17. Lo ha fatto di nuovo

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⚠️tw: abusi/violenza sessuale⚠️

I genitori di Addie tornarono a casa dopo una lunga giornata di lavoro. Videro gli occhi spenti della propria figlia, ma anche quelli dei ragazzi. Avevano immaginato che fosse successo qualcosa, ma non riuscivano a capire cosa. Tutto sommato, credevano che non fosse nulla di grave. Sapevano che i ragazzi di quell'età stavano male per piccolezze, fu per questo che non ci diedero tanto peso. Se solo avessero saputo la verità... forse si sarebbero accorti della loro unica figlia, e per una volta l'avrebbero trattata come meritava.

"Mamma, papà, noi partiamo adesso" disse Addie portando a sé la sua valigia.

La mamma si pietrificó un attimo: "Come mai?"

"Torniamo a casa prima del previsto"

Il padre spalancó gli occhi e incroció le braccoa: "È questa casa tua"

"La mia casa è ovunque, tranne che qui. È stato bello passare un po' di tempo con voi, ma ora è tempo di andare"

"Almeno hai rivisto James per l'ultima volta prima di prendere questa decisione così affrettata? È stato così carino quando mi ha chiesto di te"

"James... certo. Ovvio che l'ho visto!"

"Signora Anne, sono desolato, ma il menager ci aspetta. È stato un piacere conoscerla" interruppe Harry, sapeva che era la cosa giusta da fare in quel momento.

"Andiamo" sussurrò Louis prendendo per mano Addie e stringendola forte.

Uscirono da quella casa con un'aria piuttosto triste. Addie non faceva altro che piangere silenziosamente, e Louis stringeva sempre di più la sua mano per farle capire che lui c'era, sta volta era lì, e non se ne sarebbe andato più. Harry invece era silenzioso e portava con sé anche la valigia di Addie, voleva rendersi utile in qualche modo.

Salirono in macchina che li portó in aeroporto. Ed erano di nuovo lì. Addie non aveva mai preso così tanti aerei in così poco tempo, e pensare che avrebbe dovuto abituarsi a tutto ciò la faceva sentire strana. Per andare in tour con i ragazzi bisognava prendere fin troppi voli. Ma sapeva che ne sarebbe valsa la pena, infondo erano la sua famiglia. Dove c'erano loro, c'era felicità.

*

"Casa dolce casa" disse Harry rientrando nell'appartamento a Londra.

Niall corse verso la porta, precipitandosi da Addie. La sollevò con le braccia, portandola più in alto possibile. Quando le fece toccare di nuovo terra la strinse a sé più che mai. Lei piangeva, ma cercava di nasconderlo. Gli era mancato così tanto il suo Nialler, e riaverlo tra le sue braccia non faceva altro che farla sentire meglio.

"Già di ritorno?" chiese Liam vedendoli lì impalati.

Louis lo guardò con aria triste: "Non saremo dovuti proprio partire a dirla tutta"

Harry gli diede una lieve gomitata su un fianco. Non voleva intraprendere quell'argomento con Addie che nel mentre ascoltava tutto. Non voleva farle ricordare ciò che aveva passato, non in quel momento.

Liam alzó un sopracciglio. Aveva capito che qualcosa era andato storto durante il viaggio, e mentre guardava Niall stritolare Addie, fece cenno ad Harry con la mano di avvicinarsi a lui.

"Cos'è successo?" chiese Liam.

"Un casino, ma non so se posso spiegartelo" rispose Harry.

"È grave?"

"Si" sospiró "anche troppo"

"Harry dimmi che succede"

"Vieni con me" disse Harry trascinandolo in camera sua. Doveva dirglielo in un posto in cui nessuno li avrebbe sentiti.

Her strengthOù les histoires vivent. Découvrez maintenant