6. Harry Styles

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Quella notte non andò molto bene.
Harry ebbe un incubo e si svegliò di soppiatto, facendo spaventare anche Louis.

"Harry. Harry sta' calmo, ci sono io qui"

Lo strinse forte a sé, ma la situazione non cambiò per niente. I respiri di Harry si facevano sempre più forti e faceva fatica a respirare. Sembrava un uragano, e Louis non era da meno. Si preoccupò molto quella sera, cercò in tutti i modi di farlo calmare, ma era evidente che non si poteva fare molto. Cominciò a piangere per la disperazione, aveva paura che potesse accadere qualcosa al suo Harry. E se così fosse stato, non se lo sarebbe mai perdonato perché in cuor suo sapeva che c'era sicuramente un qualche tipo di soluzione, anche se al momento non riusciva a trovarla. Preso dal panico decise di fare la prima cosa che avrebbero fatto tutti in quelle circostanze: chiedere aiuto agli altri.

"Ragazzi, cazzo svegliatevi, Harry non riesce a respirare bene" urlò bussando forte a tutte le porte delle camere, compresa quella di Addie;

Tutti corsero in camera di Louis, e videro Harry in condizioni tragiche.

"Che facciamo? Dobbiamo chiamare l'ambulanza?" chiese Niall;

Harry scosse la testa.

"Hazza e cosa Cristo dovremo fare? Guardarti fin quando non riuscirai più a respirare?" disse Louis furioso;

"Chiama l'ambulanza Ni, qui ci penso io" disse Zayn;
"Lou vieni fuori con me e Liam, hai bisogno di un po' d'aria"

"Ti sembra il momento adatto per andare a fare la passeggiatina romantica in cucina Zayn? Lasciami stare"

E così Zayn lo trascinò fuori con la forza.

A rimanere con Harry, fu solo Addie. Aveva molta paura, e si limitò ad abbracciarlo.

"Harry andrà tutto bene, ti prego..."

Poi guardò dritto davanti a lei, e vide un inalatore per l'asma.

"Hai l'asma? Quando cazzo pensavi di dircelo?"

Lo prese e glielo portò, ma non era abbastanza.

"Louis, vieni qui ti prego" urlò allora;

"Che succede?" chiese Louis appena arrivato correndo;

"Harry ha l'asma, ma l'inalatore in questo momento non è abbastanza potente perché avrebbe dovuto usarlo prima. Devi trovarmi un nebulizzatore, aerosol, quello che vuoi, ma devi sbrigarti"

Dopo pochi minuti Louis tornò con l'aerosol.

"Tieni Hazza" disse;

"Dici che funzionerà?" chiese ad Addie;

"Deve" rispose.

Harry continuava a respirare faticosamente, ma pian piano cominciò a tornare tutto alla normalità. Assurdo quanto un semplice incubo possa causare tutto quel casino. Chi se lo sarebbe mai aspettato?

Passò un'ora, ed Harry finalmente stava meglio. Ovviamente non spruzzava felicità da tutti i pori, ma almeno riusciva a respirare bene.
Guardò Louis dritto negli occhi. Sembrava che volesse dirgli qualcosa di importante, ma non disse una parola. Probabilmente era solo dispiaciuto di averlo fatto spaventare in quel modo, non avrebbe mai voluto che fosse successo tutto quello. Ma non era una cosa che poteva comandare, ed era costretto ad essere sottomesso da quello che gli accadeva. Era mortificato, e si sentiva così dannatamente in colpa.

Dopo essersi assicurati che Harry stesse meglio, ognuno tornò nelle rispettive camere.

C'era qualcosa che però turbava la mente di Harry, e non riuscì a trattenersi.

"Lou?"

Non ebbe risposta.

"Sei davvero arrabbiato perché mi è venuto un attacco d'asma? Sai che non posso controllarli"

Ancora silenzio.

"Mi dispiace"

"Ero solo spaventato, e lo sono ancora. Ogni volta che succede una cosa del genere ho sempre paura che tu... insomma hai capito" rispose finalmente Louis;

"In verità no"

"Hazza, ho sempre paura che tu possa smettere completamente di respirare"

"Non lasciarmi mai da solo allora, perché se dovesse succedere, l'ultima persona che voglio vedere sei tu"

Intanto Addie non riusciva a dormire.

Aveva visto una scena straziante. L'unica persona che riusciva a capirla davvero era lì davanti ai suoi occhi e non respirava più. Lei era riuscita a salvarla. Non capiva come fosse possibile una cosa del genere. In più aveva paura che potesse accadere di nuovo o che gli fosse già accaduto. Continuava a ripetersi nella sua testa che sarebbe andato tutto per il meglio, e che prima o poi quelle piccole "crisi" gli sarebbero passate.

Il fatto è che, proprio come Lou, non voleva perdere una delle persone più importanti della sua vita. Erano solo tre giorni che ci passava del tempo assieme, eppure le sembrava di conoscerlo da una vita, quasi come se fosse un fratello maggiore, quello mai avuto ma che ha sempre desiderato. Quella persona capace di scavarti dentro perché ti conosce, sa cosa ti ferirebbe e non farebbe mai nulla di sbagliato nei tuoi confronti semplicemente perché ti vuole bene.

Harry Styles: una persona d'oro. E pensare che ci sono ancora persone che parlano male sul suo parere. Se solo potessero passarci anche loro un po' di tempo insieme, cambierebbero sicuramente idea. Non meritava del male, quel ragazzo era da proteggere.

Ed Addie credeva che la sua protezione fosse proprio Louis. Erano fatti l'uno per l'altro quei due, e anche la persona più stupida al mondo avrebbe potuto capirlo. Il modo in cui si guardavano, le piccole cose. A volte nessuno se ne accorge, ma sono le più potenti. Insieme meritavano tanto.

*

Spazio autrice
scusatemi per il capitolo cortissimo e orrendo lol, ma è stato più complicato del previsto scriverlo, quindi diciamo che aver scritto circa 880 parole è stato un parto. I prossimi non dureranno così poco, promise :')

Her strengthWhere stories live. Discover now