24. Bogotà, Colombia

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25 aprile

Dopo due ore passate ad accarezzare i soffici capelli della sua ragazza, Niall decise di preparsi per la giornata. Si sentì meglio, d'altronde tra le braccia di Addie non poteva sentirsi in un altro modo. Si alzò delicatamente dal letto, non voleva ancora svegliarla, e sapeva che in un modo o nell'altro non ci avrebbe messo nulla per prepararsi. La lasciò nel letto a dormire per un'altra decina di minuti.
Intanto prese i vestiti dalla sua valigia e andò in bagno per darsi una sciaquata sotto la doccia e poi cambiarsi. Aveva preso un semplice Jeans strappato e una t-shirt nera. Si spoglió, buttando per aria il pigiama e le mutande. Ma prima di entrare in doccia, si ricordò di aver dimenticato il suo amato cellulare sul comidino accanto al letto. E insomma, chi diamine sarebbe Niall Horan se non ascoltasse le canzoni sotto la doccia con il suo amato telefono? Così si rimise i boxer e sgattaioló fuori dal bagno cercando di non fare troppo rumore.

Si soffermó su quanto fosse dannatamente bella Addie anche mentre dormiva. Continuava a pensare che sembrasse un angelo, finito tra le sue coperte senza sapere come. Sussurrò qualcosa come un "sei stupenda" e si avvicinò al comodino per completare la sua missione mattutina.

Addie improvvisamente aprì gli occhi quasi confusa, come se non sapesse nemmeno dove si trovasse in quell'istante. Vide Niall con addosso solo i boxer, ed era ancora più confusa di prima.

"DAAH!" urlò Niall notando che la ragazza si era appena svegliata e continuava a fissarlo silenziosamente, senza aprire bocca.

Cercò di coprirsi il corpo con le sue stesse mani, sperando che i vestiti che aveva lasciato in bagno pochi minuti prima gli comparissero addosso da soli magicamente: "T-tu, cioè..."

"Che succede Ni?" chiese la ragazza un po' impaurita, portando a sé le coperte che la ricoprivano.

"Io. Io, beh, ero venuto qui per prendere il telefono"

"Perché non mi hai svegliata?"

Niall si avvicinò a lei: "È ancora presto, e poi eri stupenda" le accarezzò il viso "Non volevo disturbarti"  accennó un sorriso angelico.

La ragazza scansó via la mano di Niall dalla sua pelle calda: "Non toccarmi Ni, ti prego" si fermò, tremava come una foglia "Vestiti"

Aveva paura. Ricordava bene come finì l'ultima volta che aveva visto un corpo nudo. Non doveva capitare di nuovo, non lo avrebbe mai più superato. Ha fatto male abbastanza la prima volta, probabilmente pure la seconda, anche se il suo amichetto fortunatamente non aveva portato a termina il suo gioco da lurido schifoso. E di questo Addie, poteva solo ringraziare Louis ed Harry, che ancora una volta l'avevano salvata.

E Niall sapeva di questa paura, per questo aveva sempre evitato di farsi vedere in quelle condizioni. Ma questa volta era solo un caso, non l'aveva fatto di certo apposta.
Si sentiva in dovere di dirle qualcosa. Non poteva vederla spaventata in quel modo, perché Niall, senza il suo consenso, non l'avrebbe toccata nemmeno con un dito... nemmeno per sbaglio.

"Sono Niall" disse.

Addie inarcó un sopracciglio, non capiva a cosa volesse arrivare, e perché non se ne fosse ancora andato.

"Sono Niall Horan, e ti amo" silenzio "Sono Niall Horan, e mai e poi mai farei del male alla mia ragazza"

Colpita in pieno, Addie si fece trasportare dalla piccola lacrima che le calò dal viso, e che Niall, lentamente, fece scomparire con un semplice tocco delicato. Si alzò e tornò al bagno per finire ciò che stava facendo in precedenza, mentre invece Addie -pensando a quanto fosse fortunata ad avere Niall al suo fianco- si preparava per il grande giorno.

Her strengthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora