Revenant.

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Impieghiamo solo pochi minuti per arrivare all'indirizzo inviatoci da Lisa; certamente il viaggio è stato accorciato a causa della guida spericolata di Jimin.

La bionda mi aveva accennato di una festicciola, ma non me l'aspettavo così grande.
Come cazzo faccio a sopravvivere qua dentro?
Già il giardino è ghermito di persone, non immagino l'interno della villetta.

"Pochi intimi avevi detto?" Urlo per farmi sentire sopra le altre voci, non appena scorgo una testa tailandese che mi viene incontro, esibendo in sorriso innocente che mi fa squotere la testa.

"E dai Kookie, qui è fantastico!" Esclama Jimin euforico.
Appena mi volto verso di lui, con uno sguardo carico di disapprovazione, lo vedo tutto esaltato, con un sorriso a trentadue denti e gli occhi che brillano; è proprio il suo mondo.

"Andiamo dentro?" Mi limito a mugugnare, indicando il portoncino d'ingresso con un cenno del capo, mentre lui annuisce.

All'interno la musica è quasi assordante. Le stanze sono avvolte nella penombra ed il pavimento appiccica tanto quanto quello di una distilleria, ma non ho il tempo di guardarmi intorno; una sola figura cattura totalmente la mia attenzione.

Taehyung è in piedi su un tavolo; sta ballando in modo rilassato ed altamente sensuale, ma si paralizza appena incrocia il mio sguardo.

Io non posso che sentire la rabbia salire. Tutte le volte che mi sono preoccupato per lui, tutti i messaggi che ho inviato, senza mai ricevere risposta; tutto per scoprire che lui non ha assolutamente niente e che anzi, si diverte a fare festa.
Mi sento preso in giro.

Il rancore si impossessa di me, facendomi stringere i pugni e spingendomi ad avvicinarmi a quel dannato tavolo per prenderlo dal colletto e tirarlo giù in malo modo.
Il biondo finisce rovinosamente a terra, finché mi piego su di lui e, me con la mano sinistra stringo ancora il collo della sua camicia, alzo la destra, stretta in una presa ferrea, pronto a sferrare un pugno sul bel faccino che si ritrova.
Ma poi incrocio i suoi occhi; non vi sono lacrime, ma sono lucidi e molto rossi. Appena capisco che stava piangendo, allentò la presa, mi alzo e gli porgo una mano, per aiutarlo ad imitare la mia azione.

Lui non dice assolutamente nulla, nemmeno la sua espressione varia minimamente.
Mi coglie di sorpresa afferrandomi per un polso e trascinandomi con lui in una direzione sconosciuta.

Non mi pongo nemmeno tante domande; sono ancora accecato dal rancore, ma una cosa è certa, la presa sul mio polso comincia a farsi sentire, assieme al cuore che accelera ed il fiato che si accorcia.

"Lasciamo Tae...per favore!" Lo supplico, prima che possa scoppiare a piangere in mezzo a tutta questa gente.
Non fraintendetemi; di loro mi importa poco, ma non è mai bello mostrarsi tanto sensibili agli estranei.

In risposta il biondo ghigna amaro.
"Stai zitto Jeon, poco fa non ti sei fatto problemi a toccarmi tu...pronto a tirarmi un pugno." Sputa acido e nello stesso momento, arriviamo al piano superiore.

Il ragazzo mi costringe ad entrare in una camera da letto, chiudendosi la porta dietro e sciogliendo la stretta sul mio atto solo per potermi spingere, malamente, contro il letto.

Vado a sbattere gli stinchi contro la sponda dell'enorme letto matrimoniale, contorcendomi in un'esperienza dolorante.
Ma non finisce qui.
Incapace di riprendere l'equilibrio, cado a pancia in giù sul materasso, schiacciando il naso contro la coperta polverosa.

Appena il tempo di voltarmi che Taehyung mi è sopra.
Ora è lui a stringermi per il collo della t-shirt, mentre avvicina i nostri visi.

Il mio cuore rischia di fare le valige ed uscire dal petto. Non posso sopportare altro contatto.

"Come ti permetti di trattarmi così Jeon? Tu non hai la più pallida idea di ciò che ho passato. Sono venuto a questa fottuta festa per provare a distrarmi ma ,come hai potuto notare, non è servito ad un cazzo." Mi urla contro, con tutta la forza che ha in corpo, ma subito dopo molla la presa e si lascia cadere a terra, in ginocchio.
Grosse lacrime salate scivolano lungo le sue gote e per quanta rabbia abbia in corpo, non posso fare a meno di sentirmi in colpa ed inginocchiarmi al suo fianco.

Mi avvicino, sollevando le mani, cercando di stringerlo per confortarlo ma mi blocco e mi odio.
Me e la mia fottuta fobia.

"Vuoi sapere perché non sono venuto a scuola e perché non ti ho risposto...bene, mettiti comodo che è una storia lunga."
Non mi guarda, fissa i piedi del letto, mentre piccole gocce abbandonano il suo viso per bagnare la moquette.

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Annieong-aseyo
Volevo solo avvisarvi che i prossimi due capitoli conterranno tematiche alquanto forti e che cercherò di aggiornare ogni lunedì.
Fatemi sapere se la storia vi sta piacendo e se avete teorie su cosa possa raccontare Taehyung a Jungkook di tanto grave.

Gameplay [Vkook]Where stories live. Discover now