XVI.

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Il pensiero che la squadra di Grifondoro avesse potenzialmente una Firebolt, ma che la suddetta si trovasse smontata nell'ufficio di Flitwick perseguitò Oliver, ma stavolta anche gli altri ragazzi per tutto il mese di gennaio. La McGonagall si sentiva osservata da sette paia di occhi imploranti e veniva pedinata da Wood e Potter circa due volte al giorno.

Percy osservò che con cinque allenamenti alla settimana probabilmente la squadra di Grifondoro si allenava più di una squadra professionista, ma la cosa non sortì l'effetto sperato perché Wood sembrò ancora più fiducioso. Serpeverde aveva vinto contro Corvonero all'inizio del trimestre, ma la differenza di punti era stata minima e questo aumentava le possibilità di Grifondoro, Oliver lo ripeteva anche di notte, come testimoniavano afflitti Percy, Clovis e Tom a chiunque capitasse a tiro.

Quando, ad una settimana dalla partita con Corvonero, Harry continuava ancora ad allenarsi su una Tornado Oliver prese seriamente in considerazione l'idea di comprare lui stesso una scopa al Cercatore che si rifiutava di ordinarne un'altra. Fortunatamente prima che i fondi di Oliver venissero prosciugati, Harry comparve nella Torre con la scopa in mano, Oliver la guardò dalle scale estasiato mentre Clovis accanto a lui sghignazzava -adesso piange- Tom scrutò la Sala Comune e allargò le braccia -il signore sia lodato- Clovis lanciò un'occhiata perplessa -dopo sette anni continui con queste frasi da Babbano, è incredibile- l'altro sbuffò -ti ho spiegato più di una volta che cosa significa-.

Cho Chang era oggettivamente carina, era innegabile. Sembrava che per fare il Cercatore bisognasse passare un concorso di bellezza considerando sia Cedric che Draco Malfoy, Grifondoro come al solito si distingueva con il suo piccolo occhialuto Cercatore. Katie avrebbe tanto voluto avere la delicatezza di Cho in volo, ma soprattutto a terra, sembrava danzare come una Veela per i corridoi, con passi piccoli e decisi, sorridendo raggiante a chiunque incontrasse. Così la vedevano Katie e gran parte degli altri studenti, poi c'era Oliver al quale interessava solo il fatto che fosse bravina e con una scopa non all'altezza di quella di Harry.

Il primo allenamento con la Firebolt rincuorò Oliver sull'ultimo aspetto, quella creatura bellissima era uno spettacolo solo a vederla, ma osservare Harry sfrecciare tra di loro con lei faceva sorridere Oliver come un ebete -guardalo, quella è la faccia che i ragazzi normali hanno di fronte a Cho Chang, per esempio, non di fronte ad una diavolo di scopa- esclamò Percy allargando le braccia e rivolgendosi ad un Clovis palesemente sul punto di addormentarsi a causa della lezione di Astronomia, ma che non aveva resistito ed era andato ad ammirare la Firebolt in azione in anteprima assoluta.

Percy sentì l'impatto di una mano sul suo collo e poi un bruciore non trascurabile, si voltò e si trovò un Oliver Wood decisamente poco in sé che lo fissava con occhi spiritati, qualche secondo dopo si trovò un dito puntato sul petto -mi auguro che tu non abbia davvero detto al mio Cercatore che hai scommesso dieci galeoni sulla vittoria- il tono di voce si era progressivamente alzato. Quando capì che lo aveva fatto davvero scosse la testa incredulo e lo definì con un appellativo poco carino -ti faccio chiudere in una stanza con un Dissennatore, se succede qualcosa- sentenziò con un sorriso omicida.

Oliver appoggiato al muro con un braccio si passava una mano tra i capelli che, come aveva gentilmente fatto notare Percy, stavano diventando piuttosto lunghi -non trovi nemmeno il tempo di tagliarli- Tom aveva osservato che la cosa non toglieva fascino ad Oliver e si era preso la famosa pallina in un occhio. Non si accorse nemmeno di Katie che si stava cambiando a poca distanza e che aveva incastrato il manico della sua scopa tra il muro scrostato e la panca corrosa dall'umidità, fu il verso stizzito di uno dei gemelli a farlo tornare tra loro -Merlino, Bell. Non è possibile-.

L'urlo di Lee Jordan segnò l'ingresso in campo delle due squadre, Oliver come sempre non si guardò intorno, puntò gli occhi su Madame Hooch che li attendeva al centro del campo con il baule delle palle, e si diresse verso di lei ignorando il più possibile i boati intorno a lui. Davies gli strinse la mano con gli occhi sulla Firebolt di Harry e augurò buona fortuna ad Angelina, sotto lo sguardo a dir poco truce di George, che faceva le veci del fratello, troppo intento a stringere le fibbie della divisa di Katie, protestando veementemente. -Weasley, Bell. Ci siete?- i due annuirono, Katie era estremamente imbarazzata e il gemello cercò di incoraggiarla appoggiandole una mano sulla schiena e spingendola in aria.

Vite che non si arrendonoWhere stories live. Discover now