V.

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Oliver era seduto sull'Hogwarts Express, lo scompartimento era inondato dei suoi scarabocchi e Tom e Clovis non ne erano particolarmente felici, ma ormai rassegnati stavano cercando di decifrarli -Wood, ma tu ci capisci in quello che hai scritto?- borbottò Clovis mangiando il suo panino con il tonno,Oliver si sporse per guardare il foglio e si rabbuiò -tanto mi serviranno- Tom sghignazzò -sono per il Cercatore, cambia sgorbio Gallagher- Wood lo fulminò con lo sguardo.

Tom stava raccontando, con la sua solita eccezionale capacità di parlare, la sua estate in Irlanda da sua zia, giurava di aver visto dei Lepricani, quando la porta scorrevole si aprì con violenza. Per attimo tutti e tre credettero si trattasse di Flint, ma un ciuffo rosso comparve insieme al suo fiero proprietario.

-Ehilà, Prefetto- Percy lanciò un'occhiata disgustata al panino di Clovis storcendo il naso per l'evidente puzzo di tonno che sia Oliver che Tom era certi vi fosse lì dentro.

-Volevo salutarvi, visto che non posso stare qui con voi- Tom roteò gli occhi fingendosi interessato allo schema di Oliver -e volevo ricordarvi che non sarò con voi sulla carrozza, sapete...- Oliver grugnì senza guardarlo -Perce lo sappiamo che sei un Prefetto- Tom annuì convinto -fai quello che devi, cercheremo di sopravvivere- Clovis li squadrò e si rese conto che doveva dire qualcosa -oh sì, ti aspetteremo a braccia aperte,stasera in camera, dormi ancora con noi, giusto?- i tre cercarono dinon ridere e Percy se ne andò stizzito. -Perce, non ci togli nessun punto?- gridò Tom estremamente divertito.

Percy intravide una figura conosciuta in fondo al vagone e sbuffò -Weasley! Il mio nuovo Prefetto preferito- lui fece un mezzo sorriso -carini gli occhiali nuovi,fanno molto Prefetto- osservò spingendoglieli sul naso, Percy cercò di non mostrarsi irritato, sapeva che farlo irritare era una delle attività che portavano ad Audrey maggior divertimento, ma sapeva che fissando il dito che si avvicinava pericolosamente al suo naso stava incrociando gli occhi, ed infatti lei scoppiò a ridere.

-Weasley, non cambi mai- trillò compiaciuta, scuotendo i ricci biondi e spostandolo per proseguire la sua traversata del treno -ah, Weasley- girò su stessa dopo qualche passo -mi togli cinque punti se vago per i vagoni?- Percy strinse le labbra per evitare di darle della deficiente e, rosso fin sopra i capelli altrettanto rossi, sparì nella direzione opposta.

I gemelli si sedettero ai lati di Oliver non appena furono giunti nella Sala Grande -allora?- lui scosse la testa -Percy è insopportabile- dichiarò mentre Clovis e Tom approvavano con veementi cenni. Passarono i dieci minuti successivi a prendere in giro Percy, anche Lee Jordan, il migliore amico dei gemelli, si era unito e furono quasi dispiaciuti quando,con l'ingresso di quelli del primo anno, furono costretti a tacere. Percy li osservava con due fessure al posto degli occhi e Oliver rispose mandandogli un bacio che fece irrigidire l'amico, diversi metri più in là.

Lo Smistamento provocò una serie infinita di applausi da parte dei gemelli dato che il loro fratello minore era stato messo in Grifondoro, non che ci fossero dubbi, ogni Weasley era Grifondoro, ma preferì non dirlo, specie perché si sentiva lo sguardo di Percy addosso e aveva paura che riuscisse a percepire le sue parole anche a distanza siderale.

Qualche giorno dopo, benché non l'avrebbero ammesso nemmeno sotto tortura, sia Tom sia Clovis sia Oliver sentivano la mancanza di Percy durante i pasti e soprattutto a cena -vi vedo un po' depressi senza Weasley- squittì Audrey sedendosi insieme alle altre tre Grifondoro del quinto, una di loro si mise pericolosamente vicino a Tom che inorridì chiedendo aiuto con gli occhi ad Oliver -vederlo irritato non ha prezzo- annuì Clovis noncurante del difficile momento che stava passando Tom, Oliver pensò seriamente che sarebbe saltato in braccio al compagno piuttosto che trovarsi i capelli di Eve Norton a dieci centimetri dal naso aquilino. -Anche Lille ci ha abbandonato- aggiunse Eve indicando con la testa il tavolo dei Prefetti dove una ragazza con gli occhi violacei lanciava occhiate nervose a Percy. Oliver non si ricordava nemmeno quale fosse il suo vero nome, perché tutti la chiamavano Lille e supponeva che fosse per quello stranissimo colore degli occhi, ma non si era mai posto il problema, specialmente considerando quanto poco lei parlasse.

-Avete visto Harry Potter in giro? Si dice che abbia davvero la cicatrice- chiese un'altra delle ragazze mentre Oliver continuava a copiare i compiti di Pozioni di Percy con scarsa attenzione, sapeva perfettamente che non avrebbe mai preso il GUFO in quella materia, non era molto utile impegnarsi. -Pare che sia amico del fratello minore di Percy- borbottò Clovis girando il suo porridge e beccandosi un'occhiataccia di Tom che voleva evitare l'interesse delle ragazze, il quale fu prontamente scatenato.

Clovis si stava lamentando del fatto che non sarebbe stato difficile per nessuno intuire che Harry Potter trotterellava per i corridoi con un Weasley, considerando il colore di capelli identico a quello che avevano visto su Bill e Charlie Weasley e che vedevano quotidianamente su Percy, Fred e George.Nonostante ciò né Tom né Oliver erano della stessa idea e continuavano ad accusarlo di incrementare i pettegolezzi solo per ottenere l'attenzione delle ragazze -che poi ti piace Lille, nemmeno c'era- Clovis incrociò le braccia e li seguì borbottando che non era affatto vero.

-Caput draconis- disse Oliver rivolto alla Signora Grassa -che razza di parola d'ordine, deve essere stato Percy- commentò rivolto a Tom che sghignazzò e lo seguì lanciando una frecciatina a Clovis. -Mi raccomando, Gallagher, vai a dire alle tue amiche anche questo- il ragazzo per quelle parole si prese un calcio nel didietro che lo fece saltare in avanti urtando Oliver,finirono tutti e tre quasi per terra nel bel mezzo della Sala Comune di Grifondoro dove un ragazzo magro, con gli occhiali di corno leggermente arrotondati, li scrutava con le braccia incrociate -dove eravate finiti?- -Clovis stava raccontando la sua vita e la tua a Eve Norton- rispose Tom prontamente, scatenando la risatina di Oliver e il rossore dell'altro -dovrei togliervi dei punti per essere arrivati così tardi- a quel punto tutti e tre si misero a ridere e lo trascinarono di sopra -andiamo Perce-.

-Non ti ho ancora sentito parlare della squadra- bisbigliò Percy dal suo letto, sentì Oliver girarsi tra le coperte -mi serve un Cercatore, per il resto farò giocare Alicia e Katie, devo fare i provini- sospirò -dubito che verrà qualcuno- a Percy fece davvero pena -Oliver, quest'anno me lo sento, lo troverai- Oliver non gli avrebbe mai detto quanto era grato -sei diventato la Trelawney?- sapeva che Percy aveva capito di essere stato utile al suo morale.



Vite che non si arrendonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora