Capitolo 21 - Noah's Pov

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Con le mani in tasca mi avvicino ai ragazzi e Sam, Emma non c'è...
-Ciao.
Mi salutano tutti sorridenti ed io alzo lo sguardo, incrocio gli occhi con Ethan e sento le guance avvampare, riporto gli occhi al terreno che sembra quasi interessante.
-Ciao...Perché Emma non c'è??
-Ah, mi ha detto che aveva un visita e non verrà nemmeno domani.
Alzo lo sguardo.
-Ok.
Poso lo sguardo su Ethan, Sam si gira verso di lui e lo chiama, lo prende a braccetto e lo porta via.
-Dobbiamo parlare...
E se ne vanno, lasciando soli me e Dani.
-Beh... Noah, ti ricordi qualcosa di sabato sera??
-Un cazzo proprio...
-Ah, ok. Ti abbiamo portato a casa io ed Emma, eri molto ubriaco.
-Cosa ho fatto di strano??
Mi da una pacca sulla spalla..
-Non vorresti saperlo.
Scuoto la testa in negazione.
-Oddio, ti prego dimmelo.
-Non ti incazzare..
Alzo un po' la voce senza accorgermene.
-Cosa vuoi che mi incazzi, sono cose che ho fatto io..
-Okok, tranquillo. Non urlare.
-Si scusa...
-Hai bevuto tantissimo, eri veramente ubriaco, durante obbligo o verità ti sei seduto su Ethan senza fare storie e dopo lo hai baciato su di una guancia...
Sussuro.
-Merda..
Riprende a parlare senza sentirmi.
-Poi quando ce ne siamo andati gli hai detto che dovevate andare... Forse non ti sta così sul cazzo..
Alzo lo sguardo per guardarlo e arrossisco tantissimo.
-Forse no, ma da sobrio non avrei mai fatto tutto quello.
-Oh beh, immaginavo.
Tornano Sam ed Ethan mentre finiamo di parlare, chiederò al ragazzo cosa si sono detti domani pomeriggio che staremo da me.
-Andiamo in classe.
Sam prende a braccetto Dani e ci superano. Io ed Ethan cominciamo a camminare dietro di loro.
-E poi saremmo noi quelli che nascondono qualcosa..
Dice a bassa voce il castano al mio fianco. Lo guardo interrogativo.
-Ti racconto domani.
Mi sfiora la mano dolcemente e io gli stringo due dita per qualche secondo, poi appena siamo davanti alla porta ci stacchiamo e ci sorridiamo, abbasso lo sguardo e vado da Dani.
-Beh, ma Sam?
Alza le spalle e si guarda intorno.
-Nulla.
Gli tiro un pugno sulla spalla.
-Bugiardo.
Scoppia a ridere e scuote la testa imbarazzato.
-Ancora niente.
-Oh, adesso meglio.
Scoppiamo a ridere mentre entra la prof.

****

-Quindi Sam che ti ha detto??
Mi metto a cavalcioni sopra Ethan e gli circondo il collo con le braccia.
-Mi ha chiesto se tra di noi ci fosse qualcosa e gli ho risposto che secondo me non ti stavo simpatico.
Scoppio a ridere.
-Cazzata.
Mi stringe più a sè, sorride e alza le spalle.
-Eh lo so. E mi fa che sabato non sembrava e le ho detto che eri solo ubriaco.
-Effettivamente lo ero parecchio, solo oggi Dani mi ha detto ciò che ho fatto, sarò sembrato patetico. Il Noah bad boy che fa il gay... Non è da me.
-Eppure...
Si mette a ridere e mi scompiglia i capelli, gli lascio un bacio sulle labbra.
-Le ho soltanto detto che mi aveva fatto piacere che tu mi abbia trattato in modo decente una volta.
Sbuffo e alzo gli occhi al cielo.
-Una volta..
-Deciditi, o faccio così o raccontiamo di noi.
-Okok, facciamo così, mi da solo un po' fastidio che debbano impicciarsi.
-Eh, anche a me.
Mi alzo un attimo da lui.
-Vuoi una coca??
Annuisce e mi avvio verso il frigo, tanto già siamo in cucina. Prendo le due lattine e gliene porto una. Si mette a fare quel giochino stupido con le lettere.
-Non lo stai facendo davvero...
Si gira verso di me e sorride. Alza la linguetta tutto contento.
-N.
Ne beve un sorso e la riappoggia alla tavola, faccio così anche io. Mi prende la felpa e mi tira a sè, così mi ritrovo ancora sulle sue gambe. Comincia a baciarmi, prima sulla bocca, poi la mandibola fino al collo, lascia segni violacei. Poi si stacca di colpo.
-Oddio scusa...
Sorrido.
-Tranquillo, dirò che è stata qualche ragazza che mi sono fatto a scuola. Alza gli occhi al cielo e sorride.
-Sempre il solito...
Si piega di nuovo sul mio collo, fino a lasciare segni pure sulla clavicola. Io lo stringo di più a me, sento il suo cuore attraverso il maglione, batte fortissimo, non me ne sono mai accorto.
Si stacca e mi guarda negli occhi ansimando leggermente.
-Devo andare in bagno.
-Dovresti sapere dov'è...
Rimango lì a guardarlo.
-Noah.. Ehm... Dovresti alzarti.
-Oh si scusa.
Mi alzo e abbasso lo sguardo, le guance che stanno andando a fuoco. Cazzo, ci sto veramente sotto per sto ragazzo.

Driiiiiin.
Cosa cazzo??
Mi avvicino alla porta e senza nemmeno guardare chi è la apro. Emma...
-Ciao Noah..
-Oh, ehm.. Ciao Emma. Cosa ci fai qui??
Entra senza chiedere alcun permesso, alla fine è tanto che viene qua.
-Sai... Ho avuto delle visite, sono passata per sapere i compiti e per gli appunti.
-Ma, sai che non prendo appunti.
-Beh si vabbè, qualcosa avrai pur fatto..
-Sisi.
-Dov'è il tuo za-... Aspetta, quello non è il tuo zaino..
Merda, lo zaino di Ethan.
Mi giro verso le scale e vedo il ragazzo che comincia a scendere, nota Emma e torna su lentamente.
-Fermi.. ETHAAAAN.
Ethan scende le scale con un sorrisetto innocente.
-Cosa ci fai qui?
Punta il dito verso di lui, poi si gira verso di me.
-Cosa ci fa lui qui?? Non vi stavate sul cazzo??
Emma mi sembra parecchio scossa. Poi si avvicina un po' e mi mette una mano sul collo. Comincia a sfiorare i segni violacei.
-Perchè hai dei succhiotti??
Sposta la testa velocemente da me a Ethan, come un movimento meccanico.
-Ok, possiamo spiegare.
Allungo una mano verso Ethan e lo avvicino a me.
-Ok, ho capito. Come nei film, due si odiano e poi diventano migliori amici.
Ethan mi guarda e sorride. Con le labbra mi fa intendere che è ora di dirlo almeno ad Emma.
-Non proprio.
Comincia lui e mi mette una mano sulle spalle per darmi coraggio.
-Beh si, ecco, stiamo insieme.
Sgrana gli occhi. Aspetta.. Ho detto davvero che stiamo insieme?? Magari non è nemmeno così, ceh sarebbe bello...
-Nah, impossibile, mi state mentendo. Ethan ok, Noah non sei gay. Sei sempre stato abbastanza contro e dopo due mesi che lo conosci puff, gay...
-È così però... Non me lo so spiegare nemmeno io. È strano, sto sperimentando.
-Ethan... Gli hai fatto il lavaggio del cervello??
Sia io che Ethan scoppiamo a ridere. Emma sta dando di matto..
-Ma no, ti pare... È il potere del mio fascino.
Gli tiro un colpetto per mettere a freno il suo orgoglio.
-Okok, Noah lo hai mai baciato?? Magari non ti piace...
Mi giro verso Ethan e gli metto le braccia attorno al collo, mi metto sulle punte e lo bacio, tanto ormai il danno è fatto.
-Cazzo.
Sussurra la ragazza, la sento lo stesso però.
-Ok ho capito. Da quanto va avanti??
-Bah, forse 3 settimane??
Mi giro verso Ethan per avere conferma..
-Forse un po' di più, non lo so.
-Stronzi, dovevate dircelo..
-No Emma. Non dirlo a Dani, sai che non accetterebbe..
Sbuffa e mi guarda con un po' di tristezza.
-Hai ragione. Sam lo sa?
È Ethan che parla questa volta.
-Non ancora.
-Devi dirglielo..
Annuisce in silenzio.
-Ok me ne vado, chiedo i compiti a qualcun' altro.
-Ciao Emma.
La salutiamo in coro.

-Ma Noah??
Si gira e mi guarda.
-Si, Ethan...
-Stiamo davvero insieme??

-Ecco... Ehm... Se vuoi si...
Sento le guance avvampare, abbasso lo sguardo.
-Io?? Certo. Dipende da te??
Mi prende una mano e comincia ad accarezzarla con un dito.
-Oh, si allora. Possiamo dire di stare insieme.
-E a chi dovremmo dirlo scusa??
Ethan scoppia a ridere, effettivamente non c'è nessuno a cui dobbiamo dirlo. Si, Sam..
-A Sam...
Abbasso lo sguardo, so che è un argomento delicato.
-Mi dispiace, dovevi dirglielo prima e lo sai.
-Si, lo so.
-Se vuoi glielo diciamo insieme. Puoi dirle che ero io che non volevo farlo sapere e ancora sono titubante.
Gli prendo con due dita il mento e gli sorrido, mi sorride a sua volta.
-Grazie.
-Figurati.
Ci baciamo e poi rimaniamo per un po' abbracciati.

Wish you were gayWhere stories live. Discover now