Friends.

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14/09/2019

Anche questa mattina, salendo in autobus, ho subito notato la mancanza di Taehyung ed ora sono seduto in una delle grandi aule dell'università, nuovamente solo.

"Buongiorno ragazze e ragazzi." Il professor Namjoon entra il classe con un sorriso a trentadue denti, il ciuffo bianco ben pettinato ed un giubbotto in pelle che lo fa sembrare ancora meno un'insegnante.
Sarà perché non vuole che usiamo il "lei" e perché è molto giovane ma, a volte, dimentico veramente che è il mio professore e non un coetaneo qualunque.

"È mio piacere e dovere, presentarvi la vostra nuova compagna di classe. Vieni pure." Piega la testa in direzione della porta, dal quale fa capolino una ragazza minuta, che si posiziona accanto all'uomo.

"Ciao a tutti. Mi chiamo Lalisa, sono tailandese e sono qui per uno scambio culturale di un anno, perciò vedete di trattarmi bene." Conclude ammiccando, proprio nella mia direzione.

La seguo con lo sguardo, per tutto il tragitto cattedra-banco.
I suoi capelli sono tinti di biondo, con una graziosa frangetta che le assottiglia il viso. La bocca aperta mentre mastica la gomma.
È una di quelle ragazze che ti fanno capire perché gli uragani hanno sempre il nome di una donna.°

Resto sorpreso nel vedere la ragazza sedersi proprio al mio fianco, nello stesso posto occupato da Taehyung il primo giorno.

Mi rivolge un sorriso ampio, che esprime quanto si trovi a suo agio.
"Piacere." Tende una mano verso di me.
Ed ora come faccio?
Non voglio sembrare maleducato, ma non posso stringere la presa.

Cerco di cammuffare la mia mancanza di stretta con un saluto ed un sorriso tirato.
"Piacere mio, sono Jungkook." Mi presento a mia volta, pregando di non averla offesa.
Lei per tutta risposta, ritira il braccio e fa una bolla con la gomma da masticare viola, la fa scoppiare con la punta della sua penna, poggia una scatolina di cartone, prugna, semi aperta sul banco e la spinge verso di me.
"Vuoi una?" Domanda, nello stesso tempo che impiego per capire che si tratta di gomme e ne afferro una riluttante, sentendo il bisogno di fingermi un minimo amichevole.

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15/09/2019

É ufficiale.
Ieri ne avevo il presentimento, ma ora ne sono certo.
Lalisa è matta come un cavallo.
A tratti ne sono quasi spaventato.

Questa mattina mi è corsa in contro, urlante, non appena mi ha riconosciuto tra la folla di teste castane a ciotola ed io sono stato abbastanza abile da retrocedere di un metro, con estrema fluidità, in modo da sfuggire al suo abbraccio impulsivo.

Poi, quando l'ho squadrata dalla testa ai piedi, per poco non mi è venuto il mal di testa.
Era semplicemente un caleidoscopio.
Pantaloncini corti di jeans, con un crop top a righe viola e nere, una papalina fucsia ed una giacca mimetica; il tutto accompagnato da un paio di stivali leopardati altissimi.
Le uniche parole che sono riuscito a pronunciare sono state: "È già settembre inoltrato, non hai freddo?"
Ma nemmeno la mia frase riuscirebbe a spegnere il sorriso di Lalisa.

A lezione non è stata zitta un secondo; cosa che, sinceramente, mi fa piacere, mi aiuta a non pensare all'assenza di Taehyung e tanto meno al fatto che non risponde ai messaggi.

Per quanto possa essere empatica e sovraeccitata, Lalisa è una ragazza sveglia.
Credo abbia intuito i miei problemi con il contatto e non ha più provato nemmeno a sfiorarmi, ma cerca sempre comunque di fare conversazione, cosa che sicuramente non mi fa male.
Mi chiedo solo perché una ragazza bella, solare e stravagante come lei, abbia deciso di frequentare un ragazzo apatico, freddo e monotono quanto me.

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16/09/2019

Sabato.

Sono solito a passarlo chiuso in camera mia con Jimin a giocare ma, questa sera, ho dovuto disdire il nostro tipico incontro settimanale nerd per uscire con Lisa, che mi ha invitato ad uscire con dei suoi amici, consigliandomi di portare qualcuno.
Ancora non capisco con quale coraggio io lo stia facendo.

"Che te ne pare? Troppo sexy?"
Osservo il mio amico arancione guardarsi, soddisfatto, allo specchio ed io non riesco a trovare parole gentili per dirgli quanto sia brutto il suo vestiario.

Indossa un paio di pantaloni cargo color cachi, una canotta molto, direi troppo, aperta sul costato ed una giacca in pelle, ma il vero problema del suo abbigliamento è tutto nel cappellino verde e arancione fluorescente messo all'incontrario.

"Non hai un altro berretto?" Azzardo a bassa voce, conoscendo la sua mania per i vestiti, ma lui si limita ad annuire, cambiandolo con uno nero che tiene, fortunatamente dritto.

"Allora Kook, questa Lalisa...vi sentite? È bella? Te la sei già fatta?" Domanda alzando più volte le sopracciglia, guardandomi tramite il riflesso dello specchio.

In tutta risposta, io mi sbatto una mano sulla fronte.
"Davvero Chim? Mi stai veramente chiedendo se me la sono fatta? Ho paura a prenderle la mano, credo che se provassi ad infilarci il cazzo, quest'ultimo si seccherebbe finendo per staccarsi ed io resterei paralizzato a vita per colpa della mia fobia." Ironizzo amaramente, mentre lui soffoca una risata.

"Perfetto, allora posso provarci io." Annuisce al suo riflesso ed io, sempre più esterrefatto, capisco che non rispondergli sia la decisione migliore.

Gameplay [Vkook]Where stories live. Discover now