's Pov

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Un nostro compagno ha invitato tutta la classe per una festa a casa sua, alcol e musica, ci vado sicuro. Non me la perderei mai.

Noah
Ei Ethan. Vai alla festa di Marco??

Gli mando un messaggio perché voglio chiamarlo a casa mia dopo la festa, solo a dormire, nulla di più.

Ethan
Si, e giuro che stavolta non bevo.

Noah
Se vuoi un po', ma massimo ti fai me.

Faccio una risatina e mia madre dall'altra poltrona mi guarda male. Abbasso lo sguardo arrossendo e vedo che mi ha già risposto.

Ethan
Va bene. ;-)

Noah
Ti va di venire da me prima e dopo?? I miei non ci sono, vanno via un paio di giorni.

Ethan
Uhuh, va bene.

Noah
Dai, non pensare male...

Io continuo a ridere e mia madre continua a guardarmi malissimo, ma che vuole?? Bah.

Ethan
Tranquillo, AHAHA. Ci sono.

Noah.
Ti mando la posizione. Così arriviamo e usciamo in due momenti diversi, se no è sospetto.

-Mamma, sabato vado ad una festa, dopo viene un mio amico a dormire, va bene??
Alza gli occhi dal giornale e mi guarda storto.
-L'importante è che sia un ragazzo, io e tuo padre non ci siamo.
Nascondo un sorrisetto.
-Sisi tranquilla.
Mi scappa una risatina e mugula qualcosa in assenso. Ho paura di cosa possa fare quella donna. Spero solo che non metta delle telecamere da qualche parte.

Forse dovrei dire ai miei amici di Ethan e lui dovrebbe dirlo a Sam. Sarebbe meglio per tutti, smetteremmo di fingere, potremmo andare tutti d'accordo senza momenti imbarazzanti. Però Dani non accetterebbe, sarebbe difficile da accettare per lui. È così chiuso ed effettivamente lo ero anche io prima di incontrare Ethan. Io e lui non siamo ancora nulla, non sono sicuro di ciò che provo per lui, non è indifferente e penso che potrei provare a frequentarlo seriamente. Tipo metterci insieme, mercoledì gli ho detto che non ero sicuro, in questi 2 giorni ci ho pensato parecchio. Forse sono quasi pronto ad una relazione con un ragazzo, sarà strano, parecchio strano. Ma finché non provo, non saprò mai quanto potrebbe piacermi. Se non funziona la finirò, non voglio illuderlo, ma se va bene potrebbe essere davvero una bella storia.

-Ei Noah.
Apro la porta, e senza tanti saluti mi fiondo sulle sue labbra. I miei se ne sono andati da un po' e anche Iris.
Si stacca e mi fa un dolce sorriso. Ridacchia.
-Almeno posso entrare??
Mi sposto velocemente.
-Sisi scusa.
Si toglie le scarpe e riporta l'attenzione su di me. Mi fa una carezza.
-Non ti preoccupare.
Abbasso la testa e arrossisco.
-Questo dove lo metto??
-Vieni, andiamo su.
Gli prendo una mano e lo trascino su, anche se ha il passo più lungo lui.
Entriamo in camera mia.
-Dio, che figata.
Appoggia lo zaino sulla sedia e comincia a guardarsi intorno. Effettivamente ho una camera parecchio grande. Poi si siede sul letto. Mi tira la maglietta e mi giro, mi prende verso di sè baciandomi. Mi metto a cavalcioni su di lui e comincio a muovere le mani sulla sua schiena mentre ancora ci baciamo. Alzo la maglietta da dietro la schiena e comincio ad accarezzarlo. Si scuote un attimo. Si stacca leggermente e dice qualcosa.
-Hai le mani fredde...
Rido e lo bacio nuovamente continuando ad accarezzare la sua schiena, lui fa lo stesso, le sue mani sono grandi ed affusolate e soprattutto sono calde, mai quanto le mie. I suoi movimenti mi mettono i brividi lo stesso. Mi stacco con mio dispiacere.
-Dobbiamo prepararci.
Tolgo una mano dalla sua schiena e mi allungo verso il telefono.
-Sono quasi le 19 e 30.
Sbuffa e mi bacia velocemente. Mi alzo e lui fa lo stesso.

Wish you were gayWhere stories live. Discover now