Capitolo 20 - Ethan's Pov

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Apro gli occhi lentamente e guardo il soffitto, non è camera mia. Allarmato mi giro di lato e noto il viso di Noah appoggiato alla mia spalla. Mi ricordo ciò che è successo la sera precedente, mi esce un sorriso e soffoco una risata per non svegliare il ragazzo al mio fianco, che lo stesso si muove.
Lo guardo un po', con gli chiusi sembra un bimbo innocente, peccato che non lo è più di tanto. Ha i capelli arruffati che gli ricadono un po' sulla fronte, non troppo dato che li ha tagliati una settimana fa penso. Scuote un po' la testa e apre gli occhi. Apre la bocca per dire qualcosa, ma ha la bocca ancora impastata dal sonno.
-Buongiorno raggio di sole.
Sussurro io, accennando un sorriso.
Lui si avvicina un po' e mi lascia un bacio dolce sulle labbra. Muovo il braccio sotto di lui e lo stringo più a me e con l'altra mano gli metto a posto i capelli. Anche lui alza una mano e mi scompiglia i capelli. Muovo la testa e lo fulmino con lo sguardo. I capelli ti prego no...
-No dai...
Mugulo in negazione.
-Che dici ci alziamo??
Abbasso lo sguardo per guardare la sua reazione. Mi stringe di più e scuote la testa.
-Non mi va. Sto bene qua.
Continuo ad accarezzargli la schiena dolcemente.
-Quindi i tuoi non ci sono??
-No, fino a stasera tardi. Però devo studiare.
-Sisi, prima di pranzo torno a casa, se no mia madre si preoccupa.
Mi smuovo un po' sotto di lui sperando si alzi, ho fame in verità... Anche se non vorrei rovinare del tutto questo momento.
Noah, con l'aiuto del gomito, si alza, così faccio anche io. Lui rimane disteso sul letto e mentre mi tiro su, lui mi prende la maglietta e mi fa andare sopra di lui. Punto i gomiti e lo guardo da sopra, lo bacio. Lui ricambia con foga e il bacio si intensifica sempre di più. Gli metto una mano vicino alla nuca e gli accarezzo i capelli e lui mi accarezza il petto da sopra la maglietta. Comincio ad accarezzargli la gamba all'esterno e lui mi mette una mano sul fondo schiena e lo stringe leggermente, un brivido mi percorre la schiena. Porto la mano verso l'interno coscia e Noah la piega così da toccare il mio fianco.
Mi avvicinò all'inguine, ma questa volta non reagisce male, anzi mi stringe più verso di sé e mi mette le mani sotto la maglietta.
Mi stacco un attimo da lui.
-Ti ricordi di ieri sera??
Mi guarda sorpreso.
-Non tantissimo. Perché??
Scuoto la testa.
-Nono, niente.
Mi guarda e si morde il labbro, mi accarezza la nuca.
-Ti va di farlo.. Ora??
Lo guardo bene negli occhi, un po' mi aspettavo questa domanda. Non esito a rispondere.
-Va bene. Hai i preservativi?
-Forse sono in camera dei miei...
Mi alzo da lui e mi metto su un fianco. Lui si alza e io lo seguo verso la camera dei suoi. Comincia a rovistare nei vari cassetti e tira fuori una scatolina azzurra..
-Non pensavo i miei scopassero ancora..
Comincio a ridere e tiro fuori una bustina per poi rimettere tutto a posto e tornare in camera. Lo appoggiamo sul comodino e riprendiamo da dove eravamo rimasti.
Noah mette le mani sui bordi della mia maglietta e cerca di toglierla, gli tremano le mani.
-Ei tutto ok??
Gli chiedo preoccupato.
-Sisi, sono solo un po' in ansia, non l'ho mai fatto con un ragazzo...
Gli accarezzo uno zigomo.
-Non devi avere paura sono solo io, Ethan.
Con una mano lo aiuto a togliermi la maglietta e io sfilo la sua. Mi metto in ginocchio con lui sotto e slaccio il nodo dei suoi pantaloni della tuta grigia. Glieli sfilo non troppo ferocemente per non metterlo troppo a disagio, lui rimane in boxer. Con le mani tremanti si avvicina al mio elastico.
-Aspetta faccio io.
Gli sorrido e lui arrossisce leggermente.
Mi sfilo i pantaloni abbastanza velocemente e ci ritroviamo entrambi in boxer.
-È tutto così nuovo.
Sussura a bassa voce Noah.
-Non sei obbligato a farlo.
-No, voglio farlo.
Mi dice convinto anche se ancora trema.
Mi piego su di lui e lo bacio sulla fronte. Lui porta la mano sui miei addominali.
-Perchè hai dei succhiotti qui??
Ghigno.
-Me li hai fatti tu ieri sera.
Arrossisce. Direi che non si ricorda, vabbè.
Sposta la mano e la mette sopra i miei boxer.
Comincia a muoverla senza però entrare nelle mutande, capisco la sua ansia.
La mia erezione si fa più pulsante e finalmente tira giù i boxer, con un movimento della gamba me li sfilo e li faccio cadere a lato del letto. Aspetta qualche secondo poi comincia a muovere la mano, mi piego su di lui e lo bacio, si ferma.
-Continua, ti prego...
Gli chiedo quasi supplicando, obbedisce e continua a darmi piacere, muovendo la sua mano fredda sulla mia erezione. Ansimo tra un bacio e l'altro, con una mano mi tengo su e con l'altra vago per il suo corpo, accarezzando ogni punto, ogni fessura, ogni angolo nascosto. Comincio a scendere con i baci, gli mordo il lobo dell'orecchio e lui inarca leggermente la schiena, bacio il collo, lecco la clavicola, do baci casti, tra un gemito e l'altro. Sono così concentrato da non accorgermi che ha smesso di muovere la mano. Il perché non lo so, non glielo chiederò, mi tiro un po' su e lo guardo meglio negli occhi. Ricomincia subito a muovere la mano. Sono quasi al culmine, ma no, non è finita. Metto una mano sulla sua in movimento e si ferma.
-Ora è il mio turno.
Con l'altra mano libera prende il contraccettivo e me lo mette assicurandosi che sia messo bene.
Mi alzo sulle ginocchia per dargli spazio per girarsi.
-Sei sicuro?
Con la voce tremante mi risponde.
-Si.
Mi piego un po' in avanti e metto una mano sul suo fianco e con l'altra porto la sua sul suo membro, comincio a fare movimenti circolari con le dite tenendo la sua mano poi mollo e continua da solo a darsi piacere. Metto l'altra mano sul fianco e muovo lentamente l'erezione sulle sue cosce e sul suo culo. Geme di piacere, capisco che non sta più nella pelle. Continuo ad accarezzare il suo fondo schiena, quando noto che la mia erezione è pulsante decido di entrare, lentamente, ho paura di fargli male.
Fa un urletto di piacere, poco etero, come lui d'altronde. Comincio a muovermi dentro di lui, prima lentamente.
-T-ti prego, vai p-più forte.
Geme, cercando di mantenere la calma. Obbedisco ai suoi ordini e aumento il ritmo dei miei movimenti. Continuando a cercare il suo punto debole. Mi fermo un attimo e gli do un bacio sulla schiena, poi lecco per dargli dei brividi in più.
-Dai cazzo...
-Oh, arrabbiato..
Rido, lui si gira con sguardo supplichevole.
Comincio ad andare sempre più veloce e finalmente arrivo al suo punto debole e raggiunge l'orgasmo, per poi venirsi sulle mani e io subito dopo di lui all'interno del preservativo. Esco da Noah e dopo si gira per guardarmi. Mi sdraio e lui si mette al mio fianco stringendomi.
-Non pensavo mi sarebbe piaciuto così tanto.
Mi dice mentre mi tolgo il preservativo. Avvicina una sua mano alla mia e finisce di toglierlo, lo butta da qualche parte per la stanza per poi accarezzarmi l'interno coscia dolcemente.
-Solo merito mio.
Lo guardo sorridente.
-Penso anche io..
-Non ti ho fatto così male vero?
-No, anzi.. È stato parecchio eccitante. Sei un esperto mi sa...
-Beh, un po' eccessivo... Non era la prima volta, ma non mi va di parlarne eh.
-Già, nemmeno a me.
-Grazie Ethan.
-Di cosa??
-Di questo.
Sorrido e lui continua ad accarezzarmi le gambe silenziosamente.

Wish you were gayWhere stories live. Discover now