Capitolo 39 - Ethan's pov

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Due capitoli di Ethan già, questo l'avevo scritto tempo fa e non mi va di cambiare il pov.

Mia madre esce con le sue amiche fino a stasera, quindi io e Noah ne approfittiamo per ripassare matematica per la sua verifica di domani, in cui deve prendere assolutamente la sufficienza.

-Dai mai ti risulta questa espressione??
Noah sbatte la testa sul tavolo e sussurra una imprecazione. Poi alza la testa tutto spettinato e mi fa gli occhi dolci.
-Mi dai un mano...
Gli porgo la mia mano e lui sbatte la sua sulla fronte in segno di negazione.
-Sei un coglione.
Gli prendo la mano e mi alzo, mi guarda confuso e lo invito a seguirmi. Lo tiro dentro la camera e chiudo la porta, anche se in casa non c'è nessuno.
-Per oggi basta matematica forse...

Gli faccio un sorrisetto, mi prende per il colletto del maglione e mi tira verso di sè e comincia a baciarmi, direi che ha capito il mio piano.
Lo spingo senza troppa forza in avanti e cade sul letto, mi posiziono sopra di lui e comincio a baciargli il collo e la mascella, lui intanto inclina la testa all'indietro.
Gli sbottono la camicia lentamente continuando a baciarlo sul collo e lui fa lo stesso.
Una volta tolta completamente la camicia, lascio qualche segno violaceo sui suoi pettorali e sulle sue clavicole, in modo che siano poco visibili.
Con un solo gesto del braccio Noah mi leva il maglione e mette le sue mani fredde sotto la mia maglietta, comincia ad accarezzare i miei addominali, sento dei brividi percorrere tutta la schiena, un po' dal freddo e un po' dall'eccitazione.
Mi tolgo la maglietta, Noah si lecca le labbra e poi le porta sul mio addome, comincia a lasciare una scia di umidi baci, fino ad arrivare alla cintura dei jeans. Con un po' di fatica riesce a togliermela e io tolgo la sua della Off-White e la butto in terra dove ci sono anche gli altri indumenti.
-Oh ma stai attento che costa un sacco quella cintura.
Gli metto due dita sulla bocca per zittirlo e lui sbuffa.
Comincio a slacciare la zip e poi i pantaloni cadono e subito dopo i boxer, mi mordo il labbro e con due dita comincio a sfiorare la sua erezione, più dura del solito. Noah comincia ad ansimare, io continuo a baciargli il collo e comincio a fare su e giù con la mano, il ragazzo davanti a me geme. Lo bacio sulla bocca per soffocare il suo verso. Stanco di essere lui a subire, con un colpo di bacino gira la situazione. Ora è lui sopra di me. Mi toglie i pantaloni velocemente e così anche la biancheria. Il mio membro è particolarmente pulsante. Anche lui comincia a muovere la mano e io non posso far altro che provare piacere. Ci stiamo soddisfando i nostri piaceri a vicenda. Noah muove la mano sempre più veloce e quasi arrivo al culmine.
-S-sto venen-
Si ferma di scatto. Lo guardo sorpreso.
-Beh, vuoi che finisca così in fretta?
Si alza e sculetta verso la mia scrivania, cazzo che culo. Mi alzo a mia volta e mi metto dietro di lui, gli accarezzo la schiena e lo bacio, poi con una mano gli stringo il culo sodo che si ritrova e lui si gira con un sorriso stampato in faccia. Alza su una mano con un preservativo e subito lo prendo.
-Vuoi avere tu l'onore??
Lo apro e poi glielo ripasso.
Con un gesto veloce me lo mette e si assicura che sia infilato bene. Si gira per andare verso il letto, ma con un braccio lo fermo e lo giro di nuovo.
-Ormai stiamo qua.
Rimane sbigottito, ma poi si posiziona un po' meglio davanti a me e fa in modo che la scrivania coincida perfettamente con il suo busto, così non si fa male.
Comincio a strusciare la mia erezione contro il suo sedere, cosa che lo fa gemere.
-Cazzo Ethan muoviti.
Mugolo, adesso soffri e aspetti.
Faccio scivolare una mia mano sul suo fianco, cominciò a disegnare dei cerchi invisibili in modo delicato, avvicinandomi sempre di più al suo punto debole, poi arrivò di nuovo lì ma questa volta non lo prendo in mano. Prendo la sua mano con l'altra mia libera e la porto sulla sua erezione.
-Comincia pure.
Allora inizia a darsi piacere con una mano e l'altra è ancora appoggiata alla scrivania. Comincia a sudare e decido di entrare in lui in un solo colpo. Fa un piccolo balzo, mentre io mi muovo dentro di lui, ancora piano, lui continua a muovere la sua mano.
-Cazzo, più forte.
Ghigno e vado sempre più forte, stacca la mano libera dalla scrivania e la porta dietro di sè così da tenermi i capelli e portare il mio viso sul suo collo. Comincio a leccare delicatamente il suo collo e gioco con il lobo delle orecchie, il tutto mentre ancora spingo dentro di lui, non trovando il punto giusto per farlo venire.
Con una mia mano, tengo il suo addome e lo spingo verso di me così da intensificare il tutto e finalmente arrivo al suo punto debole.
-AH, CAZZO...
Raggiunge l'orgasmo e viene sulle sue mani e io subito dopo dentro il preservativo.

Si rilassa un attimo e io lo abbraccio da dietro, gli bacio la guancia e vedo che sta sorridendo.
-Ei Noah...
-Dimmi.
Sta ancora ansimando, una goccia di sudore gli scende dai capelli.
-Ti amo...
Scuote la testa con un sorrisetto.
-Anche io. Però, cazzo, potevi essere più buono con me e andare al sodo subito, invece di farmi soffrire così coglione.
-Era proprio questo il bello.
Mi stacco da lui e levo il preservativo che butto nel pattume sotto la scrivania. Vado a sdraiarmi sul letto e lui mi segue. Si mette con il viso sopra il mio petto e io comincio a giocare con i suoi capelli.
-Dovremmo tornare a fare matematica...
-Ah fanculo la matematica.
-Dai che almeno la prendi sopra.
Sbuffa e si alza annoiato, mi sbatte in faccia i pantaloni e me li metto in fretta, fa uguale anche lui. Usciamo dalla camera e notiamo mia madre sul divano con accesa la tv.
Guardo in fretta l'orario e noto che più o meno è arrivata da 10 minuti, io e Noah ci guardiamo in panico.
-Ciao ragazzi come va?? Vedo che avete finito di studiare.
Dice indicando con lo sguardo i libri di matematica sul tavolo della cucina.
-S-stavamo facendo una pausa.
Dico leggermente in imbarazzo, grattandomi la nuca. Noah scoppia a ridere.
-Si, avevo mal di testa, non ci capivo più niente, gli ho chiesto se ci potevamo stendere una decina di minuti, ora va meglio, riprendiamo dai.
Guarda mia madre convinto, poi mi prende una mano e mi trascina sulla sedia.
-Merda....
Sussurro guardandolo.
-Tanto sono stato silenzioso, non rompere, non ha sentito nulla.
Mugulo in assenso, ancora rosso in volto.
-Ok, quindi... non ti viene questa??
Il ragazzo annuisce abbassando gli occhi sul quaderno.
-Adesso la facciamo venire.
Gli dico leccandomi un labbro.
-Vabbè Ethan, ma sei fai così.
Sbotta battendo le mani sul tavolo, io scoppio a ridere.

Sono in tempo uhuh.

Wish you were gayWhere stories live. Discover now