Capitolo 12 - Ethan's Pov

8.7K 386 107
                                    

Noah è andato via da un po' e non faccio altro che sorridere incondizionatamente. È stato così bello e dolce, mi sarei aspettato un rifiuto e forse era il suo intento iniziale, ma penso abbia leggermente cambiato idea. Non penso di essere effettivamente innamorato di lui, ma ci sono tanti, tanti sentimenti che provo per lui e quando sto con lui, mi piace.

-Quindi oggi pomeriggio hai visto Noah giusto??
Sam non se ne perde una, sono minuti ormai che parliamo, sapevo sarebbe venuto fuori l'argomento.
-Si.
Mi gratto la nuca in imbarazzo e faccio un sorriso storto.
-E quindi??
Si avvicina un po' a me, come per sentirmi meglio, io invece sono solo a disagio.
-Niente.
Alzo le spalle e guardo il muro dietro di lei, non riesco a mentirle se la guardo negli occhi.
-Come niente?
Scuote la testa in segno di negazione e mi mette una mano sulla spalla.
-Niente.
Dico con più convinzione.
-Si ma cosa vuol dire niente?
-Vuol dire che tra noi non funzionerà, lui era preso dall'eccitazione del momento, ma ci ha riflettuto e ha capito di aver fatto una cazzata.
Sento il viso avvampare, abbasso la testa cercando di fare il finto rimasto male, dato che so di star dicendo delle grandi cavolate, ma è per il nostro bene direi.
-Oh, mi dispiace così tanto Ethan.
Si avvicina a me e mi abbraccia, ricambio e nascondo il viso nell'incavo del suo collo, per evitare che mi veda sorridere.
-Però dai, era troppo evidente, ti pare che uno come Noah possa essere davvero gay o per metà gay o quello che è. Ne troverai sicuramente un altro o un'altra che ti apprezza così come sei.
Annuisco e lei mi accarezza la schiena, che scena patetica, non so quanto resisterò, dire le bugie a Sam è seriamente difficile per me.
-Ah, domani andiamo a pranzo con Dani ed Emma, e di conseguenza Noah. Scusa me lo hanno chiesto e pensavo sarebbe andato tutto bene tra di voi.
Alzo il viso e la guardo sconsolato, fingendo ovviamente. Lei mi mette una mano sulla guancia e con il pollice mi accarezza.
-Mi dispiace.
-Non ti preoccupare, adesso siamo "amici"...
Faccio il segno delle virgolette con le dita, non ci crede nemmeno lei. Spero solo non sarà troppo difficile essere diffidente nei confronti di Noah, ma dovrò allenarmi dato che non so quando finirà tutta questa falsa.
Sam mi fa un sorriso colpevole e si alza dal mio letto.
-Vado Ethan, devo studiare per domani.
-Ciao Sam. E Dani ed Emma non sanno che ci siamo visti
La saluto con la mano e lei se ne va annuendo alla mia ultima affermazione, chiudendosi la porta alle spalle.
Appena sento che la porta principale sbatte, sorrido e mi alzo in piedi cercando il telefono, devo scrivere a Noah, di domani e di Sam.

Ethan:
Ei Noah, hai sentito di domani?

Aspetto un attimo, non sperando in una risposta immediata, invece ecco subito uno "sta scrivendo".

Noah:
Si, mi hanno scritto i miei amici.
Sarà un casino Ethan.

Ethan:
A Sam ho detto che mi hai rifiutato e che ora siamo "amici", le ho detto che Dani ed Emma non sanno nulla di ciò che è successo tra noi.

Noah:
Pensi che tutto ciò faciliterà la situazione??

Ethan:
No.
Ma... Cerchiamo di ignorarci come abbiamo sempre fatto...

Noah:
Non sarà facile, dopo quello che è successo oggi...

Ethan:
Basterà non pensarci.

Noah:
Non ci riuscirò, è tutto il giorno che ti penso, solo averti al mio fianco mi manda il cervello a puttane.

Ethan:
Sei molto dolce sai...
Beh in ogni caso dovremmo sforzarci.
Che dici dopo vieni da me?

Noah:
Va bene😉.

Quell'occhiolino, mi spaventa eh. Vabbè spero solo non sia un casino. I suoi amici penso sappiano del mio fatto di non essere etero, ma penso che Dani non accetterebbe facilmente Noah se fosse anche un minimo gay, mi sembra un ragazzo così chiuso, gli ci vorrebbe un po' per capire la situazione. Meglio non rischiare. Mi siederò lontano da Noah, per evitare ogni singolo contatto che mi fa venire i brividi ovunque, eviterò il suo sguardo a costo di mettermi le mani davanti agli occhi e cercherò di parlargli il meno possibile, se posso non gli rivolgerò nemmeno parola, come se fosse tutto normale. Odiarci a vicenda come succedeva prima, che situazione del cazzo. Ma i nostri amici non potevano farsi due compagnie diverse santo cielo?? No, dobbiamo tutti complicarci la vita, come se già non fosse un casino di suo.

-ETHAAAAAN, HAI BEVUTO DUE BIRRE??
Cazzo, mia madre... Ho dimenticato le birre sul tavolo, aspetta ma quando è arrivata?? Non ho sentito un cazzo.
Esco dalla camera e vado in cucina dove la vedo.
-Si... Ehm.... È venuto un mio amico a provare Fifa e ci siamo fatti due birre...
Abbasso la testa leggermente in imbarazzo a pensare all'amico e a ciò che è successo.
Mamma si avvicina e mi scompiglia i capelli, cazzo no, i capelli no.
-Non farne un'abitudine.
Mi sorride e io con il broncio cerco di rimettermi a posto il ciuffo, ma perché sempre il mio ciuffo, non può scompigliarsi i capelli da sola cazzo.
-Mm...
Prendo le due birre ed esco a buttarle nei pattumi fuori, dietro l'angolo. Avevo bisogno di un po' d'aria, è tutto il giorno che sto in casa, tra Noah, i compiti e Sam, ormai non ho più tempo per fare quello che mi pare, menomale che fra un po' rinizio gli allenamenti di calcio, ho proprio bisogno della mia amata palla.

-E questo amico chi è??
Mi chiede mamma durante la cena.
-Non lo conosci, è un tipo simpatico, della nuova classe.
Mugula in assenso e sorride.
-Ti trovi bene con quelli nuovi?
-Si, dai. A proposito, domani esco a pranzo con alcuni di loro e Sam.
-Sono contenta che tu e Sam abbiate tenuto il rapporto sincero e genuino che c'era prima.
Che colpo allo stomaco, quel sincero mi fa male, è così dura mentire a Sam, ma devo farlo. Annuisco a mia madre e mi alzo con il mio piatto, lo metto nel lavandino.
-Beh, vado in camera, se hai bisogno chiamami.
-Va bene.
Mi fa un sorriso e mi accarezza il braccio.

Ora posso finalmente farmi i cazzi miei. Senza che nessuno rompa. Penserò più tardi ai miei sensi di colpa verso mamma e Sam.

Wish you were gayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora