35. Un nuovo inizio

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Addie non riusciva a credere s a ciò che era appena accaduto: "Niall! T-tu..." disse ancora perplessa.
Il ragazzo non riusciva a dire altre parole, infondo si era appena svegliato da un coma e non aveva abbastanza forze.
Immediatamente Addie si precipitò a chiamare gli altri, e i dottori che corsero subito nella camera del paziente.

"Ragazzi questa è una bellissima notizia per voi, e anche per te ometto" disse un dottore guardando Niall "Presto tornerai a casa, ma prima dobbiamo fare degli accertamenti sulla tua salute e valutare se sei pronto per andare via da qui" continuó.

Gli altri piangevano a ridevano contemporaneamente. Il loro amico era finalmente lì, sveglio, sano e salvo. Era assurdo credere una cosa del genere. Avrebbero dovuto raccontargli cosa avevano fatto in sua assenza, di quante notti insonni avevano vissuto, di quante volte Zayn aveva chiuso Liam nel bagno semplicemente per far ridere Louis, Harry ed Addie; di quanto fosse stato difficile e preoccupante restare senza la sua solarità e allegria che spargeva ovunque andasse; di quanto fosse sollevante per Addie poter continuare ad amare incondizionatamente la persona migliore della sua intera vita.

I dottori lasciarono la stanza, facendo rimanere i ragazzi soli con Niall. Lo riempirono di attenzioni. Cominciarono a dirgli cosa si era perso in tutto quel tempo, e di quanto fosse mancata la sua presenza per tutto quel tempo.

Quando l'infermiera tornò in camera, li avvisò che dovevano uscire da lì, e che se volevano parlare con il ragazzo, avrebbero dovuto farlo uno alla volta. Così fu: si organizzarono a turni e conversarono un po' con lui. Il primo a farlo fu Liam.

"Li" disse Niall sorridendo, e quest'ultimo si avvicinò a lui.

Liam si accomodò accanto a lui "Mi sei mancato Ni. Avrei voluto essere al posto tuo, non ti meritavi questo"

"Non dire così amico. Ora sto bene, è questo ciò che conta, no?"

"Certo"

"Hai fatto il bravo? Oppure hai continuato a rompere le palle a Zayn?" chiese Niall credendo di sapere già la risposta.

"In realtà ti sei perso un bel po' di cose, ma direi che non sei l'unico" sorrise, era felice.

"Addie come sta?" chiese poi, era impaziente di vederla. Gli mancava da morire, e non riusciva più a sopportare niente senza lei al suo fianco.

"Credo sia ancora un po' scossa come tutti noi, ma per il resto credo stia bene" rispose "Vuoi che la chiami? Così parlate un po', è da troppo tempo che non vi vedete"

Niall annuì. Aveva bisogno "della sua luna".

Dopo che ogni membro della band aveva trascorso un po' di tempo con Niall, fu il momento di Addie, che come al solito, era ancora preoccupata e si chiedeva cosa avrebbe fatto o detto a Niall quando sarebbero rimasti soli. Tutte quelle domande furano interrotte da Liam, che proprio in quel momento era corso da lei attirando la sua attenzione e chiedendole di entrare gentilmente in camera del suo ragazzo.

"Ehi" sussurrò dopo aver varcato la soglia della porta.

"Add" disse sorridendo in risposta "Come stai?"

"Bene, piuttosto tu: come ti senti?"

"Direi molto meglio ora"

Calò un silenzio imbarazzante nella stanza. Nessuno dei due sapeva come portare avanti quella conversazione. Cosa si poteva fare in casi del genere? Improvvisare.

"Add, quelle cose che mi hai detto.."

Addie lo interruppe "Niall, non so quanto sia conveniente parlarne, soprattutto ora" fu diretta. Sembrava improvvisamente essere diventata senza cuore. Come se qualcosa l'avesse appena colpita in petto.

Her strengthWhere stories live. Discover now