𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟐𝟒

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Il mese di novembre si stava avvicinando e Jungkook sente quel senso di inquietudine attraversare il suo corpo

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Il mese di novembre si stava avvicinando e Jungkook sente quel senso di inquietudine attraversare il suo corpo.

Sette anni. Sette fottuti anni. E il ragazzo si ricorda quel giorno come se fosse ieri. Quel mostro che ha tentato di uccidere sua madre e Jong-ho, quel mostro che tra tre anni, vivrà di nuovo la sua vita invece di marcire in una piccola cella. Ricorda ancora la sensazione che aveva provato quando lo aveva colpito.

Troppi pochi. Quando Jungkook aveva sentito il giudice assegnargli una pena di dieci anni, aveva pensato che fossero troppo pochi. Doveva marcire in una cella e morire da solo. L'aveva visto, il suo ghigno prima di entrare nel carcere di Seoul.

"Non è un addio." Questo gli aveva sussurrato, rovinando così i primi mesi di Jungkook. Le notti insonne, pensando che Wooyoung avrebbe fatto irruzione nella camera di Jong-ho. Quel senso di ansia, non se lo scorderà mai e non lo avrebbe mai lasciato del tutto. Mai. Non si scorderà mai quando aveva urlato addosso ad un piccolo Jong-ho, che sua padre fosse un mostro. Stava lentamente impazzendo ma poi lei entrò nel suo cuore, come una nonna e una mamma. La signora Wang gli mancava da morire.

Il ragazzo chiuse la palestra ed estrasse il telefono, Hoseok gli aveva affidato il suo lavoro poichè doveva sistemare delle cose e Jungkook riuscì a capire che quelle "cose" avevano un nome.

In-ha.

Non gli fece domande, non gli interessava e non aveva la testa per occuparsi anche di In-ha, sicuramente con Hoseok sarebbe stata più che al sicuro. Andando verso la macchina compose il numero di Taehyung.

'Fatti trovare nella hall, sto partendo adesso dalla palestra.' disse Jungkook in modo sbrigativo.

'Jungkook cosa stai dicendo?' chiese Taehyung non capendo.

'Non fare lo stupido, ti sto venendo a prendere.' Fece per partire ma si bloccò quando sentì la risposta di Taehyung.

'Io sto andando a casa con Seo-yun. E' venuta a prendermi lei all'ospedale.' 

'Ma sono le due, hai detto che-' Jungkook sbarrò gli occhi quando vide l'orologio della macchina. Le quattro e mezza.

'Jungkook non sei andato a prendere Jong-ho!' ma gli attaccò in faccia siccome aveva iniziato ad urlargli contro che fosse un irresponsabile.

Da quando aveva iniziato a frequentarsi con Ji-eun, portava e andava a prendere tutti i giorni Jong-ho, perchè la ragazza non voleva che un bambino di appena sette anni prendesse la metro da solo. Giustamente. Aveva anche discusso con lei e per due giorni non gli aveva parlato, ignorandolo e parlando solo con Jong-ho.

In tutta fretta raggiunse la scuola primaria, sperando con tutto il cuore di vedere Jong-ho seduto nel cortile mentre lo aspettava arrabbiato. Scese dalla macchina e inorridì quando vide il cancello chiuso. In quel momento il suo telefono vibrò, Ji-eun gli aveva mandato un messaggio chiedendogli quando finiva il suo turno in palestra. Ritornò in macchina e chiamò la ragazza, sorrise quando sentì la sua voce delicata e dolce 'Hai lasciato per caso le chiavi a Jong-ho oggi?' chiese Jungkook prendendo la via di casa, sperando che il piccoletto, come sempre, fosse ritornato a casa sano e salvo.

𝑰𝒕'𝒔 𝒀𝒐𝒖 | 𝒋𝒋𝒌Where stories live. Discover now