𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟐𝟔

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consiglio:  ascoltate The Truth Untold <3

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Jungkook corse per le scale della metro, con Jong-ho in braccio che per tutto quel movimento, si svegliò dalla sua dormita spaventato. Il suo cuore stava martellando contro la cassa toracica, sentire la voce di Ji-eun spaventata non gli era piaciuto, per niente. Scavalcò le sbarre della metro, facendo prima scendere Jong-ho incitandolo a passare sotto, il bambino lo stava seguendo continuando a fare domande non capendo il perchè stessero correndo. Il controllore iniziò a urlare contro Jungkook, dicendogli di pagare il biglietto ma Jungkook stava già raggiungendo i binari. I suoi piedi si bloccarono quando vide la minuta figura di Ji-eun tenuta ferma dall'uomo.

«Figlio di puttana, lasciala!» urlò Jungkook correndo nella loro direzione, il suo urlò rimbombò in tutta la stazione; Jong-ho raggiunse anche a lui a fatica la ferrovia e si fermò quando vide Jungkook dare un pugno al signore. Intanto la guardia della metro, corse verso l'ufficio per chiamare i rinforzi.

Il signor Oh, dopo aver sentito una voce, così come Ji-eun, sobbalzò e si staccò immediatamente dalla ragazza ma non fece in tempo ad assimilare la cosa che un pugno gli arrivò dritto in viso.

Ji-eun urlò non aspettandosi quel gesto da Jungkook. Il ragazzo si girò verso la corvina e le si avvicinò appoggiandole le mani sulle braccia «Stai bene?» le chiese con il fiatone, cercandola con gli occhi. Ji-eun non riuscendo a parlare, annuì. Jungkook guardò il suo corpo in cerca di ferite «Ti ha toccata?»

«N-no» sussurrò Ji-eun. Non riusciva crederci, perchè il signor Oh la stava seguendo? La stalkerava veramente? Inorridì al pensiero e si sentì male per non aver creduto a Seo-yun, si sentì male per aver visto del buono in quell'uomo.

Il signor Oh, cercò di alzarsi e si pulì il viso dal sangue con il dorso della mano. Jungkook sentendo del movimento dietro, si girò e lo prese per il colletto «Dammi un buon motivo per non spaccarti la faccia, eh?» urlò Jungkook sentendosi come quella volta con Wooyoung, non si sarebbe fermato.

Il signor Oh, sorrise sfacciato. Jungkook innervosito da quel comportamento, lo spinse facendogli perdere l'equilibrio picchiando la schiena contro il freddo e sporco pavimento della metro ma non fece tempo ad alzarsi che Jungkook lo riprese per il colletto, facendolo andare contro il muro «Dammi un cazzo di buon motivo per non ucciderti?!» urlò con tutta la voce che possedeva, tanto che sul collo spuntarono le vene. Ji-eun era rimasta paralizzata ma con la coda dell'occhio era riuscita a vedere una piccola figura, non poco più lontano da loro, immobile davanti a quella scena. I suoi occhi si spalancarono quando associò la figura a Jong-ho. Si girò verso il bambino, che guardava il suo hyung spaventato.

Oddio no.

Ji-eun con il suo corpo si mise davanti alla scena e guardò negli occhi Jong-ho, calde e salate lacrime uscirono dai suoi occhi ormai consumati da quella brutta giornata «Noona...» sussurrò il bambino spaventato «Jong-ho!» urlò con voce tremante Ji-eun, non poteva permettere che Jong-ho assistesse a quella scena, anche se sentiva le sue gambe cederle da un momento all'altro e la stanchezza fare peso, non l'avrebbe permesso «girati e tappati le orecchie!»

𝑰𝒕'𝒔 𝒀𝒐𝒖 | 𝒋𝒋𝒌Where stories live. Discover now