Capitolo 37 - Noah's Pov

4.7K 292 88
                                    

-Noah.... sono 5 giorni che non metti piede fuori casa, un po' d'aria ti farebbe bene...
Apro lentamente gli occhi, incrociando quelli azzurri del mio amico.
-Dani, lasciami qua.
Sospiro girandomi dall'altra parte mentre mi copro con la coperta fin sopra la testa.
Il ragazzo mi scopre completamente ed io rabbrividisco di freddo.
-Ma si può sapere che cazzo vuoi??
Mi metto a sedere e lo guardo frustrato.
-Devi fare qualcosa. Non puoi stare tutto il giorno a letto, giocando ai videogiochi e soffrire per i rimorsi. Sei pallido, hai le occhiaie e gli occhi rossi. Questa camera sembra una discarica, c'è puzza di fumo e mi sono rotto il cazzo. Sì, adesso ho cominciato a fumare veramente parecchio.
Mi alzo in piedi in fretta.
-Bene, allora me ne vado se ti do fastidio.
Il ragazzo davanti a me scuote la testa e con un braccio mi ritira sul letto.
-Non sto dicendo questo cazzo, voglio che tu stia qui, ma voglio vederti felice come una volta, come quando eri con Ethan...
Abbasso il volto.
-Non nominarmelo.
-Guarda che devi spiegargli il perché del tuo silenzio.
Mi mette una mano sulla spalla e con l'altra mi tira su il viso, incrocio i suoi occhi.
-Lui ti ha lasciato perché non hai avuto il coraggio di spiegargli che ti succede, se glielo spieghi ti perdonerà, io l'ho fatto.
-Ma tu sei il mio migliore amico, lui non lo farà e poi non è giusto, lui mi ha lasciato senza farmi spiegare.
Scuote la testa.
-No.... Sei tu che non hai parlato, ma poi, una cazzo di volta potresti mettere da parte il tuo fottuto orgoglio.
Abbasso il viso e mi torturo le dita delle mani.
-Non so cosa dire...
-Te lo dico io: "Ok Dani hai ragione, ora alzo questo cazzo di culo e vado a riprendermi il mio ragazzo".
Una risatina esce dalle mie labbra.
-No, non lo dirò, però ok, devo uscire da qui. Non voglio subito vedere Ethan.
Il ragazzo davanti a me si sbatte una mano sulla fronte.
-Idiota.

Mi alzo in fretta e prendo delle cose decenti dalla mia valigia, poi vado a chiudermi in bagno e accendo lentamente l'acqua della doccia.
Mi guardo allo specchio e noto che Daniele aveva ragione, sono messo molto male, faccio davvero schifo.
Apro la tenda ed entro sotto il getto ancora freddo, una serie di brividi mi percorre la schiena e mi rilasso solo poco dopo, quando l'acqua diventa calda.
Mi stringo le braccia al petto e mi abbraccio, sentendo bisogno di quel contatto fisico che tanto mi mancava.
Probabilmente Dani ha ragione, sono stato un coglione e lo sono ancora, ma magari Ethan non ha assolutamente voglia di parlarmi, forse si sta già facendo un'altra vita e sta meglio senza di me.

Dopo essermi lavato io e Dani usciamo, chiusi nei nostri cappotti, e ci dirigiamo verso un centro commerciale. Lo vedo distratto che guarda in continuazione il telefono.
-Tutto bene??
Gli chiedo, sapendo benissimo che quello che sta poco bene sono io.
-Sisi, tu??
Mi chiede guardandosi attorno distratto.
-Mm abbastanza.
Mugulo abbassando la testa.

Entriamo subito dopo e al divanetto vedo qualcuno di familiare, una ragazza si gira.
-Ciao Sam.
Dice Daniele, come se si aspettasse di trovarla
lì, si avvicina alla ragazza e le mette le mani suoi fianchi, per poi alzarla leggermente e baciarla.
Mi volto dall'altra parte imbarazzato e noto un ragazzo, esattamente seduto dov'era Sam, giro leggermente la testa e capisco che è Ethan. Apro la bocca sorpreso e rimango a fissarlo, guardando ogni suo singolo particolare.
Appena si gira verso di me, incrociamo lo sguardo qualche secondo poi mi giro di scatto verso i due che ci stanno guardando.
-Dani andiamo a casa??
Gli chiedo quasi supplicandolo.
-Siamo appena arrivati dai.
Balbetto qualcosa di insensato, passando il mio sguardo da Daniele a Ethan a Sam, cercando di chiedere aiuto, ma sembra tutto invano.
Sospiro e seguo i due ragazzi che si avviano verso il bar, Ethan è di fianco a me, con le mani in tasca, che cerca in tutti i modi di guardare altrove.
-Ei..
Sussurro, abbassando subito lo sguardo, mi maledico per la mossa azzardata che ho fatto e divento rosso. Spero che non mi abbia sentito.
-Ciao...
Dice anche lui, con un po' più di voce.
Alzo lo sguardo per guardarlo ed incrocio i suoi occhi un secondo, poi li distolgo. Il mio cuore accelera i battiti a quel minimo contatto visivo e capisco realmente quanto mi sia mancato.
Prima che io possa dire qualcos'altro, entriamo nel bar e prendiamo posto, mi ritrovo un'altra volta di fianco ad Ethan, sembra che i due ragazzi davanti a noi abbiano programmato tutto.

Questa volta non ci sono stati particolari tocchi tra me e il ragazzo al mio fianco, non so se esserne felice o meno, alla fine mi manca, poi starci così vicino e non parlarci, non poter toccare quelle sue fottutissime labbra fa davvero male, ma me lo sono meritato, sono proprio un coglione.

-Vado a fumarmi una sigaretta.
Dico appena usciti dal bar, tirando fuori il pacchetto.
-Ok. Ethan vai con lui, devo andare in quel nuovo negozio, non vorrei obbligarvi tutti a venire con me.
Dice Sam, poi, guarda il suo ragazzo con un sorrisino, Dani sospira e mi fa un cenno con la testa. Li vedo allontanarsi e dopo poco esco seguito da Ethan.

-Hai preso il vizio??
Mi chiede il ragazzo appena accendo la sigaretta tra le mie labbra.
Annuisco e butto fuori tutto il fumo.
-Come stai??
Mi chiede poi avvicinandosi appena. Faccio un passo indietro e abbasso il volto.
-Secondo te?? Come vuoi che stia, mi hai lasciato così senza preavviso ed io non ho fatto nulla per impedirlo, ora tu sarai felice, io no...
Ethan spalanca gli occhi e ride amaramente.
-Io?? Felice?? Assolutamente no.
Alzo lo sguardo e incrocio i suoi occhi, invitandolo a continuare.
-Non era mia intenzione lasciarti, ci sto di merda.
Dice per poi girarsi dall'altra parte.
-Allora perché lo hai fatto?
Mugulo con la sigaretta ancora tra le labbra.
-Non mi hai dato altra scelta.
Mi risponde alzando le spalle indifferente.
-Potresti guardarmi almeno negli occhi.
Gli dico prendendogli un braccio per farlo voltare verso di me.
Mi fissa negli occhi e piega il volto di lato, lo guardo mortificato. Forse non dovevo farlo.
-Scusa, sto passando un brutto momento.
Dico guardando un punto fisso in lontananza.
-Potevi parlarmene.
Abbasso il volto che sta diventando rosso.
-Non ne ho avuto il coraggio.
-Che succede??
Mi chiede avvicinandosi leggermente.
-I miei si sono incazzati parecchio, volevano che smettessi di vederti e non sapevo che fare, allora stavo pensando, ma non mi sono reso conto che pensando ai miei e a cosa fare ti stavo perdendo, mi sono accorto troppo tardi del fatto che dei miei non mi importava nulla, che volevo solo essere felice con te. Sono 5 giorni che sto da Dani, non ho sentito i miei e non ho assolutamente intenzione di vederli e parlare con loro.
Dico tutto d'un fiato, aspirando poi altro fumo dalla sigaretta ormai finita.
-So che sei stato da Dani, ci sentivamo tutti i giorni perché ero preoccupato per te, non capivo ancora perché avevi smesso di parlarmi, la risposta l'avevo sotto al naso eppure non ci sono arrivato, mi dispiace.
Alzo il volto e noto una lacrima colare sulla sua guancia.
-No aspetta, cazzo, n-non piangere.
Gli dico in preda al panico. Lui si asciuga in fretta con la manica ed io butto la sigaretta in terra.
-Non ti scusare, è colpa mia, dovevo parlarti.
-Già, avremmo trovato una soluzione insieme.
Mi dice avvicinandosi e mettendomi una mano sul braccio.
-Mi dispiace tanto di averti fatto star male.
-Tranquillo.
Mi allontano in fretta.
-Si, ma non doveva succedere cazzo. Mi dispiace se faccio così schifo, non sono fatto per stare con una bella persona come te.
-Ei no, Noah, cosa dici? Tu mi vai benissimo, sono così felice di averti nella mia vita.
-Anche se soffri?
Lo guardo tristemente.
-Succede...
Alza le spalle e si avvicina ancora a me, poggiando una mano sulla mia guancia.
Il mio cuore comincia a battere fortissimo a quel leggero contatto, alzo il viso e punto i miei occhi nei suoi. Sono pieni di desiderio e gioia.
Decido di avvicinarmi facendo scontrare le nostre labbra lentamente. Un esplosione di emozioni mi invade lo stomaco e il petto, mi mancava tutto ciò.
Ci stacchiamo subito dopo, senza approfondire particolarmente il bacio.
-Mi sei mancato Noah.
-Anche tu Ethan.
Mi avvolge con le sue braccia e mi ritrovo appoggiato al suo petto, come se fossi tornato dove stavo bene.
-Ti amo Ethan.
Gli sussurro alzando lentamente il volto.
Un sorriso enorme si fa spazio sul suo viso.
-Anche io ti amo.
Mi risponde stringendomi di più tra le tue braccia.
-Così mi soffochi.
Gli dico ridendo. Si stacca lentamente.
-Scusa.
-Posso trasferirmi da te??
Gli chiedo senza troppi giri di parole. Mi guarda sorpreso.
-Come??
-Beh ecco, forse Dani vorrebbe un po' la sua libertà, non vorrei limitare le sue uscite con Sam stando sempre da lui.
Scoppia a ridere.
-Va bene, lo spazio c'è e mi farebbe piacere.
-Grazie.
Gli rispondo sorridendo sinceramente.

Si si, potete odiarmi, sono molto molto in ritardo, penso che ne sia valsa la pena però :)

Wish you were gayWhere stories live. Discover now