XXII.

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Il signor Wood entrò in casa ridendo a crepapelle e lasciando la sua famiglia molto perplessa, lanciò una busta aperta sul tavolo e appoggiò le mani sulle spalle di Oliver che era seduto al tavolo -quella è una lettera di licenziamento perché "le sue idea contrastano con la politica del Ministero e allarmano la popolazione magica indebitamente"- prese una mela e la addentò -e sai da chi è firmata, Ollie- sua moglie aveva capito soltanto la parola "licenziamento" e lo guardava con gli occhi sgranati -da Percival Weasley- Oliver inorridì e prese il pezzo di carta in fondo al quale riconobbe l'improbabile firma del suo amico, o almeno di quello che era stato suo amico.

Kit si appoggiò al lavello -povero Arthur- la moglie strappò la lettera di mano ad Oliver -ti licenziano perché credi che Tu-Sai-Chi sia tornato?- lui allargò le braccia e la donna si mise a ridere -ti dirò di più, vogliono cacciare Silente e mettere quell'idiota di Dolores Umbrige a capo della scuola- lei fece una smorfia -è psicopatica, te lo giuro, ha qualcosa che non va, darebbe lavoro ad un esercito di psicologi babbani- Oliver e Kit che non avevano studiato Babbanologia la squadrarono perplessi e lei fece cenno di lasciar perdere.

-Noi, Kit, dobbiamo mandare Kenna e Philip in quel posto tra poco- lui fece a pezzi la lettera -non ho intenzione di mandarli se quella è là, secondo me mangia i bambini- -Maeve!- lei si indignò -ma l'hai vista?- dalle fotografie che Oliver aveva visto quella donna dava molto l'impressione di non avere tutte le rotelle apposto, ma era più concentrato sul fatto che Percy avesse posto la sua firma sulla lettera di licenziamento di suo padre. Scrisse a Clovis non appena fu tornato in camera sua e ricevette la risposta dell'amico in meno di tre ore "ho paura che arrivi a firmare anche la mia, devo stare attento a come mi muovo, per quanto io sia della stessa idea di tuo padre, non mi posso permettere di perdere il lavoro". Oliver si lanciò sul letto e sperò che la condizione del padre non influisse su di lui, sapeva che la sua famiglia aveva parecchi Galeoni alla Gringott, ma il suo rimaneva l'unico stipendio, dato che non potevano chiedere ad Ivy che viveva sostanzialmente di rimborso spese. Era diventato titolare dopo aver sostituito per oltre metà stagione l'altro portiere e non voleva perdere un posto che gli faceva guadagnare di più per la sua famiglia e gli dava anche più soddisfazioni. I suoi genitori, al piano di sotto, stavano urlando sugli stessi argomenti -non voglio che sia privato di quello che sta guadagnando- -e non lo sarà, abbiamo un bel po' di soldi da parte e quando tutto questo passerà gli ridaremo fino all'ultimo Zellino- -che razza di padre fa finire il peso della famiglia sulle spalle di un diciannovenne- -uno che non si piega a gente che vuole negare l'evidenza, Oliver dovrebbe essere fiero di te- Oliver si affacciò alla porta della cucina -lo sono, papà- l'uomo sorrise stanco -come dice molto ottimisticamente tua madre...passerà, magari hanno ragione loro- la scarsa convinzione con cui pronunciò l'ultima frase li fece scoppiare tutti e tre in una risata amara.

Angelina comunicò che Ron Weasley era stato preso in squadra come portiere con una certa perplessità, Alicia era così arrabbiata con la Umbrige per averli privati dei loro Battitori e del loro Cercatore che strinse la mano di Ron con eccessiva foga e Angelina dovette darle un colpo sul braccio. Harry con le braccia incrociate osservava la scena, da una parte felice per il suo amico dall'altra -la Granger ha fatto un incantesimo- sentenziò Katie appoggiandosi accanto a lui e scuotendo la frangia senza guardarlo, Harry era così sorpreso che rimase senza parole, lei sorrise -gestisci cose molto più grandi e pericolose delle mie constatazioni sulle selezioni, e sono queste ad ammutolirti?- prima che Harry potesse avere un crollo i gemelli corsero verso di lei e la presero per gli avambracci -Bell, abbiamo bisogno del tuo preziosissimo parere tecnico su alcune cosucce- e la trascinarono via. Non aveva mai visto così tanti oggetti indefiniti sicuramente finalizzati a scherzi e a produrre un grande casino, loro tutti orgogliosi si misero a spiegarle la funzione di ogni aggeggio e si impegnarono con incantesimi che, era convinta, pochi maghi della loro età sarebbero stati in grado di eseguire, a farle dimostrazione in scala. Una palude invase quella che doveva essere una vecchia scatola di Cioccorane e Katie rimase davvero colpita tappandosi il naso -questa è geniale- affermò annuendo la testa, i due sorrisero complici -sapevamo che il tuo giudizio ci avrebbe illuminati- trillò Fred scompigliandole i capelli -preparati a scene epocali, piccola Bell- ghignò George facendo sparire la palude.

Oliver ricevette una lettera incredibilmente censurata da parte di Angelina e ringraziò di aver chiuso con quella scuola in un momento in cui tutto era tranquillo e non oltre i limiti della follia, si erano salvate poche parole sufficienti a far rabbrividire Oliver, Ron Weasley portiere al suo posto. Si promise di non pensare a come potesse essere successo perché pensava già a sufficienza al suo Cercatore e ai gemelli con le scope sequestrate, cose che era riuscito a dedurre da alcune lettere alquanto lacunose. Immaginava che Angelina si divertisse a riempire quelle lettere di cattiverie contro la Umbrige solo perché qualcuno le leggesse, non poteva che comprenderla, dato che il suo ultimo anno si era trasformato in un incubo.

Vite che non si arrendonoWhere stories live. Discover now