28. "I think I'll always need you"

27 6 9
                                    

Addie il giorno dopo si diresse all'aeroporto senza dire una parola a nessuno. Partì la mattina presto, in modo tale che nessuno si accorgesse della sua assenza dato che gli altri dormivano ancora. Preparò le valige in fretta e furia e uscì dalla porta del tour bus. Diede un bacio sulla guancia a Louis, e gli lasciò la lettera che gli aveva scritto quella stessa notte.

"Caro Louis,
di nuovo eh? Un'altra lettera. Sta volta però ho altro di cui parlarti. Sono le quattro del mattino e tra due ore il mio aereo parte. Avrei voluto salutarti come si deve, ma so per certa, che se ti vedessi e ti dicessi addio per l'ultima volta, non me ne andrei più e non mi staccherei dalle tue braccia calde che mi hanno sempre abbracciata nei momenti bui della mia vita. Niall mi ha spiegato cos'è successo tra lui e quella ragazza, e ti chiedo scusa, ma non riesco a rimanere qui. Torno a casa, e sta volta per sempre. Magari mamma e papà mi vorranno bene, avrò il coraggio di denunciare Josh e tornerò a scuola come se non fosse successo niente. Sono stati i mesi più belli della mia vita quelli trascorsi con te e i ragazzi, e non vi dimenticherò mai. Sarete sempre una parte fondamentale della mia vita, e probabilmente anche la più bella: specialmente tu. Vorrei dirti di più, vorrei ringraziarti nel modo giusto, vorrei abbracciarti di nuovo, ma non trovo le parole giuste e il coraggio per farlo. Quindi mi fermo qui, e ti dico semplicemente grazie. Ricordati sempre che sei la persona più importante della mia vita. All'ingresso del bus ti ho lasciato il mio braccialetto preferito, a casa ne ho un altro uguale. Indossalo, proprio come farò io con l'altro, in modo tale, che entrambi avremo un pezzo dell'altro. Grazie Louis, grazie ancora per tutto quello che hai fatto per me, per aver reso la mia vita migliore, ma soprattutto grazie semplicemente di esistere.

la tua piccola Add"

Addie prese l'aereo. Strinse a sè il suo cellulare ormai pieno di foto sue con i ragazzi. Aveva appena preso il volo, e già le mancavano da morire. Sarebbe potuta rimanere lì con loro, o quantomeno, salutarli decentemente, ma non aveva avuto il coraggio di farlo. Il suo cuore si era spento assieme al suo sorriso, e le sembrò di essere tornata indietro nel tempo, a quando andava tutto male. Era difficile accettare il fatto che non li avrebbe rivisti mai più.

*

"Boo, che succede?" chiese Harry vedendo Louis tra le lacrime, e quest'ultimo rimase in silenzio, senza dire una parola, solo silenzio. Silenzio e singhiozzi bagnati di dolore.

Passò la lettera di Addie ad Harry, e allora capì. Lo abbracciò, ma sapeva che ormai Louis sentiva un vuoto che avrebbe potuto colmare solo quella ragazza. Si maledisse. Maledisse sè stesso per averla portata con loro e per essersi affezionato così tanto a lei. Pensò che forse Simon aveva ragione: era meglio se non fosse mai successo nulla di tutto ciò. Ma lui le voleva bene, per lui significava molto, e ormai non esisteva più un Louis senza la sua Addie. L'aveva sempre aiutato da quando lei era entrata a far parte della sua vita, era un'amica, una sorella, la persona che illuminava le giornate buie nella loro casa, e nel tour bus. 

"Se n'è andata, e non tornerà mai più"  urlò in preda al panico, ancora con i singhiozzi in gola.

Harry lo fece sedere sul letto: "Più tardi mandale un messaggio Lou, chiamala, hai il suo numero. Non è andata via per colpa tua, semplicemente crede che stare lontano da Niall sia la cosa migliore"

"Ma così è anche lontana da me, non le importa?"

"Se non le importasse non ti avrebbe nemmeno scritto una lettera, ricorda tutto ciò che avete passato assieme. Credi veramente che possa dimenticarti da un giorno all'altro?"

Her strengthDonde viven las historias. Descúbrelo ahora