25. Dublino, Irlanda

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23 maggio

Il tempo passava velocemente. Ogni giorno i ragazzi avevano nuovi concerti, nuovi palchi, nuove persone pronte a sostenerli in tutto ciò che erano disposti a fare. Era fantastico il potere che avevano.

Le tre tappe in Irlanda peró, furono un qualcosa di speciale; sopratutto per chi ci era cresciuto. L'Irlandese Niall Horan infatti, andava fiero della sua patria. E come da promessa, ci aveva portato Addie. Era contento di essere tornato al suo posto felice dopo tantissimo tempo, nonostante sapesse che ci sarebbe rimasto solo pochi giorni. Ma gli bastavano, gli bastavano davvero. Ciò che incuriosiva davvero però, era il pensiero che aveva la sua ragazza su quella città. Era importante la sua opinione, guai a chi avrebbe disprezzato la sua intera patria.
Guardò Addie con un'aria da sto aspettando la tua opinione, avanti, non farmi aspettare ancora e dimmi che è tutto stupendo.

Ed Addie fortunatamente capì cosa voleva dirle Niall "So cosa stai per chiedermi, ed è tutto fantastico Ni. Davvero, magnifico"

"Sei proprio la mia piccolina, ti ho scelto bene. Sapevo che eri perfetta" rispose Niall ridendo nel collo della ragazza che sorrise a tale gesto.

Zayn lì squadró dalla testa ai piedi e scosse la testa quasi turbato:"Ma la smettete di fare i piccioncini ogni due minuti?" chiese, interrompendo quel piccolo momento felice. Era ironico, certo. Ma in realtà li invidiava, perché avrebbe voluto essere al suo posto con... qualcun altro.

"Lasciali in pace, dai" sussurrò Liam dandogli una pacca sulla spalla, e Zayn roteó gli occhi ormai rassegnato.

"Però" riprese il discorso "potrebbero evita-" ma Louis lo interruppe.

"Smettila amico. Non sei divertente, se sei frustato non sfogarti sulla felicità degli altri"

Zayn rimase in silenzio, nessuno lo capiva, anche se in realtà sapeva che ciò che aveva appena detto Louis non faceva altro che rispecchiare la pura e limpida verità. Però, avrebbe davvero voluto essere in una situazione diversa, e che Louis avesse avuto torto. Avrebbe voluto non essere invidioso di quei due, non sentirsi completamente smarrito e irritato da qualunque cosa, ma sopratutto avrebbe voluto essere di nuovo felice; magari chissà, tra le braccia di Liam.

"Andrà meglio, te lo prometto. Ed io sarò con te fino alla fine" si ricordó delle parole che gli aveva detto la sera precedente prima di andare a letto. E Liam era così: avrebbe fatto di tutto per farlo sentire meglio, e Zayn sperava che se ne accorgesse nonostante continuava a trattarlo nel modo sbagliato.

La voce di Louis bloccò i pensieri di Zayn: "Sono stato chiaro?" ed Harry gli afferrò un braccio rimproverandolo con lo sguardo. Era bello che Louis difendesse Niall ed Addie, ma Harry gliel'aveva letto in faccia che Zayn fosse un po' turbato.

Fu in quel momento, che quest'ultimo sentì la sua mano più calda. Sentì il semplice tocco gentile di un'altra mano che tendeva la sua, e capì: Liam era lì, ancora dalla sua parte, nonostante tutto. Il cuore perse un battito, per accelerare sempre di più. Non c'era via di fuga da quel sentimento: Liam Payne gli aveva completamente fottuto la testa.

La mattinata passò in fretta. I ragazzi mangiarono in un pub di quelle parti, e Niall non faceva altro che spruzzare felicità da tutti i pori. Era proprio vero che quello era il suo posto nel mondo. Voleva rimanerci molto più tempo, ma lui e gli altri avevano ancora un tour da portare a termine, e non potevano fermarsi.

-

La sera del concerto Niall era ancora più felice di quella stessa mattina. Appena salì sul palco salutó tutte le fans e le ringrazió calorosamente. Loro sapevano quanto lui fosse innamorato di quel posto, e non facevano altro che farlo sentire a casa, nel posto giusto, al momento giusto.

E come al solito, durante la maggior parte delle canzoni, non faceva altro che guardare Addie come se fosse la cosa più bella che avesse mai visto.

E ancora una volta, la ragazza fu richiamata all'attenzione di alcune fans che scatenarono l'ashtag #niallengaged che arrivó primo nelle tendenze di twitter in qualche ora. Le ragazze erano fin troppo eccitate alla sola idea che il loro idolo avesse davvero trovato la sua persona. Non facevano altro che provare ad interesagire con Addie, senza ottenere risultati. Avrebbe voluto così tanto parlare con tutte loro e scambiare due chiacchiere, ma sapeva che se avesse fatto una cosa del genere Simon sarebbe stato pronto a cacciarla via, e lei non voleva andarsene.

Ma tutti sappiamo come vanno a finire queste cose. Si passa da un'esagerazione all'altra, fino a toccare la linea del traguardo verso il pericolo.

Nel bel mezzo della canzone "Little white lies" qualcosa colpì la nuca di Addie. Alcune fan si stavano divertendo a lanciarle cose dietro la nuca, e nonostante i continui richiami della guardia, non si fermarono. E qualcosa di troppo pesante fece fermare tutto. Addie si sentì debole, fino a perdere i sensi.

Immediatamente la guardia cercò aiuto, e le cose non stavano prendendo una bella piega.

Niall gettò la chitarra per terra.

I ragazzi erano confusi. La musica continuava a suonare nel palezzetto di Dublino, ma le voci dei ragazzi erano ormai assenti.

Niall corse dalla sua ragazza, ormai per terra. Urló, pianse. Non si svegliava. Guardò con rabbia e delusione colei che l'aveva ridotta in quel modo, chiedendo l'aiuto di Dio per far risolvere le cose il prima possibile. Niente da fare, era ormai paralizzata sul pavimento.

"Chiamate una cazzo di ambulanza" urló Louis, e la sua richiesta fu subito ascoltata.

Harry taceva. Pregava. Sperava che non le sarebbe successo nulla di grave e irrisolvibile. Liam era accanto a Niall, cercando di dargli un po' di sostegno. E Zayn guardava la scena da lontano, probabilmente avrebbe voluto essere al suo posto in quel momento. E poi vide Simon. Era furibondo, perché? Beh...

"Per l'amor di Dio, avete un concerto ragazzi. Salite di nuovo sul palco e ricominciate a cantare, qui se la vedranno le guardie e il personale"

E Niall non ne poté più.
"La mia fottuta ragazza è per terra, a pezzi. Non so nemmeno se respira, è svenuta così, all'improvviso. E sai perché? Perché queste cazzo di guardie sono disorganizzate. Le paghi come se fossero degli dei, ma in realtà sono delle merde dato che non sanno fare il loro fottuto lavoro di merda"

"Oh andiamo Niall, tutto questo è successo per colpa di Louis!"

"Io a Louis devo anche troppo per avermi fatto conoscere questa ragazza. E tu invece? Stai facendo la figura del coglione. Ed è quello che fottutamente sei, cazzo! Se io perdo Addie ti ammazzo con le mie stesse mani, se io la perdo..." singhiozzó infine Niall. Era sempre così gentile, ma quando vededa star male le persone a sé care perdeva la ragione.

Liam gli andò vicino. Si inginocchiò accanto a lui, e gli diede una piccola pacca sulla spalla: "Andiamo via da qui Niall, allontaniamoci un po'"

"Sei impazzito? Lei potrebbe.. lasciatemi stare cazzo"

La sirena dell'ambulanza diventava sempre più forte e vicina. I medici erano ormai arrivati. Controllarono se Addie stesse ancora respirando, ma nulla da fare.

*

Spazio autrice
Ho deciso di lasciarvi un po' di suspance, spero che adesso però non vogliate uccidermi.

++ dedico questo capitolo -anche se tragico LOL- a camjllabraga aka la mia fan numero uno, glielo avevo promesso :)

Her strengthWhere stories live. Discover now