Storm

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Non l'avrei mai detto ma sono tante le cose che possono succedere in serate come queste restando, semplicemente, dietro un bancone; fasciato da una divisa a dir poco oscena.

Il clima diventa più freddo giorno dopo giorno e questo venerdì sera non si è risparmiato.
Come se il vento ghiacciato, che soffia ai 120 chilometri orari, non bastasse; stanotte il cielo è coperto da una fitta coltre di nubi nere e la pioggia si riversa copiosa sui palazzi di Seoul.
Le fronde degli alberi sembrano sempre sul punto di spezzarsi, dopo una flessione troppo azzardata che le obbliga a compiere il maltempo.
Addirittura i fogli di giornale appallottolati, normalmente ben protetti dai cassonetti, continuano a rotolare lungo le strade ed i marciapiedi deserti.

Bhe, è proprio in serate come queste, dove la maggior parte della gente si barrica in casa, sperando che l'aria non gli porti via il tetto, che si possono fare incontri interessanti.
Ad esempio Chense, che si è rifugiato qui dopo essere stato, provvisoriamente, cacciato dalla propria abitazione.

"Ancora non ci posso credere. Certo, di solito si arrabbiava e mi urlava contro ma arrivare a cacciarmi di casa per una notte mai!" L'uomo dai capelli rossi trascina talmente tanto le parole da mettermi a dura prova per comprenderlo.

"I sottotitoli a che pagina sono?" Ironizzo, con lo scopo di farlo distrarre un po', sperando non mi chieda una quinta bottiglia di soju.

"Un'altra."
Come non detto.

"Chen, no! Faccio già fatica a capirti ora, se ne bevi un'altra mi toccherà usare il linguaggio dei segni? Non vedi che sei già messo abbastanza male così?" Protesto, raccogliendo le quattro bottiglie vuote dal bancone e gettandole nella spazzatura con disgusto.

Mi piace il gusto dell'alcol ed anche quel suo magico potere in grado di cancellare tutte le preoccupazioni ed alleggerirmi la testa, ma c'è un limite a tutto e non ho mai approvato chi esagera o si riduce in questo modo per una sciocchezza.

"Basta! Per stanotte, falla contenta e dormi dai tuoi, oppure chiedi a Minji. Domani, quando tornerai a casa, farete pace e sarà tutto apposto." Consiglio, riempiendo un bicchiere d'acqua e servendoglielo. È talmente ubriaco che potrebbe tranquillamente scambiarlo per un drink.

Questo pomeriggio io ed i ragazzi siamo riusciti a trovare un paio d'ore per fare qualche partita a League of Legends, ma la moglie del rosso non deve averla presa bene.

"Oltre tutto, scusa se te lo chiedo, ma perché non sei andato da Minji a sfogarti. Non fraintendermi! Siamo amici e puoi parlarmi tutte le volte che hai bisogno ma lei è la tua migliore amica e, magari, in sua compagnia non avresti bevuto così tanto." Alzo le spalle ed aspetto, con molta pazienza, la sua risposta dal momento che, prima di rispondere, decide di volersi mettere comodo. Così, barcollando, posa entrambi i gomiti sul ripiano in legno e lascia cadere la testa tra le mani.

"Appunto per questo amico. Odia quando bevo tanto e...e poi, ho discusso con suo padre per questioni di lavoro; non era il caso." Dichiara, con gli occhi socchiusi e l'espressione di chi vorrebbe trovarsi a letto, sotto le coperte.

Io mi limito ad annuire, continuando a rivolgergli uno sguardo di rimprovero e disapprovazione.
Pensare che è il più grande della compagnia e si sta comportando peggio di Jimin alle feste!

"Un'altra Kook." Questa volta quasi urla nel fare la sua richiesta, però mi rifiuto di ascoltarlo.

Forse se chiamassi gli altri si distrarrebbe e smetterebbe di bere.
Alla fine, non mi costa nulla scrivergli un messaggio.

Five Rings

Jungkook: Ragazzi, Chense è al bar di Hoseok ubriaco fradicio. La moglie l'ha cacciato di casa. Qualcuno di voi può venire a darmi una mano? 22:37

Gameplay [Vkook]Where stories live. Discover now